Ben visibile sulla copertina di questa pagina si può leggere un numero di cellulare da poter chiamare poiché questo gruppo si propone di mettere in rete le varie esperienze ed essere di ausilio, supporto e  consiglio per chiunque viva la realtà dell’Autismo.

Io ho chiesto di iscrivermi,  pur non avendo un Autistico in famiglia sono  interessata a seguire queste famiglie che come tigri coraggiose lottano tutti i giorni al posto dei propri cari che non hanno la stessa forza per farlo.

Ogni giorno fanno i conti con la sofferenza e il pregiudizio  “dell’ignoranza”,  intesa come non conoscenza da parte dei più di cosa sia l’Autismo.

Lottano per cercare l’integrazione, almeno formale ove non possa essere completa quella sostanziale,  per i propri figli ed è per questo che, genitori coraggiosi e combattivi, e sono tantissimi, genitori di ragazzi Autistici di tutta Italia, non intendono soprassedere alle dichiarazioni inopportune divulgate da chi in realtà, forte dei propri studi e competenze avrebbe dovuto essere equilibrata e attenta nell’esprimere il proprio pensiero, calibrando al millesimo le proprie parole o come i più ritengono astenersene proprio  visto e considerato il rapporto intimo e personale che la stessa, Psicologa, intrattiene con chi ha rapporti di lavoro con un dirigente della Cooperativa, quella coinvolta nell’inchiesta  denominata  “Casa di Alice”.

Sulla bacheca di questo gruppo poco fa è apparso un post che può essere da tutti visionato.

Si tratta di una mail che i genitori hanno inteso indirizzare a vari Ordini, Consigli e Istituzioni. Lo riporto fedelmente omettendo solo i nomi dei coinvolti ma che sono chiaramente indicati nella mail.

“Tocca ritornare sulla vicenda della psicologa giustificazionista, la signorina xxxxx, che sta continuando a fare proseliti su varie bacheche Facebook con frasi tipo "grazie per averci spiegato chiaramente cos'è l'autismo" ed altre amenità"

Io ho deciso di scrivere una e-mail di protesta, chi si vuole aggiungere lo faccia anche lui.
Ecco la mia:

All'Ordine degli Psicologi delle Marche
info@ordinepsicologimarche.it

Al Consiglio Nazionale Ordine Psicologi
info@psy.it

All'Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani
presidenza@apei.it

All'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori
oscad@dcpc.interno.it

Buongiorno

siamo un numeroso gruppo di genitori di soggetti autistici che vuole denunciare questo vergognoso articolo riportato sul sito
http://www.osservatore.eu/notizia/Quanti+di+voi+conoscono+davvero+l%5C%27autismo%3F-93205
e sulla pagina Facebook
https://www.facebook.com/claudia.chiappini.5/posts/10203627224737296

della psicologa xxxxxxxx, che fornisce informazioni diffamanti della dignità dei nostri figli autistici, oltre che una serie di informazioni errate e pericolosissime, che mostrano la sua assoluta mancanza di professionalità e di deontologia, oltre che profonda ignoranza nel campo nel quale opera.

Innanzitutto si parte con un elogio della "stanza di contenimento": "vorrebbe averla un qualsiasi genitore nella propria casa quando, in preda a crisi, il proprio figlio autistico lancia coltelli e distrugge ogni cosa"

Per dare esempi di quanto siano violenti i bambini autistici, la signorina ci racconta un episodio di quando, compiaciuta che il proprio assistito sia in preda alle proprie "stereotipie che tanto lo divertono e lo rilassano", si stupisce che abbia una crisi quando all'improvviso lo mette sotto una doccia.

Chissà se la "psicologa dell'età evolutiva con anni di esperienza nel campo dell'autismo", come si firma la signorina, abbia la minima idea di cosa sia un "comportamento problema", del lavoro sullo studio degli antecedenti che possono scatenare una eventuale crisi e delle tecniche per evitarle.

Intanto il povero ragazzo "continuava a divincolarsi, mordere e gridare...". "Chissà cosa avrà pensato la gente!", si preoccupa l'assistente, secondo il suo racconto, e ci fa capire che questo è il modo di trattare quelle bestie di autistici e chi si scandalizza è perché non sa quanto siano bestie. 

Poi ci informa che generalmente nelle stanze di contenzione, che lei giovane laureata evidentemente deve conoscere molto bene, mentre noi in tanti anni non ne abbiamo vista neanche una, gli autistici "si spogliano da soli e sei molto fortunato se non defecano per poi spalmare le proprie feci sulle pareti".

Peccato che nel suo appassionato discorso in difesa delle stanze di contenzione non menzioni fatto che la "psicologa" è legata sentimentalmente con un operatore che lavora per la Cooperativa che gestiva Casa di Alice di Grottammare (AP), cosa che si evince chiaramente dal suo profilo Facebook.

Tutti noi genitori ci sentiamo profondamente colpiti da queste cattiverie superficiali, oltre che interessate, che rischiano di buttare all'aria anni e anni di convegni e progetti di inclusione per i nostri figli, additati come dei mostri.

Ci aspettiamo, una pubblica, ferma, rapida e dura presa di distanza da queste farneticazioni, che danneggiano anche il lavoro di tanti operatori onesti e coscienziosi.

Cordiali Saluti”