I Comitati di Quartiere scrivono al Sindaco Gaspari
San Benedetto del Tronto | l'Oggetto la richiesta di un incontro prevenzione/organizzazione “Mala Movida”
Protocollata ieri, 20 marzo alle ore 14:00 una lettera a firma dei Comitati di Quartiere che pubblichiamo integralmente
Al Prefetto di Ascoli Piceno,
Al Sindaco di San Benedetto del Tronto
Al Comandante Polizia Municipale
di San Benedetto del Tronto
Al Dirigente Sviluppo qualità territorio e economia locale-Comune di S. Benedetto Tr.
Al Commissariato di Polizia di Stato
Al Comando Compagnia Carabinieri
Al Comando Prov.le Vigili del Fuoco
Al Comando Compagnia Guardia di Finanza
All’ARPAM - sede di Ascoli Piceno
All’Ufficio di Igiene e Sanità pubblica -ASUR 12
e.p.c.
Agli Organi di Stampa
Oggetto: Richiesta incontro prevenzione/organizzazione “Mala Movida”
Gli ultimi avvenimenti che hanno caratterizzato le pagine di cronaca della vita sambenedettese, hanno riportato alla luce l’annoso problema della convivenza tra i locali della nostra Città, che effettuano attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, i pubblici esercizi e gli avventori degli stessi che, soprattutto nelle ore notturne causano un notevole disturbo alla quiete pubblica da una parte, e i residenti dall’altra.
E’ inutile ormai nascondersi. Quell’idea di isola felice che ha caratterizzato l’immaginario collettivo, identificando San Benedetto come una meta in cui poter trascorrere ore di spensieratezza, serenità e relax è ormai sparita, lasciando spazio nella testa e nell’idea sia di chi in città ci vive, che di chi deve sceglierla come meta di vacanza, ad un’immagine imbruttita, decisamente pericolosa e che di certo non lascia trasparire il bello che invece la Riviera potrebbe offrire.
Troppo spesso le azioni criminali, i danneggiamenti, le minacce rivolte ai residenti e la maleducazione di chi frequenta i locali di chi col turismo e le attività commerciali dovrebbe e vorrebbe vivere, sono la causa di liti tra le parti in causa mettendo quotidianamente l’uno contro l’altro esercenti commerciali, avventori, forze dell’Ordine, Amministrazione Comunale e cittadini.
I residenti della nostra città hanno lamentato ripetutamente, e nelle varie sedi preposte, le diverse situazioni di illegalità riscontrando spesso una scarsa risposta alla richiesta di controlli puntuali e risolutivi e le azioni adottate a riguardo non hanno risolto i problemi lamentati. Non c’è giorno che ormai non si legga sulla carta stampata e non vengano alla luce fatti di cronaca talmente gravi che hanno prodotto solo la reazione esasperata di cittadini che si sentono sempre più soli e non assistiti da tutte quelle figure che dovrebbero gestire l’ordine pubblico.
E logicamente, la protesta di chi vive in città è rivolta quasi soltanto ed esclusivamente ai comitati di Quartiere Cittadini, da anni vicini ai residenti nel riuscire a risolvere tale problematica, con la preghiera di inoltrare, attraverso loro, una richiesta collettiva alle istituzioni del territorio al fine di lavorare insieme ad una soluzione condivisa che tuteli i diritti di tutti, residenti e operatori che vogliono poter svolgere il loro lavoro rispettando le regole .
Le misure messe in campo da questa Amministrazione e da tutte le altre istituzioni, purtroppo, non si sono rivelate sufficienti ad arginare un problema che ormai ha raggiunto picchi inauditi ed impensabili. Come già sottolineato infatti, è inconcepibile assistere settimanalmente, specie in concomitanza con i week-end, ad un report che ha molto il sapore di un bollettino di guerra: strutture pubbliche distrutte, proprietà private devastate, aggressioni a cittadini inermi, risse, inseguimenti…e ci limitiamo a riportare i fatti più eclatanti, ma la lista potrebbe essere molto più ampia. E nel corso degli anni si sta assistendo sempre più ad un aggravamento della situazione, che va a coinvolgere una fascia di età sempre più bassa, in concomitanza con l’aumento esponenziale del “problema alcol” tra i più giovani, arrivando così oltre ad identificarsi come un problema di sicurezza, anche come un problema sociale.
