Donne vittime di violenza: l'assessore Giorgi propone il potenziamento di Centri e Case Accoglienza
Ancona | Ieri l’incontro con il Forum permanente contro le molestie e i maltrattamenti di genere.
Violenza contro le Donne
"Come le cronache quotidiane sottolineano ogni giorno - afferma l'assessore Giorgi - questi temi sono fondamentali e coinvolgono tutte le istituzioni dai ministeri agli enti locali e alla rete delle associazioni. Per questo nel maggio scorso ho scritto al presidente del Consiglio Renzi e ai parlamentari marchigiani per chiedere lo sblocco dei fondi della legge 119. Queste risorse sono fondamentali per poter garantire un servizio, purtroppo emergente e prioritario, per contrastare una realtà sempre più drammatica. Nelle Marche, grazie alla legge regionale 32/08 agiscono sul territorio cinque Centri antiviolenza (Cav). Per quanto riguarda le strutture residenziali esistono una casa di emergenza attiva dallo scorso dicembre, sorta grazie ad una comune volontà di Regione ed Enti locali con l'importante contributo della Protezione civile regionale nel pesarese, e due case di accoglienza, una nell'anconetano ed un'altra sempre nel pesarese".
Il bilancio regionale 2014 ha destinato al settore 97.519 euro, 70mila per i centri antiviolenza e 27.519 per le case di accoglienza. A queste somme si dovrebbero aggiungere i fondi statali: 30.133 per i centri antiviolenza e 13.817 per le case di accoglienza oltre ad ulteriori 240.196 euro grazie alla proposta di Intesa Stato Regioni. Di questa somma l'assessore Giorgi ha proposto di utilizzarne una metà per attività ed iniziative di rilevanza regionale (prevenzione, informazione, progetti innovativi per il superamento del disagio ed emarginazione delle vittime di maltrattamenti, monitoraggio episodi di violenza attraverso i dati forniti dai centri e dai soggetti pubblici e privati) e l'altra sempre a sostegno delle strutture presenti sul territorio ( CAV e case di accoglienza). In previsione ulteriori risorse per due nuovi CAV al fine di omogeneizzare la presenza territoriale. I Cav e le case di accoglienza sono i luoghi deputati a garantire ospitalità, protezione e soccorso alle vittime di abusi, indipendentemente dalla loro cittadinanza e attraverso la specifica formazione di operatrici. Sono a disposizione , a titolo gratuito, di tutte le donne, italiane o straniere, vittime di violenza e maltrattamenti fisici o psicologici, stupri e abusi sessuali. Gli esperti offrono servizi di supporto psicologico, consulenze legali, attivazione di reti d'emergenza.
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19/06/2014
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