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Primo Consiglio Comunale, Pasqualino Piunti apre all'opposizione

San Benedetto del Tronto | Clima cordiale e positivo, in apertura; ora, sarà la vita politica cittadina di ogni giorno, a stabilire se lo spirito collaborativo delle premesse sarà poi confermato, dagli atti e dagli sviluppi che si avranno nel corso del tempo in Consiglio Comunale.

di Umberto Sgattoni

Il Sindaco Pasqualino Piunti

Un denso e significativo primo Consiglio Comunale - iniziato con circa un'ora di ritardo (rispetto alla tabella di marcia e a quanto pianificato per le ore 17,00) - quello che si è aperto e tenuto, nella Sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto, nel tardo pomeriggio di sabato 9 luglio.

Inizia l'Era Piunti.

Una Sala affollata, per assistere alla seduta di insediamento della nuova Assemblea Consiliare cittadina; con il giuramento del Sindaco Piunti, il suo discorso ed intervento; l'espletarsi delle varie nomine, procedure ed adempimenti a norma di legge; i diversi interventi dei Consiglieri, Assessori e Presidente del Consiglio Comunale; i vari momenti - insomma - che hanno scandito e sancito in maniera concreta ed effettiva, l'apertura del nuovo mandato amministrativo.

Primo Consiglio Comunale, sicuramente significativo sotto il profilo dei propositi e degli indirizzi.
Una prima seduta - stando alle premesse - all'insegna di un clima e di un'atmosfera improntata allo spirito di collaborazione.

La politica, per definizione - si sa - è l'arte del possibile.
E di certo, non è dato sapere se queste premesse e propositi di principio, resisteranno poi alle intemperie del naturale ed effettivo sviluppo del Consiglio Comunale, nel corso dei mesi e degli anni.
Non si possono dunque preventivare o desumere dalle premesse, eventuali equilibri, il senso, gli sviluppi ed il prosieguo di quello che poi sarà il livello, la vivacità, i contenuti, le dinamiche e la qualità del dibattito che denoteranno l'agone politico dell'Assemblea Consiliare cittadina, nel corso del tempo.

Un primo Consiglio Comunale che la maggioranza (ed il Sindaco che la guida) ha voluto ispirare alla proposta di un clima collaborativo.

Non possiamo dunque che rimanere allo spirito collaborativo e l'apertura al dialogo espressa dalla maggioranza e dal suo Sindaco; altresì, non possiamo tuttavia non registrare una certa vivacità - che lascia quantomeno trasparire il piglio, l'atteggiamento e l'approccio politico che poi potrebbero mantenere nel corso degli sviluppi - di alcuni protagonisti della minoranza: Paolo Perazzoli (Rinnovamento e Progresso), Flavia Mandrelli (Uniti per San Benedetto) e Giorgio De Vecchis (Orgoglio Sambenedettese).

Ha presieduto la prima parte dei lavori, Antimo Di Francesco [Partito Democratico] (in qualità di Consigliere Anziano, cioè quello che ha conseguito il maggior numero di voti); nel suo saluto, Di Francesco ha invitato tutti "alla solidità e compattezza del Consiglio" sottolineando come esso sia "tramite essenziale e fondamentale tra la volontà dei cittadini e l'istituzione stessa".

Il Segretario Generale ha poi dato comunicazione dei consiglieri che subentrano al posto di quelli decaduti in quanto nominati Assessori: al posto di Andrea Assenti, Andrea Traini, Filippo Olivieri, Pierluigi Tassotti, Emanuela Carboni, Annalisa Ruggieri, entrano Mariadele Girolami, Antonella Croci, Emidio Del Zompo, Gianni Balloni, Brunilde Crescenzi, Gabriele Pompili.

Riguardo alla convalida degli eletti, il consigliere Domenico Pellei (Udc) ha espresso l'astensione del suo gruppo, in vista della presentazione del ricorso al Tar nel merito della proclamazione degli eletti da parte dell'Ufficio Centrale (come già aveva anticipato in tarda mattinata di sabato 9, nel corso di una conferenza stampa con i giornalisti).

Flavia Mandrelli ha invece annunciato l'astensione a nome di tutti gli altri consiglieri di opposizione del centro-sinistra sempre con riferimento ad un ricorso al Tar.

Giorgio De Vecchis, nel dirsi rispettoso della volontà degli elettori, ha invece comunicato il sì del suo gruppo, alla convalida degli eletti.

Dopo il giuramento di fedeltà alla Costituzione, pronunciato accanto al tricolore (come vuole la legge), il Sindaco Piunti ha espresso soddisfazione per la Sala Consiliare piena, auspicando che anche in futuro le sedute consiliari, possano essere seguite dall'interesse e dalla partecipazione di tanti cittadini; ha altresì precisato che tutti i consiglieri sono espressione e rappresentanza degli elettori e che pertanto, intende aprire una fase improntata al dialogo, cercando la collaborazione di tutti, sia pure nel rispetto dei ruoli.
Nel merito della scelta del ricorso al Tar, il Sindaco Piunti (come già aveva espresso ripetutamente nei giorni scorsi e nelle scorse settimane alla stampa) ha ribadito la tranquillità e la sicurezza di avere piena legittimazione a governare.

Si è poi proceduto alla nomina dell'Ufficio di Presidenza.
E' stato eletto Presidente del Consiglio Comunale Bruno Gabrielli (17 voti); le vicepresidenze del Consiglio sono andate a Gianni Balloni (che ne sarà il vicario) e Flavia Mandrelli.
Nel suo primo discorso, Gabrielli ha detto che eserciterà con "rigore, equilibrio ed imparzialità" il suo ruolo di Presidente; annunciando altresì, che non sarà "presidente super partes" ma "primus inter pares", ovverosia - ha detto il Gabrielli - eserciterà fino in fondo le proprie "prerogative di consigliere comunale". Nel concludere, ha infine citato una frase di Vittorio Bachelet che - ha evidenziato Bruno Gabrielli - "considero il mio maestro".