La richiesta pertanto parte da quella che deve essere una reciproca e comune considerazione dei singoli diritti:
- il diritto dei giovani di avere una moltitudine di luoghi di incontro, di divertimento e di aggregazione, anche in considerazione del ruolo turistico della nostra Città;
- il diritto degli esercenti commerciali di sviluppare le loro attività al fine di ottenere la massima prosperità economica, in strutture efficienti, sicure ed a norma, con un assetto normativo che tenda alla semplificazione ed ad una facile comprensione;
- - il diritto della Città di presentarsi con un aspetto decoroso ed efficiente;
- il diritto delle forze dell’ordine di poter operare in sicurezza, con provvedimenti e norme facilmente applicabili e chiare;
- il diritto dei cittadini, siano essi residenti o turisti, al riposo notturno, al decoro e alla tutela delle loro proprietà e alla propria sicurezza.
Per i motivi suesposti non si chiede di armare una crociata verso i vari locali della città, ma si vuole semplicemente che
1) vengano attuate e applicate le tante norme vigenti ma troppo spesso disattese in materia di conformità e agibilità per ciò che concerne le licenze in possesso dei vari locali;
2) venga svolta un’attività di verifica e rispetto dei luoghi di somministrazione, delle emissioni sonore, e per tutto ciò che riguarda le autorizzazioni e gli orari per i fuochi pirotecnici;
3) sia messa in atto una campagna, severamente punitiva nei confronti di chi viene trovato a trasgredire la legge contro la vendita di alcolici ai minori;
4) si svolga un’opera di controllo per ciò che riguarda le dotazioni di servizi igienici adeguati, la permanenza di persone fuori dei locali e quindi l’occupazione di suolo pubblico, la regolarità della sosta degli automezzi degli avventori;
5) si mantenga al massimo il decoro urbano, e di conseguenza si riescano a prevenire gli atti vandalici e gli schiamazzi notturni.
Queste sono le principali inadempienze che i cittadini sopportano da troppo tempo in prossimità delle loro abitazioni, assediate da parcheggi selvaggi, urla, risse, rumori, urine e vomito.
I Comitati di Quartiere, alla luce di quanto esposto, ringraziando comunque per ciò che è stato fatto, auspicando una migliore strategia di operatività e un uso più mirato delle forze messe in campo, in virtù della loro natura di portatori di pubblico interesse,
CHIEDONO
- di poter partecipare ad un incontro in cui potersi confrontare con gli enti e le istituzioni preposti al controllo ed alla sicurezza per poter meglio riferire le reali problematiche percepite e ricercare insieme sistemi efficaci per la risoluzione dei problemi;
- di poter testimoniare “direttamente” alle figure preposte al controllo lo stato di difficoltà in cui vivono i residenti mediante un sopralluogo nei luoghi e nelle ore calde della notte;
- di avere una vigilanza nelle ore e nei luoghi in cui si svolge la vita notturna con un presidio puntuale delle aree limitrofe con particolare riferimento alle problematiche conseguenti a schiamazzi, decoro e parcheggio;
- di avere notizia della data, numero e natura delle sanzioni elevate e degli atti consequenziali applicati verso le forme di illegalità sopra descritte;
- di lavorare alla ricerca di nuove norme o strumenti urbanistici che vietino l’apertura di locali con un numero superiore a 99 utenti in prossimità di abitazioni (3-400 metri) e consentano, di converso, l’apertura di locali adeguati alle necessità turistiche della città in zone idonee (zona porto, zone industriali -commerciali, zona centro Agroalimentare o altro).
Certi di un Vostro riscontro, del fatto che l’Amministrazione, attraverso l’Assessorato di competenza si adopererà affinchè quanto prima ci si possa incontrare per discutere tutte le problematiche evidenziate e di concerto trovare alla stesse una soluzione adeguata, e che queste istanze saranno tenute nel debito conto, cogliamo l’occasione per porgere i nostri distinti saluti
Per i Comitati di Quartiere
Il Presidente del Comitato di Quartiere
Marina Centro
Pierfrancesco Troli
|
21/03/2014
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