"Piceno d'Autore incontra LXX Premio Strega" a San Benedetto del Tronto
San Benedetto del Tronto | Un evento di assoluto prestigio, nella suggestiva cornice della Palazzina Azzurra; ospiti, alcuni dei finalisti del Premio Strega di quest'anno (Eraldo Affinati, Giordano Meacci, Elena Stancanelli); ha moderato l'incontro il Direttore Stefano Petrocchi.
di Umberto Sgattoni
Un'istantanea dell'incontro culturale
In quella San Benedetto che Guido Piovene (Premio Strega nel 1970 con Le Stelle Fredde) nel suo libro-reportage Viaggio in Italia (1957) descrisse in maniera colorita e pittoresca, definendola "una colonia eccentrica diversa dalla terra che la circonda" quasi un mondo ed una razza a parte; proprio in quella "piccola" San Benedetto - in cui sapientemente il grande scrittore e giornalista vicentino ravvisava l'autentico e verace spirito ("orientale e saraceno") brulicante, vitale e vivace del porto, riscontrabile molto più che nella "grande Ancona"; in quella stessa San Benedetto già protagonista - dunque - di visioni e suggestioni letterarie, è approdato, nell'altrettanto suggestiva cornice della Palazzina Azzurra - in una serata assolutamente memorabile - un evento di assoluto rilievo e prestigio: "Piceno d'Autore incontra LXX Premio Strega".
Un momento di altissimo profilo, non soltanto per la qualità degli ospiti presenti e per il rilievo ed il prestigio assoluto dell'avvenimento culturale, ma anche per il lustro che naturalmente ne consegue per la Città.
Alcuni fra i finalisti del 70° Premio Strega - universalmente riconosciuto come il premio letterario più prestigioso d'Italia (oltre a godere di una consolidata fama e rinomanza in Europa e nel mondo) - hanno presentato le loro opere nell'ultima "tappa" prima della effettiva designazione del vincitore, prevista per l'8 luglio a Roma.
Non c'è bisogno di sottolineare, come nel corso degli anni, sin dalla sua istituzione, il fiore degli autori contemporanei - dal primo vincitore Ennio Flaiano (con Tempo di uccidere) passando per Tomasi di Lampedusa, Cardarelli, Pavese, Alvaro, Buzzati, Bassani, Ginzburg, Moravia, Bontempelli, (giusto per citarne solo alcuni) - sia stato insignito di questo Premio, istituito nel lontano 1947, nel salotto letterario beneventano di Maria e Goffredo Bellonci.
Ha coordinato l'incontro, il Direttore della Fondazione "Maria e Goffredo Bellonci", Stefano Petrocchi.
L'evento - che ha visto la partecipazione di una considerevole presenza di pubblico - è stato organizzato dall'associazione "I Luoghi della Scrittura".
Questi sono i cinque finalisti della 70esima edizione del Premio Strega (2016):
Eraldo Affinati "L'uomo del futuro" (Mondadori)
Edoardo Albinati "La scuola cattolica" (Rizzoli)
Giordano Meacci "Il cinghiale che uccise Liberty Valance" (Minimum Fax)
Elena Stancanelli "La femmina nuda" (La Nave di Teseo)
Vittorio Sermonti "Se avessero" (Garzanti)
che si contenderanno l'assegnazione del rinomato premio letterario, fra poco più di una settimana, a Roma.
Ultimo appuntamento in giro per la penisola - quello di San Benedetto -, prima della serata conclusiva di venerdì 8 luglio - all'Auditorium Parco della Musica di Roma -, nella quale, si terrà la Seconda Votazione e la Proclamazione del Vincitore del LXX Premio Strega.
Della "cinquina" dei finalisti - nell'appuntamento sambenedettese - erano assenti il Sermonti ("un giovane classe 1929" ha detto simpaticamente il Petrocchi) e l'Albinati, purtroppo già impegnato preventivamente in un altro evento culturale a Viterbo.
Gli autori presenti - cioè l'Affinati, il Meacci e la Stancanelli - hanno comunque presentato le loro opere; non disperdendo assolutamente il fascino, i valori e lo spessore culturale riposti in premessa nell'evento, dialogando e conversando con il Direttore Petrocchi e non sottraendosi - inoltre - alle domande del pubblico.
"Una serata speciale, che introduco con emozione, piacere ed orgoglio" ha esordito il Presidente dell'associazione culturale I Luoghi della Scrittura Mimmo Minuto; il quale, poi, ha brevemente ripercorso il ricco programma di eventi e di ospiti sia di Piceno d'Autore che delle altre rassegne culturali/letterarie/editoriali cittadine (Incontri con l'Autore - Scrittori Sotto le Stelle).
Giusto per nominare soltanto alcuni dei prestigiosi ospiti che verranno a San Benedetto prossimamente, citiamo Gherardo Colombo, Massimo Cacciari, Andrea Tornielli, Vito Mancuso, Edoardo Boncinelli, Franco Causio, Filippo La Porta e Tullio Pericoli.
