Ospiti della rassegna culturale-editoriale "Scrittori sotto le Stelle", l'editore ed uno degli autori del libro (che è un'interessante antologia di racconti noir che si incardinano su un tema di fondo), non soltanto sono state le gradite personalità di un piacevole momento culturale, ma anche i protagonisti di un intenso e significativo dibattito per riflettere e ragionare sul mondo dell'editoria e della scrittura.

Giulio Perrone (editore, nonché scrittore e docente universitario) ha sottolineato come, il libro "Meglio non Morire d'Estate", curato da Cristina Marra, sia riuscito nell'intento di mettere insieme autori già affermati (De Marco, Pulixi, Morchio) con narratori di prospettiva, davvero interessanti.

"Il vincolo" - ha rivelato Perrone - "era quello di affrontare il genere noir, sviluppandolo attorno al tema cardine dell'estate".

"Il rischio", stando agli autori più affermati - ha detto in tutta schiettezza l'editore - "era quello che gli autori più affermati, potessero scrivere con la mano sinistra (come si dice in gergo quando uno scrittore di grido, prende sottogamba o sottovaluta un impegno)"; rischio assolutamente evitato, scommessa vinta.

Perrone ha espresso compiacimento - inoltre - per la funzione ed il ruolo fondamentale svolto da festival, rassegne culturali e fiere, nel favorire e promuovere il confronto fra idee, scrittori ed editori.

Interessante, poi, il punto di vista espresso dall'autore Dimartino. Il quale, pur confessando di non amare particolarmente la suddivisione della letteratura in generi ("mi sembra superflua") - e nel contempo nel comprendere come questa sia talvolta necessaria agli editori o agli operatori del settore e del mercato per associare un genere ad un pubblico - si è detto convinto del fatto che "scandagliare l'animo umano, nei suoi lati reconditi e turpi", mostri come tutta la letteratura più vera - quella che va a vedere cosa c'è dietro le quinte dell'apparenza e della sua superficie - sia fondamentalmente "Noir".

Ci si è poi soffermati, d'insieme, a fare una riflessione generale sul racconto: un genere spesso sottovalutato, nei quali la scuola italiana ha comunque grandissimi interpreti (es. il Moravia dei Racconti Romani o il Tommaso Landolfi dei Racconti).

"Da editore" - ha detto il Perrone - "cerco una voce che abbia un taglio particolare e di qualità nel raccontare, in chiave diversa".

La riflessione - ed il conseguente dibattito con il pubblico - sapientemente innescata e moderata dal Presidente dell'associazione "I Luoghi della Scrittura" Mimmo Minuto, è proceduta sugli interessanti sentieri e spunti di un denso confronto nel merito del mondo dell'editoria, della scrittura, della lettura.

Un momento particolarmente interessante dunque, non soltanto nell'approfondimento di un libro, ma di un intero mondo che attorno a questo "affascinante oggetto", gravita.