"Questa economia uccide", Papa Francesco
San Benedetto del Tronto | Prologo del libro del vaticanista del quotidiano “La Stampa” Giacomo Galeazzi: “Papa Francesco – Questa economia uccide” presentato nell’ambito della rassegna "Incontri con l’autore” del 28 maggio.
di Fernando Palestini
Giacomo Galeazzi con l’opera “Papa Francesco. Questa economia uccide”
“Oggi dobbiamo dire “no a un’economia dell’esclusione e dell’ inequità”: Questa economia uccide. Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in Borsa….” Queste sono parole molto forti di Papa Francesco tratte dall’esortazione apostolica Evangelii Gaudium e rappresentano il prologo del bel libro del vaticanista del quotidiano “La Stampa” Giacomo Galeazzi: “Papa Francesco – Questa economia uccide” presentato nell’ambito della rassegna “Incontri con l’autore” giovedì 28 maggio presso l’Auditorium del Comune di San Benedetto.
L’incontro, organizzato dall’associazione culturale “I luoghi della scrittura” presieduta da Mimmo Minuto, in collaborazione con l’Ufficio Cultura e Comunicazioni Sociali della Diocesi di San Benedetto del Tronto, ha fatto emergere le forti critiche che Papa Francesco rivolge nell’esortazione apostolica al sistema economico mondiale del libero mercato ed alle sue conseguenze. Il cuore dell’esortazione apostolica è la missione, la conversione pastorale di una Chiesa che esce da se stessa per annunciare a tutti la gioia del Vangelo; questo testo non ha l’intenzione di sistematizzare un pensiero economico, ma denuncia con realismo alcuni mali, provocati da un sistema economico ingiusto, volendo promuovere una trasformazione della Chiesa e dei cristiani.
L’autore nella presentazione è stato sollecitato da Fernando Palestini e Silvio Venieri che lo hanno aiutato a ripercorrere il pensiero di questo papa che ha rimesso con forza al centro della sua missione “i principi permanenti della dottrina sociale della Chiesa che costituiscono i veri e propri cardini dell’insegnamento sociale cattolico: si tratta del principio della dignità della persona umana, nel quale ogni altro principio e contenuto della dottrina sociale trova fondamento, del bene comune, della sussidiarietà e della solidarietà”.
Il libro di Galeazzi riprende la critica del papa come emerge anche da discorsi ufficiali o dalle omelie, nei confronti dei mercati finanziari: “E’ lecito chiedersi se questi strumenti debbano adattarsi ai bisogni essenziali dei popoli o se siano i popoli a doversi adattare alle esigenze dei mercati finanziari e dei capitali che seguono orizzonti di brevissimo periodo e la massimizzazione del profitto fine a se stesso?...” ed ancora “La crisi mondiale che tocca la finanza e l’economia sembra mettere in luce la grave carenza della loro prospettiva antropologica, che riduce l’uomo a una sola delle sue esigenze: il consumo. E peggio ancora, oggi l’essere umano è considerato egli stesso come un bene di consumo che si può usare e poi gettare. Abbiamo incominciato questa cultura dello scarto…”. Ed ancora sempre riprendendo le parole di papa Francesco “Solidarietà è anche lottare contro le cause strutturali della povertà, la disuguaglianza, la mancanza di lavoro, la terra e la casa, la negazione dei diritti sociali e lavorativi. E’ far fronte agli effetti distruttori dell’impero del denaro”.
Le parole più dure infatti il papa le riserva all’adorazione del dio denaro nuova versione dell’antico vitello d’oro del Libro dell’Esodo nella Bibbia. Un altro aspetto che è emerso dal dibattito e dalle domande poste all’autore, tra cui quella del nostro vescovo mons. Carlo Bresciani ,molto interessato ai contenuti del libro, è stato quello dello stile di vita di questo Papa: i gesti compiuti nel corso del pontificato (la sua sobrietà, la scelta di abitare a Santa Marta, l’immediatezza dei contatti con la gente nel corso delle udienze a Piazza San Pietro e nelle visite alle parrocchie di Roma, la lavanda dei piedi con i minori in carcere, la visita a Lampedusa, luogo simbolo della sofferenza dell’umanità…) hanno avvicinato alla Chiesa molte persone anche non credenti affascinati dalla sua testimonianza evangelica. E per finire riprendendo le parole di un altro grande papa, Paolo VI, l’esortazione ai cristiani di vivere concretamente il messaggio evangelico analizzando con obiettività le situazioni sociali in cui vivono per poterle illuminare con la luce del Vangelo vivendo la politica come la più alta forma di carità.
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05/06/2015
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