Il giorno 13 dicembre 2014 il nostro liceo ha ospitato Il giornalista Roberto Ippolito e il romanziere Stefano Petrocchi in un incontro dibattito con le classi quarte, nel quale hanno avuto l'occasione di presentare i loro ultimi libri: Abusivi di Ippolito e La polveriera di Petrocchi.

Il primo autore, un giornalista classe 1951, ha alle spalle anni di impiego presso il giornale "La Stampa" e una cattedra in giornalismo presso la scuola superiore di giornalismo della LUISS.

Da sempre sensibile alle tematiche di attualità (lo dimostra la sua precedente produzione letteraria costituita prettamente da opere di denuncia sociale), ha presentato, attraverso il sua opera di denuncia sociale Abusivi, quello spaccato italiano che troppo spesso, per ignoranza o convenienza, facciamo finta di non vedere, e che proprio grazie a questo generale menefreghismo dilaga in forma sempre più radicata in tutta Italia.

Infatti, ha chiarito Ippolito, diversamente da quello che si potrebbe pensare, l'abusivismo è diffuso in tutto lo stivale seppur con le dovute distinzioni: se al sud, infatti, è rappresentato per la maggior parte da abusi di carattere edilizio, al nord vi è la più alta concentrazione di professioni abusive soprattutto nell'ambiente sanitario.

Per fronteggiare la diffusione dell'abusivismo, Ippolito nel suo ruolo di giornalista e osservatore attivo ha invitato ad una presa di coscienza e ad un'analisi concreta del fenomeno da parte dei singoli come cittadini poiché "solo con la consapevolezza si può cambiare la situazione".

Dall'altra parte Stefano Petrocchi, segretario del comitato direttivo del premio Strega, con il suo libro La polveriera, ha realizzato un excursus storico a partire dalla nascita del premio Strega strettamente legato alla vita della fondatrice: Maria Bellonci.

All'interno del libro infatti Petrocchi racconta, analizzandoli intimamente, i retroscena della nascita e dello sviluppo del premio a partire dalla sensibilità dei fondatori per la cultura e nello specifico per la letteratura.

La vera concretezza e affidabilità del premio Strega è però la costituzione della giuria chiamata anche "Gli amici della Domenica" (dei quali ha fatto parte anche Roberto Ippolito).

Questa è infatti sempre stata costituita da uomini impiegati in diversi ambiti della cultura che giudicano le opere esclusivamente attraverso il loro gusto personale.
Per questo motivo, il premio Strega è sempre stata la cartina tornasole del successo editoriale, poiché oltre a conferire prestigio all'opera premiata la giuria rappresenta la concreta volontà del pubblico pagante dei lettori medi.

L'incontro è stato un modo per riflettere su come la cultura, seppur in ambiti molto diversi, assuma un'importanza sempre maggiore tanto da essere essenziale non solo per il suo sviluppo a livello artistico, ma anche per avere un approccio concreto alle situazioni di tutti i giorni in cui la conoscenza ci rende potenti. Come si dice "sapere è potere".