Nel corso del consiglio comunale di lunedì 29 settembre è stato sconfessato il Sindaco Fabio Polini che, soltanto qualche giorno prima, aveva annunciato roboanti proclami sull’abbassamento della pressione fiscale per i castignanesi.

“Tariffe al minimo per aiutare le famiglie in un periodo difficile” aveva detto pubblicamente a mezzo stampa ma, numeri alla mano, il consigliere comunale Luigi Cava di "Impegno Civico" ha dimostrato oggettivamente di quale palese menzogna si sia reso protagonista il primo cittadino di Castignano.

Difatti, l’applicazione dell’aliquota TASI al 1,5 ‰, laddove la base imponibile è fissata all’1‰ con possibilità di azzeramento della stessa, produrrà un gettito nelle casse del Comune di Castignano pari a 145.500 euro. In altre parole, ciascuna delle 1.127 famiglie castignanesi, dovrà versare mediamente 130 euro che lo scorso anno non pagava.

Ma ciò che è più grave risiede nel fatto che il sindaco Polini ha diffuso a mezzo stampa notizie false allorquando ha dichiarato che Castignano sarebbe uno dei pochi comuni della Provincia ad aver adottato questo regime, a suo modo di vedere, vantaggioso per i Castignanesi. In realtà, tutti i Comuni del comprensorio hanno applicato aliquote TASI mitigate rispetto a Castignano: Montefiore dell’Aso 0‰, Montalto delle Marche 1‰, Rotella 1‰, Force 1‰, Ortezzano 1‰, Monsampolo del Tronto 1 ‰, Colli del Tronto 1‰, Appignano del Tronto 1,3‰.

Anche sommando il gettito IMU e TASI per ottenere un quadro completo di quanto è lievitato il costo per il contribuente castignanese sul “bene casa e immobili”, emerge in tutta evidenza che nelle casse del Comune entreranno 65.864 euro in più dell’anno precedente, ovvero quasi 60 euro in più che ogni famiglia dovrà mediamente pagare.

Come giustificare questi aumenti fiscali? Non certo con il Piano delle opere pubbliche stilato dall’attuale amministrazione, difficile da credere ma è l’esatta fotocopia di quello approvato lo scorso anno dall’amministrazione precedente.