Macroregione adriatico ionica
Ancona | Il 6 e il 7 febbraio è prevista ad Atene la Consultazione sul Piano d’azione per la Macroregione adriatico-ionica. Sul tavolo della discussione le proposte progettuali delle Regioni europee dell’area.
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I PILASTRI E GLI ASSI TRSVERSALI DEL PIANO D'AZIONE
Quattro i pilastri (Blue economy; Interconnessioni e infrastrutture; Qualità ambientale, ecosistemi e cambiamenti climatici; Attrattività) e due gli assi trasversali (Ricerca, innovazione, sviluppo delle Pmi, affidato alle Marche che hanno anche il coordinamento generale dei lavori Eusair, e Formazione e Capacity Building) che costituiscono la strategia del Piano d'azione.
Documento di contributo dell'Intergruppo adriatico ionico del Comitato delle Regioni Europee al Piano d'azione.
1. Per quanto concerne la COMUNICAZIONE: il gruppo interregionale adriatico-ionico del Comitato delle Regioni sottolinea l'importanza di considerare la "comunicazione" come necessario strumento tematico da integrare nella strategia. Non come nuovo pilastro, in modo da lasciare la struttura dell'Eusair invariata, bensì come tema trasversale in risposta al bisogno di colmare la distanza tra le istituzioni europee ed i cittadini della regione adriatico-ionica. Le azioni concrete prevedono di disegnare un brand territoriale che simbolizzi l'identità e le radici culturali e storiche della macroregione, quale strumento di marketing per rafforzare il senso di comunità. Organizzare conferenze, workshop, meeting per aggiornare le comunità sui risultati della strategia e del piano d'azione. Incoraggiare network culturali di teatri, associazioni e fondazioni, ong, co-organizzare Festival ed eventi, per costruire l'immagine della Macroregione, per esempio il Festival adriatico ionico, per rendere più vicini i cittadini dell'area.
2. Per quanto concerne la CAPACITY BUILDING: il gruppo interregionale adriatico-ionico del Comitato delle Regioni considera la capacity building come un tema trasversale particolarmente rilevante per tutti i pilastri della strategia al fine di assicurare il successo dell'Eusair. Le azioni concrete includono la realizzazione di una Scuola di amministrazione adriatico ionica di alto livello sul modello della francese Ena (Ecole nationale d'administration) per l'intera area macroregionale, dove i funzionari pubblici della macroregione possano essere formati per diventare top manager in grado di sviluppare capacità ed abilità per una governance multilivello e di acquisire la conoscenza necessaria per implementare processi innovativi nella pubblica amministrazione.
3 - Per quanto riguarda il I° pilastro: GUIDARE LA CRESCITA MARITTIMA E MARINA INNOVATIVA. Una governance multilivello degli stakeholder coinvolti nella crescita marina, marittima è un fattore chiave per una gestione efficiente dell'area A.I. attraverso la definizione di regole e protocolli comuni condivisi per la pesca e la preservazione degli stock ittici, la standardizzazione dei sistemi e delle procedure di management. Le azioni concrete prevedono di guidare la crescita marina e marittima innovativa realizzare azioni per il risparmio energetico e riduzione dell'impatto ambientale delle imprese ittiche e di acquacoltura lavorazione di prodotti ittici e di acquacoltura in modo da ridurre, o annullare, l'impatto ambientale, compreso il trattamento di rifiuti, lo sfruttamento dei residui sostegno dalla produzione di energia da fonti rinnovabili (parchi eolici offshore, energia dalle maree, ecc.); diversificare i prodotti di acquacoltura e le specie coltivate specialmente per quelle con rilevanti prospettive di mercato; realizzare azioni per migliorare la qualità dei prodotti di acquacoltura; spingere l'innovazione nel settore dell'acquacoltura per consentire benefici a tutti gli Stati del bacino, accrescendo la produttività e riducendo i costi per singolo prodotto; omogeneizzare la burocrazia negli stati della Macroregione nel settore dell'acquacoltura. Impostare azioni innovative e un brand comune di qualità e tracciabilità dei prodotti ittici. Formazione degli addetti e realizzazione di esperienze di scambio del personale responsabile di monitoraggio, controllo e sorveglianza delle attività di pesca. Attuare il fermo biologico annuale della pesca per l'intera area adriatico ionica sulla base di comuni piani di gestione.
