La “Sinistra per San Benedetto” ...
San Benedetto del Tronto | Molla gli ormeggi – e presentata in Comune – la lista così denominata, dichiaratamente di sinistra, che sostiene la candidatura a Sindaco di Paolo Perazzoli.
di Umberto Sgattoni
Daniele Primavera
La "Sinistra per San Benedetto".
Questo il nome della lista civica - dichiaratamente di sinistra - che appoggerà la candidatura di Paolo Perazzoli a Sindaco di San Benedetto, alle prossime elezioni comunali di giugno.
"Non è una lista di Rifondazione Comunista" - ha esordito Daniele Primavera nel farsi portavoce delle istanze del gruppo e nello spiegare alla stampa pervenuta all'incontro, il carattere, la natura, i contenuti ed il profilo della lista.
«Non è una lista di Rifondazione Comunista ma un gruppo nutrito di persone che si riconosce nei valori della sinistra e che ha l'obiettivo di riportare la rappresentanza della Sinistra in Consiglio Comunale a San Benedetto», per poter offrire e fornire il proprio contributo di idee e la propria visione di sinistra - anche (ma non solo) - all'interno del dibattito e dello sviluppo dell'azione amministrativa e politica, per la Città.
"Un soggetto politico autonomo" ha sottolineato Daniele Primavera "che si riconosce nei valori della sinistra."
E che, - al di là dell'esito delle elezioni comunali di giugno - si costituirà e concretizzerà come Associazione: per non disperdere gruppo, visioni, contenuti e patrimonio culturale, civico e politico raccolto in questa esperienza e percorso.
Questi, fondamentalmente - ed in sintesi - i cardini sui quali "Sinistra per San Benedetto", ritiene - nei propositi - di poter fondare, far valere e far incidere la propria azione e visione politica, nell'ambito della coalizione in cui è inserita:
1) Democrazia (non solo in termini di pura rappresentanza ma anche e soprattutto nella capacità di costruire e favorire un processo partecipativo, che coinvolga e stimoli il confronto, il dibattito ed il dialogo - la partecipazione, appunto - sui temi e sulle questioni cruciali per la Città)
"Una partecipazione che metta in gioco, le parti interessate" - ha sottolineato Primavera - "e non solo le parti rappresentate in Consiglio Comunale".
2) Solidarietà (dando una impronta chiara e peculiare ad una gestione pubblica del "Sociale", nella maggior parte degli interventi).
Nel merito "Sinistra per San Benedetto" ha anche sottolineato come si farà promotrice sin dal primo anno di amministrazione, di una seria pianificazione di politiche per alloggi popolari.
3) Difesa dei Beni Comuni (per esempio, nel merito di politiche di gestione della fascia costiera che tengano conto di un'accorta e coscienziosa valorizzazione dell'ambiente e del paesaggio).
Sotto il pungolo delle domande dei diversi giornalisti pervenuti, si è poi è entrati, non soltanto a ragionare circa le peculiarità di sinistra della Lista, ma anche su alcuni caratteri ed aspetti "laterali" o trasversali, che possono - o potranno - comunque, col tempo o "in potenza" essere centrali e significativi negli sviluppi e nel prosieguo dell'azione politica che la Lista si propone.
Anche (e soprattutto) nell'ambito della larga coalizione - guidata da Paolo Perazzoli - in cui "Sinistra per San Benedetto" si trova inserita.
Ed il Primavera - in presenza di alcuni altri candidati della Lista - non si è assolutamente sottratto ad un confronto a tutto campo, disponibile a rispondere, chiarire ed approfondire i più disparati temi ed aspetti.
Innanzitutto, Primavera ha spiegato con chiarezza e dovizia di particolari, come sia maturata la scelta e la decisione ponderata - sia pure, per così dire con un certo ritardo o "in extremis" - di entrare a far parte della coalizione di Paolo Perazzoli.
Ed ha rilevato, in primo luogo, come a suo avviso - essendo tramontata l'idea di andare da soli (scelta politicamente non praticabile e peraltro scarsamente condivisa all'interno del gruppo) ci si trovasse - in fondo - di fronte ad un bivio: "O non fare niente; o starci".
