Martedì 20 ottobre si è svolto a Civitanova Marche l’ultimo consiglio comunale, durante il quale è tornata alla ribalta la vicenda della costruzione del Palasport da parte della Palace s.r.l. e della Civita Park s.r.l.

Ricordiamo, infatti, che, nonostante la situazione economica compromessa in cui versava la Palace s.r.l. e nonostante il rischio bancarotta della Civita Park, che fanno capo all’imprenditore abruzzese Mauro Mattucci, ora agli arresti, l’amministrazione comunale si era esposta per loro, presso l’Istituto di Credito Sportivo, con una fideiussione di più di due milioni di euro a garanzia del mutuo che la banca avrebbe dovuto erogare.

L’attuale sindaco di centro sinistra, insieme alla sua maggioranza, accusa l’ex sindaco di centro destra e la sua amministrazione comunale di non aver vigilato sulla questione e di voler negare persino di conoscere il Mattucci, e chiede le sue dimissioni da consigliere, oltre che la costituzione di una commissione d’inchiesta.

Il centro destra, dunque, viene messo sotto accusa dal sindaco che, all’epoca dei fatti e, quindi, della collaborazione con il Mattucci, non era presente, come erano assenti molti dei suoi consiglieri.

E sulla stessa scia si pone il movimento Cinque Stelle che, attaccando anch’esso il centro destra, gli chiede di far luce su diverse questioni tra cui, per esempio, quella di aver accettato per ben due volte fideiussioni false senza mai controllare e pur sapendo che la Civita Park appartenesse a Mauro Mattucci, e, sempre senza contestazioni, quella di aver approvato la perizia della Civita Park che sottostimava di gran lunga i costi di realizzazione, rilasciando, quindi, facilmente, il permesso per la costruzione dell’opera.

Ma non è tutto. I penta stellati non risparmiano nemmeno il centro sinistra, che al tempo era all’opposizione, ma che, a detta loro, per una questione di continuità amministrativa, che impone a chi subentra dopo di assumersi le responsabilità dell’operato di chi c’era in precedenza, se non lo  contesta con atti ufficiali, doveva necessariamente essere al corrente di ciò che stava avvenendo, cioè, in sostanza, di lavorare senza garanzie con un personaggio come Mauro Mattucci. In effetti, come affermano i consiglieri Cinque Stelle, la sinistra si è limitata a muovere accuse solo verbali alla destra, e niente di più.  

Ma al di là dell’importanza e del valore, ribaditi durante il consiglio comunale del 20 ottobre, che l’opera realizzata riveste per la città e per la comunità tutta, i Cinque stelle prendono ancora una volta le distanze dall’amministrazione comunale e da tutti quei consiglieri che hanno appoggiato e favorito Mattucci e le sue società, confermando la loro non partecipazione a qualunque commissione d’inchiesta perché ormai tardiva e inutile.

E nonostante abbiano già più volte, durante il loro mandato, denunciato alle autorità competenti anomalie e irregolarità nella gestione di questa vicenda, confermano, tuttavia, la loro volontà e disponibilità a svolgere il loro ruolo di controllo, secondo quanto previsto dalla legge.