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Conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, il bando per la presentazione di progetti aziendali

Ancona | Giorgi: “Azioni che incidono realmente sull’organizzazione del lavoro e favoriscono un cambiamento culturale aziendale”.

Paola Giorgi - Pari Opportunità

Al via il bando per la presentazione dei progetti aziendali a sostegno della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. "Un atto concreto, effettivo, per intervenire sul ben-essere delle famiglie, delle donne e quindi sulla qualità della vita dell'intera comunità": con soddisfazione l'assessore ai Diritti e Pari Opportunità, Paola Giorgi, annuncia l'approvazione dell'avviso pubblico per la presentazione di progetti aziendali che rientrano nel programma ‘Maternità come opportunità'.

I destinatari delle proposte progettuali sono lavoratrici e lavoratori dipendenti delle imprese beneficiarie con figli minori ai 10 anni, con priorità a chi ha figli tra 0 e 3 anni. "Dovranno essere progetti capaci di incidere realmente sull'organizzazione del lavoro - rimarca Giorgi - e favorire quindi una sorta di cambiamento culturale aziendale anche attraverso la sensibilizzazione alla responsabilità sociale delle imprese".
I progetti dovranno essere finalizzati all'attuazione di iniziative in grado di sostenere modalità di prestazione di lavoro e di tipologie contrattuali facilitanti, promuovendo anche l'adozione di modelli e soluzioni family friendly.

L'attività della Regione sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro - spiega l'assessore - si inserisce nel percorso di riforma e sviluppo del modello di welfare italiano che, per le mutate condizioni sociali, pone ora al centro della propria politica le persone e le famiglie promuovendo la dimensione territoriale delle risposte ai bisogni dei cittadini. Perché promuovere la conciliazione significa accrescere la competitività del territorio, svolge il ruolo di leva per superare i problemi connessi all'invecchiamento della popolazione e con l'organizzazione prevalente del mercato del lavoro. Il presupposto è la condivisione tra gli attori sociali e istituzionali: "L'idea è costruire una cooperazione tra i soggetti pubblici e privati del territorio per implementare politiche aziendali mirate alla sostenibilità sociale e migliorare la vita lavorativa e privata" aggiunge Giorgi.

Tra i requisiti di ammissibilità dei progetti, l'attuazione di iniziative in grado di sostenere modalità di prestazione di lavoro e di tipologie contrattuali facilitanti, promuovendo anche l'adozione di soluzioni organizzative a favore delle famiglie. Tra le proposte, particolari forme di flessibilità degli orari e dell'organizzazione del lavoro come il part-time reversibile, telelavoro e lavoro a domicilio, banca delle ore, orario flessibile in entrata o in uscita, su turni e sedi diverse, orario concentrato. Inoltre, programmi di reinserimento lavorativo dopo un periodo di assenza con adeguata formazione del personale assunto in sostituzione. Per l'attuazione degli interventi la Regione destina la somma complessiva di 381.600 euro. L'importo massimo finanziabile per la realizzazione di ogni singolo progetto è pari a 12 mila euro.

Possono inoltrare domanda di contributo le imprese, aventi caratteristiche di Pmi, che abbiano sede legale e unità operativa nelle Marche. Nel caso della presentazione di un progetto di rete la domanda va presentata da un'impresa capofila. Il Decreto sarà pubblicato sul BUR il 10 Aprile. I siti su cui sarà visionabile sono i seguenti: www.regione.marche.it; www.servizisociali.marche.it; www.istruzioneformazionelavoro.marche.it; www.pariopportunita.regione.marche.it;

03/04/2014





        
  



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