L'attenzione oggi è tutta per i nomi delle primarie, quelli che andranno a affiancare il candidato e che, qualora non venisse eletto alcuno con il 50% + 1, lo eleggeranno a loro volta in seno all'assemblea. Assemblea composta da 1000 membri e che prevede per il fermano e l'ascolano sei candidati (proporzionali al numero di iscritti in ogni provincia).

Se i dati dell'ultima votazione venissero rispettati, ai sostenitori di Renzi andrebbero 3 seggi, a quelli di Cuperlo 2 a 1 a Civati. Ma non è ancora detta l'ultima parola. "Io non mi candido, né mia moglie o Colonnella con me" spiega Perazzoli che presenta le candidature per Cuperlo. Ecco i nomi: Bellabarba Letizia, Pompei Gianluca, Coman Elena Marcela, Lazzari Mario, D'Angelo Martina, Fagiani Enrico. Tutti con Cuperlo senza riserve, perché "crediamo nel partito fondato sui valori di chi lo ha creato" e perché "l'apparato dei vecchi politici in realtà è tutto con Renzi".

Il vero cambiamento quindi "è possibile solo con Cuperlo" anche per la sua apertura ai diritti civili e ai valori della vera sinistra, come la tolleranza, la dignità del lavoro e la solidarietà. L'unico tra i candidati che ha espresso la volontà di fare solo il segretario, senza "prendere il ruolo come un tram verso la presidenza del Consiglio", che a sentire i suoi vuole davvero cambiare il paese. Mentre "chi predice il cambiamento pratica il consolidamento". Parola di Perazzoli.