Il qawwali di Susheela Raman
San Benedetto del Tronto | Susheela Raman "Queen between"
di
Susheela Raman
"Queen between"
La storia di Susheela Raman, bellissima indiana tamil nata a Londra da una famiglia di immigrati, è legata a quella di Sam Mills, 50enne chitarrista cresciuto artisticamente con i 23 Skidoo con i quali aveva sperimentato nuove strade musicali fondendo Africa e Medio Oriente. Fu in una casa discografica a Kentish Town che egli un giorno scoprì la musica Baul le cui origini si fondono con la cultura Bengalese. Le strade successive lo portarono a lunghi viaggi e soggiorni in Africa e in estremo Oriente fino alla laurea in Antropologia culturale e alla collaborazione con un artista importante come Purna das Baul Samrat e con i Tama a fianco di musicisti maliani (Toumani Diakite, Annick Tangora). I progetti finirono tutti in casa Real World, l'etichetta di Peter Gabriel e il nome di Mills divenne in Gran Bretagna garanzia di ricerca e di studio in campo etnomusicale.
Emigrata con la famiglia in Australia, l'adolescente Susheela Raman entrò nella musica con un suo gruppo di funk-rock prima di passare al blues e al canto jazz sviluppando notevolmente le sue notevoli corde vocali e, tornata in Inghilterra, iniziò a lavorare con Sam Mills che divenne presto suo marito. La collaborazione artistica diede nel 2001 un frutto di rara bellezza che ottenne parecchi riconoscimenti dalla BBC e dalla candidatura al Mercury Prize come disco esordiente. Era "Salt rain", un viaggio straordinario sospeso tra musica tradizionale tamil fusa con il miglior pop inglese venato di soul jazz che resta ancora oggi uno dei lavori più belli degli ultimi tempi. Le lezioni di Mills proseguirono nell'influenzare le scelte artistiche della Raman la quale, con i passaggi successivi di "Love trap" (2003), "Music for crocodiles" (2005) e "33 1/3" sviluppò collaborazioni con musicisti nigeriani ed etiopi, siberiani tuva, fino alle radici della sua terra d'origine.
Dopo l'omaggio al rock con le cover di Dylan, Lennon, Hendrix, Velvet Underground riletti per tablas e violoncello la strada di Susheela Raman ha curvato ulteriormente verso il Rajastan e il Pakistan interessandosi alle tematiche del qawwali, la musica sacra dei Sufi e collaborando con Rizwan Muazzam e Kutle Khan e con notevoli voci di collettivi del Rajastan. La fusione ottenuta in "Queen between" non accantona la magia che ha sempre contraddistinto le scelte di Susheela Raman e di suo mariro Sam Mills, sin dalle prime battute di "Sharabi", apertura di questo lavoro. Echi del grande Nusrat Fateh Ali Khan si mescolano agli archi, al sarangi e all'harmonium, strumento principe del qawwali, in una perenne sospensione sonora densa di contemplazione, di trance e di estasi sulla riga costante di un canto vibrato fatto di ardui vocalizzi come nel migliore stile "khyál". Le lunghe composizioni di "Queen between" necessitano di un ascolto totale, raccolto e lontano dal chiasso della vita, ma hanno il pregio di far scoprire un lavoro di molteplici artisti che nel collettivo trovano l'espressione più giusta e corretta. "Queen between" è sì un disco di Susheela Raman ma è anche un lavoro di pregio di un gruppo ben amalgamato che sa fondere ad arte esperienze artistiche e crossover culturali.
Voto 8/10
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07/04/2014
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