Lettera di Domenico Pellei al Sindaco
San Benedetto del Tronto | Sentenza TAR Marche. Annullamento delibera n. 103/2013 del Consiglio Comunale.
Il consigliere Pellei
il TAR Marche, con sentenza del 20 Marzo 2014, ha annullato la delibera del Consiglio Comunale del 30 Novembre 2013, n. 103, avente ad oggetto: "Ricognizione e salvaguardia degli equilibri di bilancio 2013. Modifica aliquote IMU e assestamento generale e variazione di bilancio 2013 e del bilancio pluriennale 2013/2015. Modifica ed integrazione del piano di investimenti 2013".
Tale annullamento, sul piano formale, si è verificato perché il Presidente del Consiglio, con l'ordine del giorno aggiuntivo riguardante la citata delibera ha convocato per il 30 Novembre 2013 il Consiglio violando palesemente l'Art. 80 del Regolamento consiliare, così come sanzionato dal TAR Marche.
Sul piano politico, l'annullamento deriva anche dalla pervicacia con cui il Presidente, unitamente alla Sua maggioranza consiliare, in apertura della seduta del 30 novembre, ha preteso e imposto la votazione con cui è stata respinta la pregiudiziale con la quale la minoranza aveva chiesto che si aggiornasse la seduta, per sanare la sua illegittima convocazione.
L'atteggiamento collaborativo della minoranza è stato purtroppo messo da parte da una logica di numeri che però non ha resistito a quella del diritto e della legalità come riconosciuto dal TAR Marche.
L'aggiornamento con rinvio al giorno successivo della discussione e votazione della delibera 103/2013 annullata, non avrebbe provocato alcun danno ai contenuti dell'atto stesso, alla luce della constatazione delle disposizioni regolanti la materia di che trattasi, che obbligavano i comuni alla convocazione e non all'approvazione entro il 30 novembre 2013 degli equilibri di bilancio e del conseguente assestamento.
Va ricordato che su tale importante provvedimento, la responsabilità politica è tutta in capo alla Presidenza del Consiglio e della maggioranza che ne ha condiviso - o condizionato - i comportamenti.
Fin dalla convocazione del Consiglio Comunale del 29 Novembre 2013, il Presidente del Consiglio aveva omesso la iscrizione all'ordine del giorno della proposta di riequilibrio del bilancio da parte del Dirigente dei Servizi Finanziari - allo stesso fatta recapitare a termini di legge - sulla base di valutazioni meramente politiche esternate in una conferenza dei capigruppo con soli tre capigruppo.
Detta omissione era stata "consigliata" per evitare la manifestazione di dissidi interni alla maggioranza su una manovra di riequilibrio finanziario connotata da tagli alla spesa pubblica per 500.000 euro e da forti inasprimenti fiscali per circa 900.000, per la gran parte gravanti su un aumento dell'IMU sugli immobili destinati ad attività produttive e commerciali.
E' pertanto di tutta evidenza come la responsabilità del grave dissesto dei conti pubblici comunali, che si è creato con l'annullamento della delibera n. 103/2013 sul riequilibrio è solo colpa del dilettantismo amministrativo e politico di chi ha convocato e condotto l'attività del Consiglio Comunale a cui si somma la pretesa di una maggioranza che da qualche tempo a questa parte dimostra di essere solo numerica e non politica.
L'UDC non vuole lo scioglimento del Consiglio Comunale, perché comporterebbe un gravissimo danno per gli interessi di San Benedetto, già sottoposta a immeritati ritardi amministrativi che ne minano lo sviluppo economico e l'attrattività turistica, che si acuirebbero con un commissariamento di oltre un anno.
Certo è però, che l'annullamento della delibera 103/2013, allo stato delle cose, in applicazione del combinato disposto degli articoli 193 del TUEL 267/2000 e 43 del Regolamento di contabilità comunale, comporta l'inevitabile scioglimento del Consiglio Comunale.
L'ansia e la preoccupazione di molti operatori economici e di cittadini sanbenedettesi è tale che merita attenzione e soddisfazione.
È utile, pertanto, che la S.V. riferisca entro la prossima settimana al Consiglio Comunale, ovvero alla Commissione Bilancio che presiedo, l'esito degli incontri avuti con il Sottosegretario all'interno On. Boccia e con il Prefetto di Ascoli, per far conoscere quali utili iniziative possono essere prese e sostenute per evitare il peggio che conseguirebbe ai danni prodotti da una gestione amministrativa censurabile nel metodo e nel merito delle scelte, finora confortate da logiche meramente numeriche.
In attesa di conoscere le determinazioni del caso, La saluto cordialmente.
Pellei Domenico
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10/04/2014
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