Proprio qualche tempo fa, Antonio Attorre, nel corso di un incontro di Piceno d'Autore 2016, nell'approfondire il tema delle caleidoscopiche risorse, peculiarità, biodiversità, ricchezze e bellezze della nostra terra - le Marche - aveva citato non a caso i paesaggi marchigiani dipinti da Tullio Pericoli, quale significativo, pregiato ed esemplare momento ed esperienza, per ammirare, vivere e penetrare - attraverso il sentiero dell'arte figurativa, nel contempo raffinata e pregnante dell'artista nato a Colli del Tronto - le pieghe più recondite e profonde dell'animo marchigiano.

Nella serata di venerdì 29 - ultimo fra quelli previsti nel luglio letterario della Palazzina Azzurra - l'appuntamento di "Incontri con l'Autore" ha visto ospite, proprio il celebre pittore e disegnatore Tullio Pericoli; a San Benedetto, per presentare il suo ultimo libro "Piccolo Teatro" (edito da Adelphi).

Ha conversato con l'autore, la nota scrittrice locale Silvia Ballestra e Marco Bertocchi (già promoter della Casa Editrice Adelphi).

Nella sua brevissima introduzione, il Presidente de "I Luoghi della Scrittura" Mimmo Minuto ha sottolineato come la qualità, il talento ed il rilievo dell'ospite - Tullio Pericoli - non necessitassero di particolari presentazioni; e così, si è entrati da subito nel vivo dell'incontro che, Silvia Ballestra ha saputo condurre e gestire con grande e sapiente capacità di approfondimento.

Un libro, "Piccolo Teatro" che, in un gioco che si prende la briga di indagare il rapporto tra parola, volto e bocca (dalla quale escono certe parole), approfondisce come e quanto si contaminino e contrastino reciprocamente e fissa in una mirabile compenetrazione, il volto di un grande attore - quello di Toni Servillo - mentre declama e recita la poesia ("Napule") di un significativo drammaturgo di "lingua" napoletana, Mimmo Borrelli.

Ne viene fuori, un libro insolito ed originale nella sua unicità; un libro che ricerca nei tratti e nei caratteri del segno e del disegno le ragioni, le voci e le sonorità, le espressioni che vanno ben oltre una pura istantanea fotografica.

Espressioni che affiorano evocate mirabilmente, dal grande talento di Tullio Pericoli, ed acquistano un più vasto e profondo orizzonte di senso. 

Anche sotto il profilo editoriale, la compresenza di diversità qualitativa cartacea, consente una compenetrazione fra testo ed immagine, di cui è dato al lettore il piacere e la possibilità di constatarne e sperimentarne l'efficacia e la potenza espressiva.

Densa, interessante e di spessore, - nel corso dell'incontro culturale - la tessitura a tre voci stabilitasi ed orditasi fra l'autore Pericoli e i due valenti interlocutori, Ballestra e Bertocchi.

Silvia Ballestra, peraltro autrice di un interessante libro "Le colline di fronte. Un viaggio intorno alla vita di Tullio Pericoli" (edito da Rizzoli), ha approfondito con dovizia, vari aspetti, caratteri e momenti della personalità artistica e della carriera del Pericoli.

Il Bertocchi invece, nel tesserne le lodi, in termini di qualità e talento - ed avvalendosi di alcuni preziosi aneddoti - del Pericoli ha piuttosto inteso metterne in luce l'assoluta e mirabile capacità di dare significato, significanza ed equilibrio ad un'opera figurativa, mediante un sapiente "labor limae" di sottrazione; azzardando il paragone, con quel Michelangelo che, nel togliere/sottrarre marmo dal blocco monolitico originario, liberava l'opera d'arte dalle sue naturali e materiali costrizioni.

Un bel momento di cultura, quello con Tullio Pericoli, che chiude e suggella nel migliore dei modi, la conclusione degli appuntamenti culturali letterari/editoriali previsti in Città, nel mese di luglio.

Il mese di Agosto, - con i numerosi e vari ospiti di "Incontri con l'Autore" e "Scrittori sotto le Stelle" - proseguirà certamente con la stessa intensità e densità, all'insegna di grandi autori e grande cultura.