Riego Gambini "sulla Graticola" e ... a Cuore Aperto
San Benedetto del Tronto | Le "ragioni del cuore" che hanno spinto l'ex attivista del Movimento 5 Stelle a far parte della lista "Rinnovamento e Progresso" a sostegno della candidatura a Sindaco di Paolo Perazzoli.
di Umberto Sgattoni
Un Riego Gambini sulla "Graticola", ma a cuore aperto ...
Nel corso della mattinata di domenica 15 maggio - in un viale Secondo Moretti ricolmo di persone che passeggiavano o trascorrevano la loro mattinata domenicale in pubblica piazza - altrettanto in pubblica piazza, Riego Gambini, l'ex attivista del M5S ed ora candidato nella lista "Rinnovamento e Progresso" di Paolo Perazzoli, non si è sottratto al confronto con i cittadini.
Un confronto schietto ed aperto, per spiegare le ragioni della sua candidatura in "Rinnovamento e Progresso" e le motivazioni che lo hanno portato a fare questa scelta civica, al fianco ed a sostegno del Candidato Sindaco Paolo Perazzoli.
Un Riego Gambini, "sulla graticola" per chi, avendolo definitivamente classificato nel proprio immaginario come (ex) appartenente, attivista (e Consigliere Comunale) del M5S non ne ha compreso la scelta; sulla "graticola" dunque, ma anche a cuore aperto; perché va dato il merito al Gambini, di non essersi sottratto, in maniera semplice, informale e colloquiale ad un confronto diretto con i cittadini - privo di barriere e limiti - se non quelle di un civilissimo ed aperto confronto e dibattito.
A chi vi scrive, Riego Gambini è comunque sembrato sincero, disponibile ed appassionato nell'approccio e nel confronto.
Anche perché non si è assolutamente sottratto a critiche, motivando sempre con serenità ed equilibrio - non meno che con colorita passione - una scelta meditata e consapevole, che da quanto ha affermato si è basata su un convincimento che - agli occhi di chi vi scrive e da quanto poi ha avuto modo di esprimere il Gambini - è parso fondarsi su due fondamentali capisaldi: 1) la qualità ed i contenuti del programma e della proposta politica messa in campo dalla "squadra" di Paolo Perazzoli; 2) lo spessore, l'affidabilità, l'esperienza e la qualità personale e politica del Perazzoli stesso.
Ma visto che il suo confronto non è stato - per così dire - una conferenza stampa convenzionale, ma un confronto in pubblica piazza ed aperto a tutti - "un pubblico interrogatorio" (così almeno recitava il manifesto affisso presso il suo gazebo, installato nei pressi del Gran Caffè Sciarra) al quale il Gambini si è sottoposto con estrema trasparenza - umilmente cercheremo di ricostruire, in una sorta di puzzle coerente che si avvale di piccoli ma significativi tasselli, le "ragioni del cuore" (per dirla con un'espressione cara allo scrittore Antonio Tabucchi) del Gambini in "graticola".
E così, a chi gli ha chiesto a bruciapelo, il perché della sua scelta, Gambini è stato chiaro:
"Una scelta meditata e motivata. Forse difficile da comprendere per alcuni. Ma ho fatto la mia scelta in maniera consapevole valutando attentamente il programma."
Poi nel conversare con molti che gli chiedevano di approfondire i motivi della sua scelta, Gambini ha affermato:
"Credo, che se in molti - al di là della propria sensibilità e/o convinzione politica di partenza e di appartenenza - abbiano aderito al progetto di Paolo Perazzoli, lo abbiano fatto con consapevolezza, tenendo conto della qualità e credibilità del programma e della volontà di Perazzoli di andare sui temi e sulle questioni cruciali ed importanti per la città; della sua concretezza; della sua esperienza; della sua pragmaticità: cioè, di tanti fattori che - per risolvere i problemi di una città - non si possono inventare; o si hanno o non si hanno. E Perazzoli ha le qualità, gli strumenti e l'esperienza necessaria per lavorare bene e coscienziosamente per la Città".
"Tra l'altro" ha confidato Gambini "vedo che in Paolo c'è davvero tanto entusiasmo ed il desiderio di chiudere la sua carriera politica in bellezza".
"Se dovessi scegliere un Sindaco," - ha poi affermato candidamente Gambini "preferirei Perazzoli a me, perché ha quell'esperienza che fa davvero la differenza".
Programma per la Città valido e credibile, Candidato Sindaco esperto ed affidabile: Paolo Perazzoli.