Un marchio comune di qualità e tracciabilità dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura può essere uno strumento importante per la promozione dell'area.
4. Relativamente al II° pilastro: CONNETTERE LA REGIONE. Occorre che la regione adriatico-ionica migliori l'accesso dell'Europa sud-orientale al resto del mondo includendo l'area mediterranea attraverso l'estensione del corridoio Baltico-Adriatico lungo la dorsale adriatica. I sistemi di trasporto intermodali di quest'area necessitano di essere potenziati al fine di favorire il posizionamento dell'hub regionale nel quadro internazionale. Le azioni concrete prevedono realizzare una Cloud adriatica che rappresenti lo strumento di collegamento della Macroregione adriatico ionica per connettere l'intero sistema al fine di sviluppare le capacità della regione nei trasporti di merci e nella mobilità dei passeggeri in un'integrazione intermodale (strade, ferrovie, trasporto marittimo e aereo, ecc.); favorire la cooperazione tra istituzioni per lo sviluppo e il rafforzamento di procedure efficaci per la protezione dell'ambiente e scambio di informazioni verso l'integrazione di piattaforme esistenti o future; organizzare le risorse energetiche disponibili e future al fine di ottimizzare lo sfruttamento energetico. Rafforzare le connessioni intermodali. Connettere i porti con i rispettivi hinterland può rappresentare la soluzione perfetta per un più veloce trasporto delle merci; il trasporto su gomma non deve essere l'unica soluzione per il trasporto di merci nell'entroterra nei programmi della strategia macroregionale. Gli aeroporti dovrebbero ugualmente essere connessi con tutti gli altri nodi infrastrutturali
Creare reti e/o cluster dedicati per un più forte e integrato sistema di trasporti regionali nel bacino. Rafforzare le connessioni tra aeroporti vicini, per distribuire in modo migliore i voli in base alle destinazioni. Estendere il Corridoio baltico adriatico verso sud per includere l'intera dorsale adriatica, per esempio per completare la dorsale Marche-Abruzzo-Molise. Completare la E78 Fano-Grosseto: land bridge tra Spagna e Balcani e tra mar Tirreno e Mar adriatico e Ionio.
Migliorare la cooperazione tra autorità costiere nazionali per stabilire una capacità operativa integrata di salvataggio e sicurezza.
Facilitare il commercio con l'Europa meridionale, centrale ed orientale ottimizzando le procedure e le infrastrutture al fine di facilitare i trasporti tra porti e la connessione tra la costa e l'hinterland.
Istituire una legislazione comune per controllare i movimenti e traffici illegali, e il sovra-sfruttamento del mare
5. Per quanto concerne il III° pilastro: PRESERVARE, PROTEGGERE E MIGLIORARE LA QUALITA' DELL'AMBIENTE. La regione adriatico-ionica deve preservare gli habitat e gli ecosistemi ed affrontare le sfide del cambiamento climatico attraverso una governance multilivello integrata che coinvolga tutti gli stakeholder in un processo condiviso e integrato. Relativamente al cambiamento climatico il gruppo interregionale adriatico-ionico del Comitato delle Regioni accoglie con soddisfazione la strategia UE sull' "adattamento al cambiamento climatico" dell'aprile 2013, che incoraggia lo scambio di buone pratiche e lo sviluppo di piani d'azione macroregionali. La Cloud adriatico-ionica può rappresentare uno strumento di networking per lo scambio di informazioni tra piattaforme scientifiche e tecniche e la creazione di un database aperto di conoscenze.
