A tempo di gospel
San Benedetto del Tronto | Fabrizio Bosso "Purple"
di
Fabrizio Bosso Spiritual Trio
Purple
Eclettico jazzista e notevole solista di tromba, il quarantenne torinese Fabrizio Bosso, presente in molti dischi come ospite di noti artisti italiani (Sergio Cammariere, Raphael Gualazzi, Nina Zilli, Tiziano Ferro, Mario Biondi, Simona Molinari), possiede una personale discografia suddivisa in vari progetti e che con "Purple" arriva al suo personale disco numero venti.
L'ultima idea in ordine di tempo (l'operazione è partita nel 2008) è lo Spiritual Trio, con Alberto Marsico all'organo Hammond e Alessandro Minetto alla batteria. "Purple " vuole essere un omaggio alla musica nera e si apre con una strepitosa atmosfera (grazie al suo tema sublime e inconfondibile) in "A change is gonna come" di Sam Cooke. Il sottofondo è "corale" nello spirito della tradizione del gospel e la spirituale coralità è sostenuta dall'orchestra (i bravi Solisti Aquilani) e soprattutto dalla religiosità dell'organo che rimanda a decenni di repertorio afroamericano. Sette minuti di grande intensità che però non trovano altrettanto riscontro nel prosieguo del lavoro laddove la tastiera di Marsico prende quasi il sopravvento facendo diventare tutto il disco più che un elemento di originale novità, una vetrina à la Jimmy Smith, l'indiscusso principe dell'Hammond il cui successo ha avuto l'apice negli anni '50 e ‘60'.
La scelta del repertorio è di ottima qualità e pesca soprattutto nella tradizione, da "This little light of mine" di Harry Dixon, ritrovata dai Lomax, a "Motherless' child" in medley con "Go down Moses". Imponente è l'esecuzione di "Purple" di Donnie McClurkin con orchestra e coro gospel mentre nervose e adattissima alle schiacciate d'organo sono "Wade in the water" e "A little 3-4 for God & Co" di Les McCann. Pochi davvero i temi che gli autori hanno composto in prima persona. Il meglio riuscito è comunque un brano di Bosso, "Dreams come true" in cui il dialogo tra tromba ed organo è equamente diviso in una melodia dalla bella atmosfera mentre al batterista Marsico è affidata, nel finale, la composizione ritmata di "Wishy washy", nel più perfetto rimando ai Sixties. La chiusura è affidata a un altro bel tema ("Total praise") di Richard Smallwood, della Chiesa Battista della Georgia e per venti anni super premiato interprete di gospel sempre presente alle cerimonie dei Grammy Award.
"Purple" è un disco molto dignitoso ma non rappresenta al meglio l'arte eccelsa di un bravo trombettista come Fabrizio Bosso.
Voto 6/10
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23/01/2014
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