E’ apparso strano che un convegno con questo titolo non abbia richiamato la presenza massiccia degli operatori che forse dovevano essere i più interessati all’argomento ma tanto è.

Alla presenza del direttore generale dell’ISTAO dott. Giuliano Calza, ente organizzatore del Master in Tourist  management con la collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche rappresentata nell’occasione dal Pro Rettore Prof.Gian Luca Gregori che ieri, dopo aver espresso soddisfazione per l’eccellenza dell’ateneo sambenedettese anche in termini di conti, tutti con saldo positivo ha annunciato l’avvio di un corso di Laurea Magistrale presso la sede distaccata della nostra città,  si sono aperti i lavori convegnistici.

Dopo i saluti e gli interventi di rito del Sindaco Giovanni Gaspari e del Governatore Gian Mario Spacca sono stati presentati i quattro progetti frutto del lavoro di un team di ragazzi che hanno concluso il corso di questo “Primo Master” di cui si annunciato il via per un secondo.

“Strategie, strumenti e modalità per trasformare il settore turistico in un settore capace di trainare l’economia locale. Questo il fil rouge dei lavori realizzati dagli allievi del Master in Tourism Management che hanno saputo cogliere l’esigenza della Regione Marche: avviare un processo di reengineering del sistema turistico valorizzando il territorio Piceno e favorendo la diffusione di una cultura dell’accoglienza innovativa” con queste parole il Governatore Spacca ha inteso ringraziare l’Università, l’ISTAO e la Banca Dell’Adriatico partner del progetto non risparmiando di dare una notizia che ai presenti è apparsa come uno scoop “ La Regione è molto attenta al segmento turistico di cui detengo personalmente la delega: investimenti per oltre 12 milioni di euro hanno riguardato il turismo e le infrastrutture dedicate e ora,  si sta trattando la vendita dell’Aereporto di Falconara ad una compagnia russa molto importante”.

La notizia apre scenari certamente nuovi per il turismo marchigiano.

Mare, gusto, spiritualità, cultura, natura, borghi storici, didattica, servizi per famiglie, accessibilità sono alcuni temi che si sono affrontati durante l’incontro e che sono stati oggetto del lavoro degli studenti: Alessandro Bellardi Falconi, Lucia Brandimarti, Marco Cittadini, Daniele di Giosa, Angelina GranovsKaya, Sara Mancini, Alessia Marchiori, Giuseppe Merlini, Annalisa Osimantio, Carlotta Pardi, Danilo Rosati, Marzia Vecchioni.

Uno dei quattro progetti presentati è stato commissionato all’Università  e realizzato con l’Istao dall’Associazione APT alla cui guida c’è la Presidente Antonia Fanesi che ieri intervenendo in sala ha espresso il proprio compiacimento per il lavoro svolto richiamando l’attenzione sull’importanza di una formazione manageriale di chi intende approcciare al turismo, sottolineando come sia altrettanto importante che ogni ente gestisca le proprie competenze, la promozione e l’accoglienza, due aspetti della stessa medaglia che però devono essere di pertinenza dell’ente preposto la Regione da una parte e il Comune e gli operatori dall’altra.

Il progetto dell’ATP ha lavorato  per l'individuazione di nuove strategie per il riposizionamento ed il rilancio del turismo Piceno partendo dall'analisi della domanda globale e l'offerta del territorio Piceno.

Dal matching tra domanda ed offerta sono state definite delle strategie basate sull'integrazione dell'offerta turistica tradizionale con nuove tipologie di turismo che si possono sviluppare basate sul segmento denominato "naturattiva" e sul segmento "enogastronomico".

Uno studio molto approfondito e dettagliato per cui l’Assessore al turismo Margherita Sorge dichiarandosi più che soddisfatta ha anticipato l’idea di farne oggetto di un ampio tavolo di discussione con gli operatori.

Altri tre progetti commissionati questa volta dal Comune di San Benedetto hanno riguardato il settore del turismo riservato ai bambini e alle loro famiglie.  Un lavoro che ha evidenziato  certamente una lacuna. Nell’ambito delle strutture recettive cittadine, ad una ricerca dedicata, è apparso che  nessun albergo risponda ai requisiti di accoglienza specifica ( BINO)  riservata ai bambini come invece accade per altre cittadine nostre concorrenti.  Appare  subito evidente che questo dato non rispondere assolutamente al vero, specie per chi la città la vive anche durante il periodo estivo e sa quanto questa Amministrazione strizzi l’occhio alle famiglie con bambini con eventi tutti dedicati,  la carenza dunque, forse, va ricercata nella comunicazione, altro aspetto fondamentale se si vuole parlare di turismo in chiave moderna e manageriale.

Si è buttato l’occhio al turismo religioso, segmento che onestamente vedo con poco margine di crescita nel nostro territorio per oggettiva mancanza di un vero e forte richiamo. L’attenzione dello studio si è concentrata sul “Monastero di Santa Speranza” e,  confessando la mia totale ignoranza ho dovuto far ricorso a Google per capire che si stava parlando dell’Istituto che noi conosciamo come “Le  Concezioniste”.

Nelle Marche tralasciando La Casa di Loreto che non ha rivali, ci sono molti altri siti legati alla spiritualità per cui forse è meglio per il Piceno concentrare l’attenzione su quelli che sono stati individuati come punti di assoluta eccellenza, il mare e l’enogastronomia creando realmente e, sarebbe ora,  se non addirittura passata, una vera sinergia tra i vari territori  in modo da presentare un’unica offerta turistica, non a caso la presenza al convegno dell’assessore al turismo del Comune di Ascoli Piceno Michela Fortuna.

Da approfondire certamente lo studio che ha riguardato i nostri musei cittadini legati al mare, già ben valorizzati ma con ampio margine di crescita in termini di attrattiva turistica.