Com'è noto, infatti, dal 31 Dicembre 2015, tutte le concessioni demaniali riguardanti i 28.000 stabilimenti balneari, nonché i 2.500 camping, con porti e club sportivi, andranno a gara d'appalto europea, con tutti i rischi occupazionali connessi.

Dopo un discorso d'apertura del presidente ITB, Giuseppe Ricci, davanti ad un'assemblea ove erano presenti tanti associati del Piceno, sono stati esaminati, a cura dell'Ufficio legale dell'associazione e del suo rappresentante Antonio Smeragliuolo, i termini del ricorso contro l'applicazione della famigerata Direttiva Servizi della UE (altrimenti detta Bolkestein): Il ricorso prevede la possibilità di assegnare agli attuali gestori di un diritto di superficie, quale unica soluzione per far sopravvivere un settore oggi boccheggiante.

Un momento toccante è stato, poi, quello del minuto di silenzio, con il quale l'Associazione ha ricordato la memoria di un grande e appassionato socio dell'ITB, nonché un importante rappresentante dell'associazionismo sanbenedettese, l'amico Lino Merlini, titolare del bagno REMO'S 54, che si è improvvisamente spento tre giorni fa.

Nel corso dell'incontro è intervenuta, a sostegno della tesi dell'ITB, anche la presidentessa, Bettina Bolla, dell'associazione "Donnedamare", associazione femminile di imprenditrici balneari si ritrovano nelle stesse posizioni in difesa di un modello di turismo famigliare dal volto umano.
E proprio per questo impegno l'ITB ha, quindi, premiato la presidentessa Bolla, e con lei le sue collaboratrici, per l'impegno con cui, con grande fatica personale, portano avanti la stessa battaglia: premio assegnato anche ad Antonio Smeragliuolo per il suo importante lavoro e grande impegno nel settore legale.

Dopo numerosi interventi dei partecipanti ha, infine, chiuso l'incontro un appassionato e applauditissimo discorso dell'europarlamentare Magdi Cristiano Allam, che ha difeso le ragioni degli imprenditori balneari italiani ed ha riconosciuto la sordità di una Europa distratta e più vicina ai grandi gruppi multinazionali del divertimento, che non alle nostre numerose straordinarie piccole imprese.