La XVI Edizione di "Scrittori sotto le Stelle" apre con Nada Malanima
San Benedetto del Tronto | L'ormai immancabile appuntamento culturale letterario cittadino, apre i battenti quest'anno con un raffinato romanzo ed una scrittrice di consolidata rinomanza.
di Umberto Sgattoni

Ettore Picardi, Nada Malanima e Mimmo Minuto
Un clima capriccioso - in balia tra una pioggia dispettosa e la cappa della calura estiva - non ferma la serata inaugurale della XVI Edizione di "Scrittori sotto le Stelle": la rassegna culturale-letteraria - promossa dall'associazione I Luoghi della Scrittura in collaborazione con La Bibliofila -, ormai immancabile appuntamento stagionale, naturale approdo e consueto riferimento per gli amanti della letteratura (e della cultura in genere) della Città e del territorio.
"Nonostante il clima, quando l'ospite è di valore c'è riscontro di pubblico" ha esordito con soddisfazione l'instancabile promotore di eventi culturali Mimmo Minuto, riferendosi alla considerevole presenza di pubblico e presentando l'ospite che ha inaugurato questa XVI Edizione: Nada Malanima.
Un Mimmo Minuto che, poi, nel sottolineare come sia fondamentale al giorno d'oggi operare in rete per generare e produrre occasioni e momenti culturali di qualità, ha fatto riferimento non soltanto alla bella realtà di Mosaico Piceno (che raccoglie una notevole parte delle associazioni culturali cittadine e del territorio) ma anche al fatto che proprio nei giorni scorsi la Regione Marche, ha lanciato un segnale chiaro e di indirizzo, teso e rivolto ad innalzare il budget di investimenti nella cultura, intendendo naturalmente privilegiare progetti seri, di livello, eccellenza e qualità.
Un primo incontro di altissimo profilo e notevolissimo spessore dunque, quello tenutosi nell'amabile ed accogliente cornice del Circolo Tennis Maggioni, con una scrittrice che, - peraltro - ha un forte legame con il territorio avendo già in altre occasioni presentato i suoi libri dalle nostre parti: Nada Malanima, appunto.
"Leonida", questo il titolo del libro di Nada Malanima, Atlantide Edizioni.
Ha conversato con Nada, Ettore Picardi.
Il quale - nel principiare la sua conversazione, nell'offrire una sua personale opinione di lettore - ha definito il libro estremamente bello e gradevole; di rara forza espressiva e nitidezza, senza schema preordinato, con avvenimenti narrati in prima persona dalla protagonista, nella naturalezza, nella consuetudine, nella comune imprevedibilità del quotidiano.
E' la storia di Leonida: una donna che sin dal nome vive una situazione conflittuale; una donna che ha avuto un'infanzia difficile; il racconto di una vita che si dipana in un flashback continuo; un percorso di vita di chi, cerca un proprio spazio e tenta di dargli un senso: "un'impresa" - ha sottolineato Nada "talvolta disperata e faticosa".
Una donna, che a prescindere dalle alterne vicende, vive tra un immaginario (ma verosimigliante nell'ambientazione) luogo della Toscana e la Scozia; in un'alternanza di climi, ambienti, colori e tinte (non ultimi quelli dell'anima), di forte impatto visivo. E soprattutto, di marcato impatto e densità esistenziale.
Ma, chi è Leonida?
"Leonida" - ha confessato Nada - "è nata nella mia mente, una storia vissuta prima dentro di me e poi sviluppatasi in situazioni non pensate inizialmente".
Non un libro autobiografico; ma un libro che - dalle premesse poste in quest'incontro - rivela, come sopra accennato, spiccata densità esistenziale; e dunque, - di conseguenza - uno di quegli ingredienti necessari ed imprescindibili per qualificare e denotare la qualità e lo spessore letterario di un'opera.
Leonida nasce in un ambiente dove sembra vi sia tutto, sotto il profilo materiale; ma non c'è amore e non c'è unità familiare; pertanto la donna sviluppa un suo modo di essere - impenetrabile e solitaria - come una statua di marmo, cui tutto scivola addosso, ma che per evitare di soffrire si priva totalmente delle emozioni.
