Con decreto del Dirigente del Servizio Programmazione, Bilancio e Politiche comunitarie n. 153/S03 del 23/04/2010, la regione Marche ha acquistato una licenza d’uso biennale del sistema operativo “Bloomberg Professional service” per un importo aggiudicato di euro 38.097,55, sottoscrivendo un abbonamento a questa piattaforma, generalmente utilizzata dai professionisti del campo finanziario. Si tratta, infatti, di una rete finanziaria interattiva, cioè di una banca dati che ingloba su un’unica piattaforma tutti i dati riguardanti i mercati finanziari, notizie politiche ed economiche internazionali, opinioni e relazioni di esperti analisti. Offre, inoltre, profili e bilanci di moltissime società quotate in borsa, catalogandole per regione, settore e prodotto. E sono nati proprio dalla natura e dallo scopo di utilizzo di questa piattaforma i numerosi dubbi mossi da Fabio Bottiglieri, militante del movimento Cinque stelle di Civitanova Marche, e da Daniela Diomedi, dei Cinque stelle di Ancona, che hanno chiesto chiarimenti sulla necessità di questo servizio, che la regione Marche paga regolarmente alla società di informazione multimediale che lo gestisce.

L’importo, superiore ai 20000 euro l’anno, versato attraverso rate trimestrali di 6678,24 euro, ha sollevato perplessità nei Cinque stelle sia perché, come hanno rilevato, il compito di fare attività finanziarie non rientrerebbe tra quelli della regione e sia perché l’abbonamento in questione è stato sottoscritto e viene pagato da un ufficio regionale che si occupa delle finanze della sanità. Non a caso, infatti, lo ricollegano a un’obbligazione di 400 milioni di euro accesa dalla regione nel 2003 proprio per sistemare i conti in rosso della sanità.

A destare maggiori sospetti nei Penta stellati, però, è stata in particolare la mancanza di chiarezza, cioè l’assenza nel testo del provvedimento dell’istruttoria, la parte, appunto, che spiega i motivi di questa spesa. Bottiglieri e Diomedi, infatti, si sono chiesti chi nello specifico fa o potrebbe fare uso di questo servizio, quali sono le ragioni per cui questa piattaforma si è resa fondamentale allo svolgimento dei compiti che riguardano l’amministrazione regionale e a quale scopo si è deciso di attivare un abbonamento che ha dei costi alquanto elevati quando, invece, sul mercato, esistono servizi analoghi a prezzi nettamente inferiori.

Non si è fatta attendere troppo la risposta da parte della regione che, accusando i Cinque stelle di aver sollevato un inutile polverone a causa della loro mancata conoscenza dei principali strumenti amministrativi, ha spiegato che l’abbonamento alla Bloomberg serve a gestire il debito obbligazionario, servizio, dunque, indispensabile a una corretta e regolare gestione amministrativa proprio a garanzia e tutela dei cittadini. I Cinque Stelle, ha aggiunto, avrebbero potuto rivolgersi tranquillamente ai loro consiglieri regionali per ottenere le risposte desiderate, poiché questi hanno libero e facile accesso a tutti gli atti della regione.

Tuttavia, i Penta stellati non si accontentano di questa risposta, che giudicano comunque frettolosa e lacunosa, soprattutto a fronte delle decine di migliaia di euro spese finora, soldi di tutti i comuni cittadini grazie ai quali avviene la gestione della cosa pubblica, che non solo deve essere chiara e trasparente, ma dovrebbe anche essere fatta eliminando gli sprechi e riducendo al massimo le spese, soprattutto qualora non si rivelino necessarie. Promettono, così, di andare più a fondo nella questione e di pretendere prove concrete riguardanti gli effettivi vantaggi derivati all’intera comunità dall’utilizzo di tale servizio. Attendiamo, quindi, ulteriori sviluppi in merito.