Prisca, il riuso che piace
San Benedetto del Tronto | Il progetto parte con la collaborazione dell'amministrazione comunale, di Picena Ambiente e della cooperativa Hobbit.
di Martina Oddi
Il tema della produzione dei rifiuti che aumentata è' un problema planetario , e lo scopo della campagna di comunicazione articolata in diversi incontri con la cittadinanza è' di iniziare un percorso con la comunità in vista di rifiuti zero, la meta che l'Unione europea si è' data per il 2020, su riuso e riciclo, sulle buone pratiche e sulla riduzione della produzione di rifiuti e puntando al zero waste, zero spreco, perché ogni bene può essere riciclato e rimesso nel ciclo produttivo. Se nulla si può fare per la riduzione degli imballaggi, primo problema, lo show room, allestito dalla Picena ambiente nella sua sede - con una rete vendita limitata - e il circuito globale di Occhio di riciclone, con contatti con i grossisti di rilevanza internazionale, assicurano lo scambio tra fasce sociali e paesi diversi.
'Fondamentale la partecipazione dei Comitati di quartiere, dice Canducci, che come nel 2007 per il progetto porta a porta e dell'umido nel 2008 hanno avuto un ruolo determinante anche per la fase della spiegazione e quella esecutiva'.
'A parte il problema irrisolto degli imballaggi, il zero waste determina che la totalità del rifiuti sia intercettata e non vada in discarica' continua Canducci.
In arrivo anche un progetto sui mastelli nel 2015 che tra aprile e maggio al paese alto dovrebbe inaugurare un'idea evolutiva, con la personalizzazione dei deferimenti, un'innovazione per la città insieme al progetto Prisca e al grande traguardo della differenziata al 67%.
'Lo scopo del centro del riuso dell'usato è' che invece di buttarlo diventa utile per qualcun altro. Riceviamo di tutto e vendiamo di tutto' spiegano gli operatori di Hobbit. Dopo un test e una sanificazione il prodotto si rivende, senza aggiustamenti. Questa la novità del centro, che mette in circolo una piccola economia che lo rende autosufficiente. I prezzi calmierati, nella vendita al dettaglio alla Picena ambiente o tramite grossisti per cui si preparano dei lotti, la donazione con liberatoria, il conferimento dopo l'intercettazione o per contatto telefonico o via mail per eventuale sgombero, queste le caratteristiche del percorso dalla dismissione al riuso.
Si tratta di un modello nuovo secondo la logica dell'economia circolare, per cui viene creata una sostenibilità economica del centro. Di certo l'intenzione degli allestitori non è fare business, ma rendere sostenibile economicamente il servizio.
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12/03/2015
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