Musica sta per attualità, al 17festival
Monteprandone | Una sfilza di cuori pulsanti nello stesso tempo a ritmo di rock - e non solo! - sabato 21 e domenica 22 dicembre al centro intermodale Orlando Marconi di Centobuchi.
di Alice Galasso
Centobuchi - Due serate tinte dei più svariati colori, un concentrato di musica allo stato puro: dai toni più pacati di Brunori SAS a quelli più "infiammati" dei Rosso Piceno, dai testi vivaci dei Management del dolore post-operatorio, al folk d'autore dei Nuju fino ad arrivare al morbido cantautorato di Dimartino ..
Tra gli altri un premio per il maggior dinamismo andrebbe a Una e alla sua forza coinvolgente; per la particolare allure psichedelica andrebbe, invece, agli A Toys Orchestra.
Il tutto è stato accompagnato da una modesta esposizione degli scatti di altri eventi musicali - quali il concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti o dei Nobraino.
Il 17festival è stato più di un semplice festival, poiché ha costituito un punto di incontro tra due arti: uditiva e visiva, comunicativa verbale e non.
Protagonisti sono stati i giovani, non in qualità di semplici spettatori bensì di partecipanti attivi dello spettacolo, contribuenti alla creazione di una "live music". Ed è proprio la parola "live" che fa la differenza: la musica che prende vita, la musica fatta di persone e di emozioni.
Gli stessi Management - senza smentire il loro modo di comunicare sempre molto diretto ed esplicito - hanno affermato: "Se cercate la perfezione, andate da un'altra parte!". La tecnica strumentale, infatti, ormai superata alla base, non è più la colonna portante specialmente sulla scena indipendente. Si lasci dunque la normalità ai virtuosi: gli artisti, quelli veri, cercano il rinnovamento nei pensieri.
Spesso occorre la dovuta efferatezza nello scrivere canzoni, occorre rabbia ma non violenza, occorre critica ma sempre celata da ironia - amara. La musica quando si occupa di protesta, quando inizia a impregnarsi (o a impegnarsi) di problemi sociali, delicatezze dell'attualità - disoccupazione, nepotismo, criminalità, politica corrotta - necessita coscienza e tanto coraggio. Ha cantato il saggio Guccini: " [...] però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia [...] ". Giusto per moderare.
Tuttavia, si sa, la canzone può diventare un'arma con una forza d'urto più efficace di una bomba se scagliata al punto giusto.
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29/12/2013
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