Stare fuori avrebbe significato privare la Città di una voce rilevante e di una parte cospicua di persone (quelle di sinistra) nel dibattito per la Città.
Una voce - peraltro - che sin dall'inizio Perazzoli ha sperato che fosse parte e partecipe del suo progetto.
E una "Sinistra" che, secondo il Primavera - nelle sue varie sfumature, anime e sensibilità - nella coalizione perazzoliana, risulta pienamente rappresentata, ad eccezione di quella che è in continuità con il Sindaco uscente Gaspari.
Lo stesso Perazzoli, peraltro - non ha nascosto - in occasione della presentazione della lista dell'UDC - qualche tempo fa - di essere e di sentirsi "uomo di sinistra".
Pre-requisito per esserci, pertanto - da quanto si evince dall'articolato ed esaustivo intervento di Daniele Primavera - era la rottura con il recente passato; e cioè con Giovanni Gaspari e i gaspariani.
Una discontinuità che evidentemente, Perazzoli agli occhi di "Sinistra per San Benedetto" ha saputo garantire e rappresentare. Anche sotto il profilo programmatico.
Nel merito delle possibili dinamiche o frizioni che potrebbero venirsi a creare in una coalizione così vasta, composita e rappresentativa, "Sinistra per San Benedetto" è stata chiara:
"Non poniamo veti su nessuno; ma non saremo degli yes man. No a patti di fedeltà, ma un contributo libero e leale, sentendoci vincolati al programma".
"Questo, Paolo Perazzoli, lo sa." ha chiosato Primavera.
Che tra l'altro, ha fatto notare come - per esperienza politica passata - sia pure distante dai perazzoliani, non di rado sia riuscito a trovare punti di convergenza e di sintesi con loro.
"La provenienza politica dei singoli di fronte alla delicatezza ed alla cruciale importanza dei temi e delle questioni passa in secondo piano; tra persone ragionevoli e politici responsabili, un confronto ed un accordo si trova, in special modo quando si comprende la necessità di convergere e fare scelte decisive ed importanti per la Città" ha aggiunto.
Dialogo e mediazione dunque, attenendosi ad un programma che "Sinistra per San Benedetto" ha condiviso e sposato con le altre componenti della coalizione.
A chi ha profilato eventuali o possibili orientamenti "cementificatori", Primavera è stato netto e tranquillo:
"Ci atteniamo al programma e sotto il profilo urbanistico, non ci pare ispirato a logiche cementificatrici".
La scelta di aderire, si configura quindi come una discussione su un'amministrazione "che è una possibilità; una apertura di credito ad una proposta per la Città".
A quanto pare - anche in relazione a quanto emerso dal confronto - l'unica praticabile per conciliare discontinuità con il recente passato e promuovere politiche di sinistra.
"Fuori da quella coalizione, non c'era spazio politico. Il nostro è stato un gesto di responsabilità per dare voce alla sinistra e ad una parte della Città che ce lo ha chiesto".
Condizioni "sine-qua non" per entrarvi: discontinuità e rottura con l'immediato passato; vero rinnovamento; creare autentici momenti di partecipazione.
Perazzoli l'ha garantito, "Sinistra per San Benedetto" è dentro.
Nel merito delle critiche mossegli da Giorgio De Vecchis e da SeL, Primavera è stato infine lapidario: "da De Vecchis che è stato scaricato dai partiti di centro-destra, non prendiamo lezioni".
Per quanto riguarda Sel, invece, Primavera si è soffermato in maniera più estesa e particolareggiata; lasciando intendere come la scelta (quella di fare una propria lista "A Sinistra in Comune" con un proprio candidato, l'ex Assessore della Giunta Gaspari, Luca Spadoni) sia "una scelta legittima e dignitosa"; ma anche come pure sia "un dato di fatto ineccepibile ed incontrovertibile che in essa, vi sia una palese continuità con Gaspari" (essendo presenti nella lista, un ex assessore ed almeno altri tre "gaspariani").
"E' necessario che la Sinistra, partecipi al dibattito per il futuro della Città. E per rispetto delle nostre idee e della gente che insieme a noi le condivide, dobbiamo esserci, farle pesare e contare". ha concluso Daniele Primavera.
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16/05/2016
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