Il Ministero dell'Ambiente da lo Stop al taglio indiscriminato degli alberi
Ascoli Piceno | Il Comitato per lo Sviluppo del verde pubblico bacchetta Comuni e Provincie.
Finalmente una parola chiara da parte del Ministero dell'Ambiente sulla tutela dei viali alberati dei nostri comuni e delle nostre province. Secondo una recente Delibera del Ministero, i tagli degli alberi ai lati delle strade praticati in questi anni dai Comuni e dalle Province sono del tutto ingiustificati. Esultano gli ambientalisti, che da anni contestano questa politica miope e sconsiderata delle nostre amministrazioni - inclusa l'Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno - che ha portato alla distruzione di moltissimi alberi anche tutelati, secolari e monumentali e ha contribuito non poco al dissesto idrogeologico del nostro territorio.
"In una recente Delibera - scrive il Circolo Legambiente Ascoli Piceno - il Ministero dell'Ambiente ha emanato una Direttiva che sbugiarda tutti quegli enti pubblici che in questi anni hanno letteral-mente massacrato alcuni dei più bei viali alberati del nostro territorio in nome della sicurezza stradale. Il Ministero, tramite il suo Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico, ha detto finalmente che i Comuni e le Province hanno dato un'interpretazione del tutto fuorviante della Sentenza della Cassazione n. 17601 del 2010: non si tratta affatto di una sentenza che consente il taglio degli alberi ai lati delle strade in maniera indiscriminata e ingiustificata.
In base a questa interpretazione fuorviante, basata sull'articolo 26, comma 6 del Regolamento Attuativo del Codice della Strada, "gli alberi non possono trovarsi a meno di sei metri dal confine stradale.", ma questa norma, come precisa il Ministero, non ha alcun valore retroattivo. In base anche a quanto sostenuto nel 2011 dal Ministero delle Infrastrutture, tale regolamento è valido solo per le strade realizzate successivamente all'entrata in vigore del Codice della Strada, e dunque per le strade realizzate antecedentemente al 1992 non vi è l'obbligo di abbattimento degli alberi ai lati delle strade stesse. Ne consegue che la disposizione dell'articolo 26, comma 6 è, secondo il Comitato per il Verde Pubblico, "volta unicamente a disporre per il futuro", visto che parla di distanza dal confine stradale da rispettare "per impiantare" alberi lateralmente alla strada e non di alberi già piantati.
Dunque gli alberi impiantati precedentemente al 1992 non devono essere tagliati. Inoltre i rischi derivanti dalla presenza degli alberi, secondo il Comitato, non si possono valutare in astratto ma vanno verificati in concreto, valutando caso per caso e - aggiungono gli ambientalisti - con una apposita perizia di un esperto agronomo. La Delibera è dell'11 novembre scorso, ma è stata protocollata soltanto pochi giorni fa, lo scorso 3 febbraio. "Dunque avevamo ragione noi - scrive ancora Legambiente Ascoli - quando dicevamo, confortati dai pareri dei nostri legali, che la norma e la Sentenza non avevano alcun valore retroattivo. Adesso chi ci ripagherà di decine e decine di bellissimi alberi che sono stati tagliati ai bordi delle strade per colpa di dirigenti ed amministratori incapaci o in malafede?
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16/02/2015
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