Una delegazione del comitato più rosa dell'Adriatico è tornata dalla visita ufficiale alle stanze dei bottone dell'UE, laddove le decisioni si prendono e poi si fanno applicare a tutti gli stati membri.

Mentre venti di burrasca soffiano sulla fede europeista e l'unione si prepara a fronteggiare l'ascesa dell'estrema destra francese (e non solo) fomentata dallo spettro della crisi, le donne impegnate del Piceno, guidate da Anna Rosa Cianci, hanno partecipato alla sortita di una delegazione marchigiana per portare al Parlamento Europeo le istanze al femminile.

La causa, prontamente sposata dalla consigliera IdV Palma Del Zompo, vuole proclamare e divulgare nell'unione delle riforme che rendano possibile la conciliazione dei tempi di vita e di quelli di lavoro di milioni di lavoratrici europee. E che le tuteli in un momento in cui sono il soggetto più colpito dalla disoccupazione, insieme agli under 25.

Flessibilità degli orari, copertura in gravidanza, garanzie per papà e mamme lavoratrici. E poi difesa dei genitori single, il reddito minimo garantito, l'abbattimento del costo dei servizi, e la presenza paritaria nei luoghi dove si decide. Al centro la famiglia, nella sua accezione più allargata, in una battaglia per i diritti civili e la parità di genere.

E un focus sul ruolo della cultura e dell'importanza di riconoscere alle donne il diritto di frequentare i luoghi del sapere. Le donne del Piceno hanno fatto sentire la loro voce in rappresentanza di tutte le mamme e le lavoratrici del distretto più vessato dalla crisi, e hanno presentato delle proposte a cui gli interlocutori hanno prestato molta attenzione, garantendo che sarà oggetto di esame e discussione in Commissione.

Leggi nuove di cui c'è bisogno, un tema caro all'Europa più di quanto lo sia all'Italia. Sensibilizzazione, solidarietà di genere e il finanziamento dei progetti dedicati alla conciliazione. Così si costruisce un paese per donne.