Assolutamente in sintonia con il Minuto, i due rappresentanti dell'Amministrazione Comunale - Pier Francesco Troli e Annalisa Ruggieri: i quali, nel porgere i saluti ed il vivo apprezzamento del Sindaco per un'iniziativa di questo livello e prestigio, hanno sottolineato come siano gratificanti per la Città occasioni culturali di tale spessore, anche in termini di promozione turistica.
Poi il Direttore Petrocchi, è da subito entrato nel vivo dell'evento culturale, iniziando la conversazione con gli autori.
Sapientemente, il Petrocchi - nella conversazione con gli autori - ha saputo tirar fuori temi e caratteristiche peculiari senza svelare troppo della magia e dell'incanto che ciascun libro custodisce in sé e preserva per chi avrà il piacere di leggerlo.
Sicuramente, ciascuno dei libri - come poi è naturalmente emerso dalla conversazione stessa - toccano temi, storie, contesti e persino stili diversi fra loro.
Quindi, anche da un punto di vista puramente contenutistico (e letterario), ciascuna opera narrativa presentata, ha un suo fascino intrinseco, ben differente l'una dall'altra.
Il libro di Affinati è un affascinante viaggio nella straordinaria eredità (e patrimonio) culturale, spirituale e di sensibilità lasciataci da un sacerdote, Don Lorenzo Milani, di cui l'anno prossimo, ricorrerà il cinquantesimo anniversario della morte.
Un libro in cui, Eraldo Affinati, non soltanto effettua una sorta di reportage ed indagine appassionata ed approfondita nei luoghi, fra i testimoni e le testimonianze di chi lo conobbe realmente; ma anche, cercandone e raccogliendone i frutti spirituali, nelle varie parti del pianeta, fra coloro che (sia pure inconsapevolmente) sono per così dire gli eredi, i continuatori ed i "figli spirituali" del Priore di Barbiana.
Un libro che - stando già semplicemente allo spessore, all'intensità, alla densità ed alla qualità dei contenuti e delle considerazioni espresse dall'Affinati nel corso della conversazione - merita quantomeno una doverosa menzione ed attenzione, non soltanto sotto il profilo squisitamente letterario.
"Don Milani, non ci ha lasciato un metodo o un'idea di scuola, ma uno spirito da praticare" si è detto convinto l'Affinati; il quale ha poi rimarcato l'assoluta attualità del messaggio del Priore di Barbiana, in un'epoca in cui la profonda crisi etica e morale, sembra essere meno urgente di quella economica.
Interessante, a riguardo, anche il confronto che - da alcune significative riflessioni dell'Affinati - è scaturito tra l'autore stesso ed il Direttore Petrocchi, nel merito del sistema educativo e scolastico, dei sentieri da percorrere e degli strumenti da adottare.
Un Affinati, che non ha mancato di sottolineare come fra i meriti di Papa Francesco, vi sia stato indubbiamente anche quello di aver rivalutato la figura di prete, educatore e profeta di Don Milani.
Eraldo Affinati che - dietro il pungolo di un'interessante domanda posta da un'insegnante presente tra il pubblico - ha ribadito un convincimento (peraltro già esplicitamente espresso all'interno del suo libro). E cioè, che a suo avviso il miglior accertamento della qualità scolastica ed il più valido sistema di valutazione educativa, siano riassumibili nel paradigma seguente: "se gli occhi di un ragazzo brillano, il maestro ha fatto un buon lavoro".
Il libro di Elena Stancanelli, Femmina Nuda, è invece il racconto/confessione, diretto, nudo e crudo, di una donna quarantenne, separata dal compagno, ad una sua amica.
Infine, l'opera di Giordano Meacci (peraltro, personalità molto brillante, arguta e simpatica nei suoi interventi) Il cinghiale che uccise Liberty Valance: un libro, che sin dalle premesse e dai contenuti espressi e trattati nel corso della conversazione, ha rivelato da subito, tanto fascino letterario, quanta complessità di intreccio e densità concettuale e contenutistica. Un motivo in più, dunque, per essere letto, scoperto ed approfondito.
Due ore di intensa e rilevantissima densità culturale, dunque, quelle che hanno caratterizzato e sancito l'incontro tra Piceno d'Autore ed il Premio Strega.
"Una collaborazione" ha sottolineato l'avvocato Silvio Venieri membro dell'associazione I Luoghi della Scrittura "che ci teniamo a rafforzare, perchè un'occasione come questa non deve essere dispersa".
Il Venieri ha poi sottolineato come, in tal senso sia auspicabile e necessario un lavoro efficace e di concerto con le realtà cittadine e territoriali.
Infine, ha ricordato come il prossimo 25 luglio a San Benedetto sarà ospite Rossana Campo, vincitrice del Premio Strega Giovani 2016.
Un avvenimento di assoluto rilievo culturale "Piceno d'Autore incontra LXX Premio Strega" che rimarrà indiscutibilmente, non soltanto nella memoria dei presenti e degli appassionati di letteratura ma anche in quella (e nel cuore) della Città.
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30/06/2016
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