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Spacca all'incontro con i cittadini del Piceno sui temi delle politiche energetiche

San Benedetto del Tronto | "La Regione Marche ha detto no all'intesa con lo Stato sull'impianto di stoccaggio del gas. Una posizione che resta netta e invariata".

Gian Marco Spacca

"La Regione Marche ha detto no all'intesa con lo Stato sull'impianto di stoccaggio del gas. Una posizione che resta netta e invariata". Lo ha detto Gian Mario Spacca, presidente uscente e candidato per Marche 2020 Area Popolare, Democrazia Cristiana e Forza Italia, oggi a San Benedetto del Tronto ad un confronto con i candidati alla Presidenza della Regione sui temi energetici organizzato da "Ambiente e salute nel Piceno".

Erano presenti, oltre a Spacca, i candidati presidente Mentrasti e Maggi.
Spacca ha ricordato la determina di Giunta regionale del gennaio 2013 con cui è stata anticipata la non intesa al Governo nazionale sul progetto. "A fronte delle preoccupazioni del territorio per questo progetto - ha detto - la Regione ha negato, con atto formale, l'intesa. E lo ha fatto per due di motivi. Il primo è la valutazione sugli aspetti che riguardano la sicurezza, il secondo per il rispetto della vocazione e l'identità di questo territorio.

La Regione ha avviato una decisa azione di diversificazione dell'economia regionale, affiancando alla manifattura una nuova forma di economia basata su turismo, ambiente, paesaggio, agricoltura, bellezza del territorio. Il progetto di impianto di stoccaggio non si concilia con questa strategia. Il problema è che le norme, con lo Sblocca Italia del Governo Renzi, sono cambiate. E con la modifica al Titolo V della Costituzione si riportano inoltre le competenze in materia ambientale, come tante altre, in capo allo Stato. Nonostante questo siamo fermamente intenzionati a far valere la nostra posizione, tanto da aver impugnato gli articoli 37 e 38 dello Sblocca Italia. Ci giochiamo un pezzo della crescita del nostro territorio".

In tema di politiche energetiche, Spacca ha sottolineato come le Marche siano una delle regioni a minore produzione di biomasse. "Una centrale dell'Emilia Romagna - ha detto - produce più di tutti gli impianti delle Marche messi insieme. Abbiamo uno dei limiti più restrittivi per la concessione della Via, ma nonostante questo lo Stato ha impugnato la nostra legge che è 50 volte più 'rigida' di quella nazionale. Siamo la seconda regione più verde d'Italia, dietro solo al Trentino, nelle classifiche nazionali. La Regione ha puntato con grande forza sul risparmio energetico e sulle rinnovabili e vogliamo continuare a farlo".

03/05/2015





        
  



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