Il Consiglio ha poi eletto membri effettivi della commissione elettorale comunale Crescenzi, Croci per la maggioranza, Capriotti per la minoranza. Membri supplenti sono stati invece eletti Del Zompo e Pompili per la maggioranza e Perazzoli per la minoranza.

Dunque il Sindaco ha sancito ed dato comunicazione ufficiale della composizione della Giunta Comunale, indicando nomi e deleghe degli assessori.

Ha colto altresì l'occasione per ribadire il suo pensiero, circa i rapporti tra gli schieramenti.
"Il consigliere di maggioranza è il ruolo più difficile, perché porta il suo contributo spesso nel silenzio e lontano dai riflettori. La minoranza ha un ruolo altrettanto importante perché ha il dovere di dare un apporto, se necessario critico, che va sempre ascoltato".

"La città ci guarda - ha detto Piunti - perché vuole ripartire, diventare protagonista. Questo rilancio passa innanzitutto attraverso il rilancio del turismo e il recupero del settore della pesca. La partecipazione dovrà essere la nostra arma vincente. Contatteremo il mondo dell'associazionismo per condividere criticità e idee. Le commissioni consiliari non dovranno più fungere da mere ratificatrici di decisioni già prese, ma le riunioni dovranno essere momenti di confronto aperte al pubblico. Interlocutori essenziali dell'Ente saranno i Comitati di Quartiere, e dovremo superare la dicotomia tra San Benedetto e Porto d'Ascoli lavorando per un'unica realtà. Il centro cittadino va rivitalizzato; attenzione particolare dovrà essere dedicata alla nuova povertà e alla famiglia".

In evidenza, nel discorso di Piunti, anche il tema della Sanità: "tenendo alta la guardia per far sì che questo territorio non sia più considerato marginale stipulando patti chiari con le altre realtà delle Marche".
Il Sindaco Piunti ha altresì rilevato come sia stato istituito un Assessorato alle Pari Opportunità mentre debita attenzione sarà dedicata agli impianti sportivi.

"Il programma elettorale con cui ci siamo presentato è un programma fattibile; - ha poi detto il Sindaco - gli indirizzi dovranno essere tradotti in realtà dalla struttura comunale sulla cui attività ci sarà un monitoraggio costante. Non ci saranno invasioni di campo; ma non faremo sconti a chi dimostrerà di non fare la sua parte".

Paolo Perazzoli, da parte sua - come consigliere di minoranza - ha ribadito che non vi sono dubbi sul fatto che Piunti abbia legittimamente conseguito la vittoria; tuttavia, ha precisato che si procederà al ricorso al TAR, ritenendo che non spetti il premio di maggioranza attribuito.

"Noi siamo una delle minoranze consiliari, ma abbiamo cultura di governo." ha puntualizzato il Perazzoli; che poi d'un lato ha espresso l'augurio che San Benedetto possa recuperare il terreno perduto, dall'altro la preoccupazione che prevalga "il pensiero corto", ossia quell'atteggiamento di evitare contrasti nelle scelte di cambiamento."

"In questo senso" ha detto Paolo Perazzoli "la genericità del programma, ci preoccupa".
Il quale, poi ha auspicato che si possa (e debba) mettere in atto un indirizzo teso e rivolto ad instaurare un proficuo rapporto con il territorio "perché molte scelte si fanno insieme con gli altri comuni".

"Noi" ha concluso Perazzoli "lavoreremo per far sì che le nostre proposte vengano accolte".
Quanto alla scelta di Piunti di evitare un rapporto muscolare tra maggioranza e minoranza, Perazzoli ha manifestato apprezzamento.
"Se vedremo coerenti atti politici e azioni di governo, noi ci saremo" ha concluso.

Anche Giorgio De Vecchis (Orgoglio Sambenedettese) ha preso atto ed apprezzato l'invito ad aprire il confronto amministrativo superando le divisioni partitiche e superando logiche del passato, dove chi vinceva "faceva bottino"; datoché, ha espresso come suo convincimento il De Vecchis, ciò che realmente conta sia l'interesse dei cittadini e della Città.

"Prima delle pari opportunità tra uomo e donna - ha rimarcato però il De Vecchis - ci deve essere pari opportunità tra tutti i cittadini e quindi l'interesse della città deve prevalere. Avremmo preferito che questo metodo di condivisione delle scelte che il Sindaco ha annunciato fosse stato utilizzato anche in occasione dell'individuazione del Presidente del Consiglio ...".

La disponibilità al confronto è stata confermata anche da Flavia Mandrelli, che tuttavia ha aggiunto come "le scelte politiche hanno alla base un'idea di fondo, una visione del mondo. Le ideologie devono rinascere, perché l'improvvisazione porta a disastri. Porterò nel Consiglio la mia cultura ambientalista e socialista".

Pellei, invece citando Papa Francesco, ha invocato l'introduzione della cultura della collegialità e del dialogo.

Numerosi i consiglieri intervenuti per manifestare soddisfazione per il positivo clima di avvio della consigliatura; un'impressione condivisa nelle parole di chiusura del Sindaco Piunti che si è detto molto contento dello spirito creatosi nell'assemblea.

Clima cordiale e positivo, in apertura; ora, sarà la vita politica cittadina di ogni giorno, a stabilire se lo spirito collaborativo delle premesse sarà poi confermato, dagli atti, dagli sviluppi e dalle dinamiche che si avranno e produrranno - nel corso del tempo - in Consiglio Comunale.

10/07/2016





        
  



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