Amanda Palmer e Neil Gaiman 

An evening with Neil Gaiman & Amanda Palmer

E' la notte di Halloween e l'atmosfera del club è surriscaldata. La presentatrice tira su l'ambiente spiegando ai presenti il suo amore per certi dolcetti a forma di coniglietto bianco e l'analoga sua passione per per giochini prepuziali mentre, tra le risate generali, introduce Amanda "Fuckin" Palmer e suo marito Neil Gaiman. Con vertiginoso spacco inguinale che mette in luce il pizzo delle sue autoreggenti la deliziosa diva della Rete (è una vera utente attivista attraverso blog, social forum, raccolte di fondi e piattaforme di filesharing per il free downloading) aggrappata al suo fedele ukulele ("ma il pianoforte in realtà il mio strumento preferito", le piace affermare) attacca salutando ironicamente...."another season, another reason, to make it whopee" e, tra le risate del pubblico, lo spettacolo ha inizio.

(http://www.youtube.com/watch?v=ePH-TZPUjfc)

La Palmer è affezionata ad Halloween dal momento che proprio in una notte analoga aveva incontrato il batterista Brian Viglione col quale allestì un duo di cabaret punk e burlesque, i Dresden Dolls, amatissimi dal pubblico della sua città natale, New York e da quello della sua città di adozione, Boston. Dal 2000 e grazie a moltissime collaborazioni e alla veloce diffusione della Rete nonché a una decina di dischi, Amanda è divenuta una delle nuove artiste più popolari presso il pubblico giovanile (molto apprezzato è stato il suo lavoro di rilettura per voce e ukulele delle canzoni dei Radiohead).

Sposatasi con il pluripremiato scrittore, fumettista e sceneggiatore britannico, Neil Gaiman, Amanda Palmer sceglie regolarmente la notte delle streghe per iniziare i suoi progetti live, l'ultimo dei quali è registrato in questo doppio disco uscito da un mese. In un condensato di musica e parole (l'ultima mezz'ora è riservata ai racconti e ai testi dello scrittore) la cantante e pianiste mette in luce non solo uno stile compositivo di spessore ma anche ottime e versatili corde vocali al servizio di canzoni adattissime ad un repertorio teatrale ("Dear old house", "I want you but i don't need you", "Judy Blume", "Do you swear to tell the truth","Ukulele anthem") senza dimenticare reminiscenze folk come sottolineano le deliziose "Electric blanket" e "Psyco", eseguita solo da Gaiman il quale sfoggia un'ironia ben superiore alla moglie (basterebbe solo la deliziona e attuale "I Google you"). Molti colori dello spettacolo di cabaret assomigliano alla musica e ai concerti dei Ben Fold Five, coi quali la stessa Palmer aveva collaborato. Ben Fold infatti era stato il produttore e il supervisore dell'esordio solistico dell'artista nel 2008, "Who killed Amanda Palmer".
Un'artista dotata e versatile come lei non ha certo chiuso la sua carriera qui. Il concerto di 2 ore e mezza non è altro che una vetrina delle sue enormi capacità che non tarderanno ad emergere in futuro attraverso nuovi e interessanti progetti. Nonostante le sue provocazioni e le amicizie dichiarate con Lady Gaga e Madonna, Amanda Palmer stacca entrambe per l' ottimo e ben congegnato concetto di spettacolo d'arte sonora.
Voto 7/10