I DISCHI DI NATALE : MARY J BLIGE e GIOVANNI ALLEVI

MARY J BLIGE

A Mary Christmas

Dopo dieci album di successo (con vendite plurimilionarie) che l'hanno vista trionfare per ben 9 volte ai Grammies, la cantante e attrice newyorkese Mary J(ane) Blige si cimenta con l'immancabile disco "seasonal" (come viene definito in America ogni elemento che abbia a che fare con le feste di fine anno), tappa d'obbligo per ogni cantante popolare Usa. Non si discosta dai classici della tradizione il repertorio selezionato, dodici canzoni che le sue magnifiche corde vocali interpretano in chiave soul di gran classe.

Degna di nota la sua versione di "My favorite things" (da "Tutti insieme appassionatamente") entrata da anni nell'atmosfera natalizia ma non sono da meno le ricche strumentazioni di "The Christmas song" (omaggio a Nat King Cole) e "Little drummer boy". Da "Pinocchio" ripesca la magica "When you wish upon a star" che esegue con somma eleganza in duetto con Barbra Streisand e con la tromba di Chris Botti.

Non viene dimenticato il repertorio più "sacro" con "Mary did you know", "Did you hear what i hear" (in duetto con Jesse J) con gli accenti di "We are the world" e "The first Noel" eseguito con le eccezionali gospel singers, Clark Sisters. Per chiudere c'è brano in francese, "Petit papa Noel" che precede un ultimo duetto, con Marc Anthony, in omaggio alla grande comunità ispanica, e con la versione spagnola di "Silent night", "Noche de paz".

Voto 7,5/10

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GIOVANNI ALLEVI

Christmas for you

Marchigiano esaltato da molti (davvero troppi!), Giovanni Allevi, vista la grande popolarità, è finito persino nel presepe di San Gregorio Armeno, a Napoli, tra le tante statuine che popolano le vetrine degli artigiani della zona di Spaccanapoli. Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio sulla cifra stilistica di un pianista come Giovanni Allevi, compositore e interprete della sua musica, sarà sufficiente avvicinarsi alle note natalizie di queste canzoni per rendersi conto dell'assoluta piattezza di un pianismo davvero infantile (ma come bambino del salotto di lusso di villa Tal dei Tali i suoi esercizi sulla tastiera meriterebbero un bel dieci e lode).

A fianco alle canzoni del presepe qui ci sono Ave Marie e preludi bachiani che il Nostro vanta di eseguire meglio di ogni star concertistica ma in tutto il disco non c'è un guizzo, una fantasia, nonostante i cenni ragtime di "Jingle bells". Tutto è appiattito e si adagia nella banale bambagia di un crogiolo di comari intorno al neonato.

Sì è questa la giusta colonna sonora per il più scialbo dei Natali. Da evitare con cura.

Voto 2/10