Le azioni concrete prevedono di preservare, proteggere e la qualità dell'ambiente
Elaborare una strategia macroregionale di gestione del rischio (instabilità idrogeologica, inondazioni); aumentare la resilienza delle coste con soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico (ad esempio, ricerca e caratterizzazione dei depositi sabbiosi sottomarini per mitigare i rischi a breve termine); integrazione del programma per il cambiamento climatico con la messa a punto di procedure di allarme precoce e di piani di protezione civile e miglioramento dell'efficacia/efficienza della comunicazione con i cittadini sviluppo di linee guida, strategie e piani per la gestione integrata delle zone costiere e la pianificazione dello spazio marino; sviluppo di un sistema comune d'informazione sulle condizioni climatiche e di inquinamento marino; formazione degli stakeholder e scambio di esperienze per il personale responsabile del monitoraggio, controllo e sorveglianza in materia di valutazione e gestione del rischio; lo sviluppo di network tra le piccole e medie imprese e gli Enti pubblici per il trattamento dei rifiuti avanzata nelle zone costiere.
6. Per quanto riguarda il IV°: AUMENTARE L'ATTRATTIVITA' REGIONALE. L'attrattività della regione è per lo più rappresentata dal turismo in quanto uno dei principali settori in crescita e considerevole volano per lo sviluppo dell'economia marittima e interna della regione adriatico-ionica. Il suo sviluppo richiede una governance multilivello delle autorità nazionali, regionali e locali, nonché il coinvolgimento di tutti gli stakeholder territoriali dalle Camere di commercio alle Università. Sulla base dei comuni tesori naturali, culturali e storici, prodotti agroalimentari di alta qualità, tradizioni di ospitalità professionale, paesaggi attrattivi da comunicare attraverso un marchio adriatico-ionico, il turismo può rappresentare un'importante leva per la crescita sostenibile, opportunità di occupazione giovanile ed inclusione sociale. Le azioni concrete prevedono di creare una produzione agroalimentare e una rete di vendita al dettaglio filiera corta "dal produttore direttamente al consumatore", dove viene mostrata la lavorazione dei prodotti certificati alta qualità ai clienti mentre acquistano prodotti e assaggiano la dieta alimentare mediterranea; in questi negozi i prodotti gastronomici e i piatti possono essere serviti da giovani provenienti da scuole e università alberghiero/turistiche; creare un network di gastronomia alternativa tra i Paesi della Macroregione al fine di promuovere i prodotti locali dell'area; creare un brand comune dell'area come destinazione turistica d'eccellenza, in linea con le recenti linee guida europee sui brand turistici (seguendo l'input del marchio comune già esistente "Adrion"), che può consolidare un'immagine comune di sostenibilità e qualità. Questo programma di marketing del prodotto turistico della Macroregione adriatico ionica potrebbe essere promosso anche attraverso nuove tecnologie e social network e l'organizzazione di azioni strategiche nelle aree di destinazione, come i Brics; intraprendere specifiche azioni per la valorizzazione del turismo crocieristico e nautico, sviluppare i porti più piccoli come nuovi porti crociera, considerare le crescenti dimensioni delle navi da crociera che potrebbero essere un problema per il futuro del bacino adriatico; promuovere politiche di raggruppamento tra imprese del turismo a livello transfrontaliero, sostenere la crescente qualità e l'efficacia della promozione turistica per meglio armonizzare le differenti normative
promuovere un sistema aperto transfrontaliero di amministrazioni a tutti i livelli, istituzioni e imprese private per la promozione turistica dell'intero bacino adriatico ionico.
Accrescere le capacità manageriali degli addetti al turismo con specifico riguardo ai tour operator; accrescere la visibilità delle destinazioni turistiche minori attraverso attività di micromarketing, specialmente per i luoghi culturali e naturalistici
Realizzare un portale per la presentazione e promozione di prodotti locali di piccole, medie e micro imprese della Macroregione (e-market).
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07/02/2014
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