Questo fondamentalmente l'asse (e il binomio) su cui si è fondata la scelta consapevole - per alcuni controversa - di Riego Gambini.
Che poi, a cuore aperto ha proseguito:
"Non voglio padroni, ma un Sindaco coerente, concreto e lungimirante" ha detto Gambini, lasciando trasparire - almeno in chi vi scrive - già da questa sua espressione, una sorta di malcelata amarezza per logiche e dinamiche che, nel tempo lo hanno visto progressivamente allontanarsi dal fattivo impegno per il M5S.
Poi, un ulteriore ed articolato pensiero su Paolo Perazzoli:
"Perazzoli è attualmente il miglior Sindaco che San Benedetto possa avere. Governare una città, non è un gioco. E' un uomo maturo - alcuni dicono vecchio - io dico saggio. E' una persona di spessore e di esperienza; ed in un momento di crisi, il valore dell'esperienza è imprescindibile per fare il bene della Città".
A chi ha contestato a Riego Gambini di essere entrato a far parte del PD, l'ex attivista del M5S non si è scomposto ed ha risposto in tranquillità:
"Non sono del PD; chi lo pensa o lo dice vuole delegittimarmi. Chi mi conosce, sa invece che voglio fare il consigliere per consigliare: per dare cioè, il mio apporto secondo le mie competenze; per dare il mio contributo e profondendo il mio impegno civico per la Città."
A chi invece gli ha chiesto come mai per proseguire nel suo impegno politico non abbia scelto la squadra di Giorgio De Vecchis, Gambini non ha esitato:
"Non sono un uomo di sinistra, ma ne condivido molti principi. De Vecchis è certamente una brava persona, ma se va al ballottaggio, per vincere ha bisogno dei voti della destra."
E in tal senso Gambini ha sottolineato la sua assoluta indisponibilità e contrarietà ad entrare in una realtà che debba avvalersi di un contributo ideale e politico di destra.
A chi invece gli ha contestato di aver tradito il M5S, il Gambini non si è scomposto, ma ha spiegato nel dettaglio l'impegno che ha profuso con passione per il MoVimento, nel corso degli anni; ripercorrendo, - in modo particolare - il suo pluriennale impegno nei banchetti e nelle varie attività e battaglie civiche, spesso sostenute quale primo promotore.
A chi vi scrive - quantomeno così a me è parso - nei suoi occhi espressivi, il Gambini ha lasciato trasparire una profonda amarezza.
Una sensazione che poi si è concretata in sembianza, nel mentre il Gambini - proseguendo a dialogare con i presenti e nella caleidoscopica manifestazione del suo pensiero - ha chiarito come il suo progressivo allontanamento dal M5S, non sia derivato da una semplice scelta di pancia, ma dalla graduale constatazione che stavano venendo meno - strada facendo - quei cardini, condizioni e caratteristiche sulle quali si erano basate e fondate la sua adesione ed il suo partecipe e fattivo impegno di attivista.
"Senza spirito critico, un movimento democratico non è tale; ci può essere un dibattito maschio ed acceso, ma leale!" ha detto Gambini.
Che poi ha aggiunto: "Senza interlocuzione, io non sto in un movimento che non parla".
A chi invece gli ha chiesto, i motivi dell'esclusione del M5S cittadino, Gambini è stato piuttosto netto: "Perché chiedete a me? Solo la Casaleggio Associati può giustificare e motivare l'esclusione."
Inoltre, è tornato brevemente sulla questione che tempo addietro, vide il Gruppo del Movimento di San Benedetto del Tronto, andare a votazione per il Candidato Sindaco.
"Venne eletto Giovanni Marucci" ha affermato Gambini; che poi ha aggiunto come Peppe Giorgini abbia chiesto l'annullamento del voto e da quello successivo, emerse invece la candidatura di Giorgio Fede.
"Io non sono il traditore; semmai, il tradito" ha concluso Riego Gambini.
Inoltre, il Gambini ha rivendicato e ribadito con determinazione, come da uomo libero ed improntato ad una scelta consapevole, intenda proseguire con coerenza ed in linea con il suo idealismo le sue battaglie civiche per la Città, nella Lista "Rinnovamento e Progresso" di Paolo Perazzoli.
"Rubare una stella, non è reato", ha detto Gambini, parafrasando il marcito di Marcello Sgattoni - la scultura poetica dell'artista sambenedettese - che campeggiava proprio nei pressi del gazebo di Gambini.
Queste, dunque, le "ragioni del cuore" di Riego Gambini - sulla graticola - ma a cuore aperto. E al fianco di Paolo Perazzoli Sindaco.
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15/05/2016
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