Crescere nelle Marche con le imprese
Ancona | Banca dell’Adriatico scommette sulla crescita delle imprese marchigiane e mette a disposizione 450 milioni per finanziare progetti di sviluppo, migliorare l’assetto creditizio e sostenere la liquidità aziendale.
Luca Ceriscioli
Queste le caratteristiche dell’iniziativa Crescere nelle Marche con le imprese messa a punto dalla banca e presentata questa mattina al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli da Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico. Le particolari condizioni che caratterizzano l’attuale momento economico, con notevole liquidità disponibile a tassi mai così contenuti, cambio favorevole per le nostre esportazioni, costi energetici al livello più basso e occasione di mercato internazionale eccezionale quale è Expo Milano 2015, spingono gli operatori economici a cogliere l’attimo favorevole per rilanciare il ciclo economico, con nuovi investimenti e sostegno ai consumi.
Il programma messo a punto da Banca dell’Adriatico, la banca del territorio marchigiano del Gruppo Intesa Sanpaolo, vedrà i gestori imprese della banca attivarsi presso le imprese del territorio che hanno piani di sviluppo per proporre tutto quel sostegno finanziario e operativo di cui hanno bisogno, compreso il supporto all’internazionalizzazione o ad operazioni straordinarie. E’ disponibile un plafond di 450 milioni di finanziamenti, di cui 300 milioni per investimenti a medio lungo termine, anche per operazioni di riassetto del credito, e 150 milioni per sostenere la liquidità circolante delle imprese. Una speciale opportunità è rappresentata dal programma Filiere che consente di considerare in un unico insieme tutte le imprese coinvolte nella medesima filiera produttiva, favorendone la valutazione nella concessione del credito e nei relativi servizi bancari. Tutta l’iniziativa sarà supportata dalla collaborazione delle associazioni di categoria, con il coinvolgimento anche dei Confidi marchigiani.
“L’obiettivo è fornire alle imprese marchigiane ogni supporto finanziario ed operativo per crescere e sfruttare le straordinarie e irripetibili condizioni dell’attuale fase del ciclo economico, orientato alla ripartenza dopo una lunga fase di crisi. – dichiara Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico – Banca dell’Adriatico intende essere un punto di riferimento per le imprese della regione: le nostre 7 filiali specializzate per le imprese costituiscono una rete a disposizione dello sviluppo del sistema produttivo regionale.” La conferma di questa scelta di vicinanza e supporto al sistema sociale e produttivo delle Marche è rappresentata dalla crescita significativa dei finanziamenti concessi nei primi cinque mesi dell’anno da Banca dell’Adriatico, con un incremento dell’89,4% rispetto allo stesso periodo del 2014, di cui +101% alle imprese, in controtendenza rispetto al contesto di mercato come dimostrano i dati ABI.
“L’iniziativa che presenta oggi Banca dell’Adriatico è una risposta tempestiva, concreta e in perfetta sintonia con i risultati presentati ieri da Banca d’Italia nell’incontro sull’andamento dell’economia marchigiana. – aggiunge Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche - E’ infatti emerso che mancano soprattutto gli investimenti per il rilancio e in questa direzione va proprio l’intervento di cui parliamo oggi. Il plafond di 450 milioni, di cu 300 dedicati a finanziamenti a medio e lungo termine, dedicato alle imprese marchigiane, è coerente con questa necessità. Oggi il credito è disponibile, occorre incrociare imprese e sistema bancario, guardando al territorio per favorire il rilancio, agevolando investimenti e consumi.
L’attenzione particolare al monitoraggio è di notevole concretezza, un salto di qualità che dobbiamo fare tutti. Non fermarci agli annunci, ma controllare l’attuazione per fare le correzioni opportune. Da parte nostra faremo tutto quanto possa accrescere l’impatto di questa iniziativa, a cominciare dalle relazioni possibili con i confidi”. “Banca dell’Adriatico, motore a sostegno e sviluppo del territorio, ha continuato a favorire le imprese meritevoli, - ha concluso Dal Mas - rafforzando il legame di relazioni con gli imprenditori per supportarli nel contesto di grande impegno come quello attuale. Cerchiamo di stimolare le nostre piccole e medie imprese a sviluppare ed incrementare la loro propensione all’internazionalizzazione, investendo in mercati in forte espansione dove è fortissima l’attenzione per il made in Italy.
La crisi economica ha evidenziato che sempre più i risultati delle aziende si stanno polarizzando. I principali drivers dell’eccellenza sono export e ricerca. Banca dell’Adriatico, impegnata a promuovere la competitività delle imprese, offre loro l’opportunità di sfruttare anche tutti i vantaggi della presenza all’estero del Gruppo Intesa Sanpaolo.” Anticipando le disposizioni del Governo, sono state concesse moratorie per i prestiti e i mutui a imprese e famiglie in difficoltà, con la possibilità di allungamento o sospensione delle rate per un certo periodo, opportunità che sono inserite da anni nei mutui della banca e sono risultate molto utili, specie per le famiglie.
Si è cercato nel contempo di dare la massima disponibilità anche alla rinegoziazione dei mutui, un’ulteriore utile possibilità per contenere il peso delle rate. Alcuni dati sul sistema produttivo dei distretti industriali delle Marche Nel corso del quarto trimestre del 2014, le esportazioni dei distretti marchigiani sono cresciute a un ritmo del 3,2% su base tendenziale, in linea con quanto registrato dalla media dei distretti italiani (+4,1% rispetto al periodo ottobre-dicembre del 2013), nonostante le perdite significative registrate in Russia, principale mercato di riferimento per le imprese dell’area. Sul totale d’anno le esportazioni dei distretti delle Marche hanno registrato un andamento sostanzialmente stabile, evidenziando +0,4% rispetto al 2013.
Dal 2010 il ritmo di crescita delle esportazioni delle imprese distrettuali marchigiane ha evidenziato un progressivo rallentamento che ha impedito il recupero dei livelli pre-crisi: le vendite estere nel 2014 hanno raggiunto un livello pari a 3,5 miliardi di euro, 1,3 miliardi in meno rispetto al massimo del 2007. Il mancato recupero dei livelli di export elevati, raggiunti prima del crollo del biennio 2008-2009, è stato determinato dalle pesanti perdite registrate durante la crisi da due importanti realtà della regione, le cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano e le cucine di Pesaro, distretti che non sono riusciti a recuperare nel periodo 2010-2014 quanto perso in precedenza.
A livello di singoli distretti, nel 2014, le calzature di Fermo e le cucine di Pesaro hanno registrato un calo delle esportazioni a causa delle perdite riportate in Russia, mercato verso cui sono altamente proiettate le imprese di questi due poli, mentre sono cresciute le vendite estere degli altri due distretti del sistema moda (pelletterie del Tolentino e, in misura molto contenuta, la jeans valley di Montefeltro) e delle cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano, delle macchine utensili e per il legno di Pesaro e degli strumenti musicali di Castelfidardo, tutti distretti che hanno registrato un’inversione di tendenza rispetto alla chiusura negativa del 2013.
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19/06/2015
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