Quando il padre muore, le lascia in eredità una libreria, in Scozia.
In questa libreria, dai suoi frequentatori ed avventori, lei è creduta come persona saggia, disponibile all'ascolto.
Ed è proprio lì invece che si fanno strada, pian piano, dentro il suo mondo impermeabile, dentro la sua impenetrabile corazza - un mondo isolato e solitario - delle crepe sempre più evidenti e profonde; si rompe il ghiaccio e la corazza si spacca quando conosce un uomo, quando conosce l'amore, quando finisce per conoscere sé stessa, tornando alle proprie radici.
Un amore che nasce dalle macerie di due vite: un compenetrarsi e sostenersi vicendevolmente.
"Storia credibile, con stile di scrittrice vera" ha sostenuto il Picardi.
"Le radici - ha detto Nada - sono importanti".
Un libro denso, in cui ogni personaggio ha un suo spazio, un suo carattere, una sua completezza: eppure, tutti i personaggi del romanzo ritrovano sé stessi nel crearsi una "famiglia" al di fuori della famiglia, cioè creandosi un proprio spazio. In un turbinio di vita e di vite che si intrecciano, persone che si condividono, si conoscono e convivono.
"Un libro non autobiografico;" ha ribadito Nada "ma certo, se devo trovare dei tratti di comunanza ed affinità con Leonida, debbo dire che con lei condivido l'amore ed il rapporto intenso che ha con la natura".
A Nada, il nostro giornale ha chiesto in che misura - in questo suo ultimo libro - sia presente l'attualità (con i suoi contenuti, con le sue problematiche) ed in che dimensione temporale, ella abbia voluto calare il suo romanzo: lei - nel risponderci con amabile semplicità - pur riconoscendo che in esso vi sia certamente la presenza di elementi di attualità, ci ha tenuto a sottolineare come il suo libro prima ancora di essere "contemporaneo" tocchi - evidentemente - corde più profonde ed universali: contenuti esistenziali ed interiori.
In chiusura, Mimmo Minuto ha ribadito l'indiscutibile valore e l'assoluta qualità di Nada come scrittrice: "una scrittrice vera ed autentica, nonché una donna eccezionale, oltre ad essere una straordinaria cantautrice".
In conclusione, il Minuto ha sottolineato come lunedì 27 giugno - domani - alle ore 21,15 presso la Palazzina Azzurra, si aprirà anche la XXXV Edizione di "Incontri con l'Autore / Piceno d'Autore: ospite inaugurale, Cesare Bocci - il Mimì del Montalbano televisivo per intenderci - con un libro davvero interessante.
Ha altresì con orgoglio ricordato, come quest'anno - oltre ad un denso cartellone di appuntamenti culturali e letterari sia con Scrittori sotto le Stelle che con Incontri con l'Autore / Piceno d'Autore - la città vedrà a giorni (mercoledì 29 giugno) la presenza della "cinquina" (Edoardo Albinati, Eraldo Affinati, Vittorio Sermonti, Giordano Meacci, Elena Stancanelli) dei Finalisti del Premio Strega di quest'anno.
Un evento culturale di altissimo profilo e prestigio, non soltanto per gli appassionati di letteratura, ma anche e soprattutto per la Città ed il Territorio.
Considerando che tra l'altro, la tappa sambenedettese sarà l'ultimo degli appuntamenti, prima della serata finale di designazione del Vincitore del Premio Strega 2016.
A Luglio peraltro, sempre nell'atmosfera del rinomato Premio Letterario (nato per iniziativa di Maria e Goffredo Bellonci), Rossana Campo, vincitrice del Premio Strega Giovani 2016, sarà ospite in Città nell'ambito della Rassegna "Scrittori sotto le Stelle".
Il prossimo appuntamento con "Scrittori sotto le Stelle" - invece - è fissato per GIOVEDI 30 giugno con Marianna De Micheli, al Circolo Nautico Sambenedettese ...
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26/06/2016
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Betto Liberati