Giovanni Marucci, intendendo chiarire alcuni aspetti legati alle sue dimissioni da Portavoce del M5S nel Comune di San Benedetto del Tronto - che a suo avviso ritiene conditi da notizie non vere e mirate esclusivamente a screditare la sua persona - così si esprime:

"Le mie dimissioni, formalizzate martedì 16 febbraio alle ore 10:24, hanno suscitato inevitabilmente delle reazioni da parte del gruppo MoVimento 5 Stelle di San Benedetto del Tronto, ma ahimè facendolo attraverso affermazioni false, screditando la mia persona o riducendo il tutto a delle mere beghe personali, pur di distrarre l'attenzione dei lettori dall'evidenza dei fatti.

Ribadisco innanzitutto i fatti salienti:

2 novembre 2015 - il gruppo decise che si sarebbe effettuata la selezione del candidato Sindaco; la riunione avvenne con regolare lettera / email di convocazione e attraverso la totalità degli attivisti.
Dalla votazione il sottoscritto emerse come candidato Sindaco con 9 voti, mentre l'attivista Angelini Serafino ne totalizzò 8.
Già dal giorno dopo arrivarono le richieste di annullamento per "elezione irregolare" da parte di 4 persone.

9 novembre 2015 - tre attivisti (Giorgini Peppino - Consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Marche, Angelini Serafino e Ciabattoni Laura) minacciarono il gruppo di scissione se non si fosse annullata la votazione eseguita; Giorgini proseguì dicendo che avrebbero fatto un'altra lista del M5S e che a questo proposito aveva già chiesto informazioni allo Staff del Movimento.
A domanda specifica, Angelini Serafino confermò di essere a conoscenza di questa "altra lista".

Il gruppo sotto quel ricatto subì, spaventato, l'azione intimidatoria; si bloccò ed iniziò un periodo snervante che ha avuto l'epilogo con le mie recenti dimissioni: senza questa imposizione antidemocratica sono certo che la vicenda avrebbe avuto un seguito molto differente.

Questi sono i fatti, documentati; tutto ciò ritengo non abbia nulla a che vedere con il MoVimento 5Stelle che io conosco.

Leggo anche di raggiunta unanimità nella scelta dell'unico candidato rimasto:
• la selezione del candidato Sindaco come è stata effettuata?
• La votazione è stata preceduta da regolare convocazione di tutti gli attivisti?
• C'è stata una regolare votazione?
• Qual è il risultato finale di questa votazione?
• Quanti attivisti vi hanno partecipato?

Occorre, inoltre, rendere noto che non corrisponde al vero che il M5S non era stato preventivamente informato.

Il gruppo di San Benedetto del Tronto era a conoscenza della volontà di presentare le mie dimissioni da consigliere portavoce già dal 10 febbraio.

La sera del 15 febbraio, proprio l'attuale candidato Sindaco - Giorgio Fede - mi telefonò per farmi recedere, ma gli confermai che l'indomani avrei formalizzato le dimissioni. Fede si ripromise di richiamarmi anche il giorno seguente.

Quella stessa sera Fede riferì al gruppo che avevo confermato la volontà di dimettermi

16 febbraio 2015 - h 9:38 il sottoscritto avvisa il gruppo della conferenza stampa.

Ore 10:24 il sottoscritto formalizza le proprie dimissioni inviando una PEC al protocollo del Comune di San Benedetto del Tronto.

All'interno del lasso di tempo tra la mail agli "attivisti" del gruppo e la PEC, mi arrivarono 4 messaggi via Telegram, quindi prima di aver formalizzato le mie dimissioni.

È per me quindi doloroso e inaccettabile leggere dai quotidiani che il gruppo del M5S di San Benedetto del Tronto non fu informato preventivamente e che paradossalmente esponenti del PD e Forza Italia, presenti in Municipio, appresero delle dimissioni prima degli stessi attivisti.

I fatti, dimostrati, confermano che non solo questa notizia non è vera, ma che la fonte di questa informazione ha mentito consapevolmente solo al fine di gettare discredito e delegittimare la mia persona e il mio operato politico di fronte alla cittadinanza.

Di questi fatti, se mi sarà concesso, ne parlerò più dettagliatamente nella riunione provinciale del MoVimento che si svolgerà venerdì prossimo 26 febbraio 2015 ad Ascoli Piceno, dove chiederò ufficialmente la lettura e l'analisi dei verbali in questione, affinché la verità emerga interamente."