"Favorire la creazione di spazi di partecipazione e perseguire il Bene della Città".

Questo in sintesi il pensiero ed il convincimento di Domenico Pellei che raccoglie il senso di una densa conferenza stampa in cui - nella tarda mattinata di sabato 9 luglio - l'esponente dell'UdC circondato da una considerevole presenza di altri membri cittadini del partito, ha delineato la rotta politica, le scelte e le decisioni che guideranno la navigazione dell'Unione di Centro-Popolari per San Benedetto.

Molti i temi sul tavolo. Fra questi, il ricorso al Tar che il partito presenterà in maniera autonoma; ma anche molte altre significative considerazioni di carattere politico.

Infatti, in presenza dei due avvocati Gianluca Dalessio di Ancona e Laura Bozzi di Macerata, il Pellei ha annunciato il ricorso al Tar dell'Udc nel merito della configurazione del Consiglio Comunale uscito dagli esiti delle recenti elezioni comunali.

"Il senso di questo ricorso" ha rivelato e rimarcato il consigliere dell'Udc ha l'obiettivo di verificare la correttezza dell'interpretazione di quella che - volgarmente o impropriamente parlando - è detta e definita l'Anatra Zoppa; e cioè, la possibilità di un Sindaco che governi con un Consiglio Comunale che non ne sia diretto e coerente riferimento di maggioranza.

"Vogliamo togliere ogni residuo dubbio al risultato elettorale" hanno espresso in sintonia il Pellei e i due avvocati a supporto "affinchè la cittadinanza possa avere un quadro completo e garante della rappresentatività che essa ha voluto sancire ed esprimere con il proprio voto".

L'obiettivo ha detto Pellei è quello di "favorire l'ampliamento degli spazi di Partecipazione e perseguire il Bene della Città" (oltre naturalmente a veder garantiti in modo corretto, i principi di rappresentanza politica all'interno del Consiglio Comunale).

Un'iniziativa - il ricorso al Tar dell'Udc - che sarà peculiare e distinta da ogni altra possibile o similare iniziativa della coalizione di centro-sinistra all'interno della quale l'Unione di Centro si è presentata alle elezioni dello scorso giugno; iniziativa - dunque - in piena ed assoluta autonomia.

"Qualunque cosa deciderà il Tar, per noi sarà comunque un risultato positivo e da accettare" hanno aggiunto in sintonia Dalessio, Bozzi e Pellei, sottolineando come "un controllo in più, in democrazia, non guasta".

Il ricorso, non contemplerà tuttavia - da parte dell'Udc - la richiesta di sospensiva dell'attività comunale; "su eventuali e possibili sfiduce al Sindaco, dico che Pasqualino Piunti è stato eletto in maniera chiara e ci penserei due volte ..." ha detto nel merito il Pellei.

Altresì, il rilevante esponente dell'Udc cittadino, non ha mancato poi di puntualizzare come il suo partito, anche nei precedenti mandati, si sia posto sempre in una posizione di costruttività e responsabilità, in un atteggiamento di minoranza costruttiva, tesi a continuare ad allargare ed ampliare la base della partecipazione dei cittadini: "una scelta faticosa e coraggiosa" - ha detto il Pellei - "perché essere minoranza costruttiva, significa spesso prendere schiaffi e critiche"; però ha altresì ribadito come il lavoro, l'impegno e serietà del suo partito, abbiano ripagato poi abbondantemente e con soddisfazione in termini elettorali, rivelando come la cittadinanza abbia compreso ed apprezzato questo modus operandi.

Dunque, ricorso al Tar dell'Udc distinto, senza richiesta della sospensiva dell'attività comunale; l'obiettivo è quello di capire semplicemente per correttezza, se siano stati garantiti in maniera coerente e trasparente, i diritti di rappresentatività. Questo, stando alle motivazioni addotte dall'Udc sambenedettese.

Un Pellei, che altresì non ha nascosto come siano evidenti i problemi all'interno della coalizione di centro-sinistra; "si cammina nel rispetto di un percorso che personalmente continuo a condividere"; ma l'esponente dell'Udc ha anche detto chiaramente come "su Perazzoli ci sia stato un giudizio della Città di cui tener conto" e su come non ci sia disponibilità dell'Udc a pagare pegno per le fratture interne al Partito Democratico.

Nel merito del ricorso al Tar, primo firmatario dell'istanza è stato Fabrizio Capriotti che, rebus sic stantibus, è fuori dal Consiglio Comunale.
"Una decisione di gruppo unanime e condivisa" ha sottolineato e puntualizzato il Capriotti, mentre il Pellei annuiva.

Per l'avvocato Bozzi, un Consiglio Comunale di diverso "segno" (e maggioranza) rispetto al Sindaco, non è in contrasto con l'attività amministrativa. E questo, sotto il profilo della coerenza e linearità della normativa di legge, non fa una piega.

Poi ovviamente c'è il dato ed il riscontro politico ed allo stato dei fatti. 

Ma alla nostra domanda di una riflessione di carattere politico al Pellei nel merito dell'ipotetica questione che potrebbe venirsi a profilare, anche il Consigliere Comunale dell'Udc si è detto convinto che non vi sia contrasto fra questa ipotesi (o eventualità) e l'attività amministrativa: "quello che conta è la serietà dell'approccio; e io credo che sugli atti importanti per la Città, penso per esempio a quelli di Bilancio e di Urbanistica, si possa e si debba lavorare con serietà e senso di responsabilità".

A riguardo Domenico Pellei ha poi aggiunto come sia confortante che "Piunti abbia già anticipato che ci sarà un'ampia disponibilità a lavorare secondo un'ispirazione tesa alla partecipazione" (l'affermazione del Pellei è comunque precedente al primo Consiglio Comunale che si sarebbe poi tenuto nello stesso pomeriggio di sabato 9 ndr).

"Su scelte concrete" ha poi precisato l'avvocato Dalessio "è naturale che viga il principio della libertà di mandato".
"Questo" - infatti - "lo valuteremo ..." ha detto Pellei sempre ribadendo come ispiratore, il principio della serietà e del senso di responsabilità.

A chi, con un pizzico di pepe, ha chiesto se l'Udc sarebbe finito per "andare con Piunti", sul filo dell'ironia (ma poi sarà la cronaca degli effettivi atti ed andamenti politici a certificare la realtà) una esponente dell'Udc ha detto simpaticamente: "Semmai, sarà Piunti a venire con noi".

Certamente una battuta, ma che dà la misura significativa di quanto, l'Udc - in coerenza con quanto espresso in campagna elettorale - voglia essere prima ancora che centrista, centrale nelle politiche e nei destini della Città.

Staremo a vedere.

Quello che sicuramente ci sembra un dato politico interessante (e sia pure in coerenza con quanto affermato dal Pellei e dall'Udc in campagna elettorale) è che l'Unione di Centro sambenedettese voglia essere assolutamente centrale nel vivo delle questioni che riguardano la Città.