L'importante trofeo fu vinto dalla Samb al termine della stagione 1991/92, nella doppia finale con il Siena. In quella di andata, disputata in terra toscana, la partita finì 1-1 con le reti di Callegari per i senesi e di Di Giannatale per i rossoblù. Nel match di ritorno, la Samb si impose per 2-1 al Riviera delle Palme. All'eurogol di Attilio Piccioni per i rossoblù rispose il Siena con la marcatura di Ceccaroni su rigore. Quando si pensava che si dovesse andare ai tempi supplementari, ecco arrivare a 4' dal termine la splendida rete di Pasqualino Minuti che ha permesso alla Samb di aggiudicarsi lo storico trofeo.

Era la Samb di Venturato e per evitare che la Coppa Italia potesse sparire dopo che il finanziere trevigiano chiudesse amaramente la parentesi con il club rossoblù, fu Torquati, uno dei dirigenti locali che fece ripartire il calcio a San Benedetto nel 1994, ad essere incaricato di custodire la Coppa Italia. E ieri in Comune si è parlato molto della prodezza di Minuti di quella serata di sabato 13 giugno, ma anche di come iniziò l'avventura della nuova Samb nel 1994 con i vari Torquati, Amante, Scartozzi, Ascolani, Iacoponi e Sannicandro.

 Messi insieme grazie ad un'ottima opera di coinvolgimento dell'allora sindaco Paolo Perazzoli che, con coraggio, strappò la società a Venturato per affidarla ai vari imprenditori sambenedettesi. Ieri in Comune c'erano infatti quasi tutti gli attori di quei tempi, compreso Perazzoli.

Presenti anche l'ex dg Ugo Corli, Pasqualino Minuti e l'ex difensore rossoblù degli anni Settanta Giovanni Romani detto "la rogna". "Per il Comune è un motivo di orgoglio avere questo prestigioso trofeo - dichiara il vice sindaco Eldo Fanini -. Finora era custodita da Torquati ed ora toccherà a noi fino a quando non verrà allestito un museo dei reperti storici della Samb".

Torquati, con un pizzico di commozione, ha sottolineato che "la Coppa Italia l'ho tenuta per 20 anni e consegnandola alla città è un segnale che si acceleri a costituire una Fondazione della Samb che serva per allestire un museo e per gestire autonomamente la società rossoblù".