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Un cittadino protesta per la sospensione del progetto A.N.I.M.A

Grottammare | Pubblichiamo integralmente una lettera di protesta di un cittadino – che l’Ufficio Stampa dell’Amministrazione Comunale di Grottammare ci ha inoltrato nel primo pomeriggio – in riferimento alla sospensione del Progetto A.N.I.M.A.

di Umberto Sgattoni

"Inoltro la mail di un cittadino sull'annullamento del progetto A.N.I.M.A, inviato, oltre che a questo ufficio e ad altri uffici comunali, anche all'attenzione della Fondazione Carisap".

Questo l'incipit ed il contenuto dell'email giuntaci - a firma dell'Ufficio Stampa dell'Amministrazione Comunale di Grottammare, nella persona di Pina Ventura - che allega, appunto, la lettera di un cittadino che, come sopra indicato, ha inteso esprimere il suo parere e dissenso, nel merito dell'annullamento del progetto A.N.I.M.A, ponendolo all'attenzione sia degli Uffici Comunali che della stessa Fondazione Carisap.

Che la questione legata ad A.N.I.M.A - dopo qualche tempo per così dire di "stallo" - si fosse tutt'ad un tratto, calorosamente ed improvvisamente rianimata, ne avevamo preso atto sin dai giorni scorsi.

Giorni nei quali - alla notizia della sospensione (o in qualsivoglia altra maniera la si voglia definire, "dietrofront", "retromarcia" et similia) della Grande Opera, emersa, espressa e conseguente al voto di maggioranza dell'Organo di Indirizzo della Fondazione Carisap - si erano susseguite ed avvicendate lettere e considerazioni, non soltanto del Sindaco di Grottammare prof. Enrico Piergallini, ma anche quelle del Consigliere Delegato A.N.I.M.A dottor Cesare Augusto Carboni (nonché Capogruppo Consiliare di Maggioranza, Solidarietà & Partecipazione), nelle quali, anche il lettore più disattento o distratto, avrebbe certamente scorto - al di là delle ragioni ed argomentazioni addotte ed in esse contenute - il disappunto di chi, certamente, nella realizzazione della prima opera in Italia dell'archistar Bernard Tschumi, ci aveva creduto profondamente.

Proprio nei giorni scorsi, a margine della significativa lettera del Dottor Carboni (che certamente, al di là ed al netto di sue personali considerazioni, in quanto Capogruppo e coordinatore del gruppo di maggioranza amministrativa, in qualche modo è altresì indicativa del pensiero dell'Amministrazione Comunale stessa), avevamo espresso alcune nostre considerazioni che andavano un attimo ad analizzare i termini di un dibattito che mette sul piatto della bilancia, in maniera legittima, le ragioni di ciascuno.

Ci eravamo chiesti, per esempio, se una Grottammare senza A.N.I.M.A. avesse visto svanire il sogno e la speranza di una Città e di un intero Territorio; o, piuttosto, quelli di un'Amministrazione Comunale.

E così, alla ricerca di una panoramica di insieme, ci eravamo soffermati su alcuni dati di fatto.

E cioè, che per esempio, sarebbe davvero ingeneroso non riconoscere all'Amministrazione Comunale di Grottammare di non averci profondamente creduto e di aver profuso sforzi - in ambito cittadino e territoriale - affinchè si promuovesse, sensibilizzasse e cementasse un fronte comune di mobilitazione, a sostegno dell'assunto che la Grande Opera - un'opera del genere - avrebbe certamente rappresentato e costituito un'occasione ed un'opportunità imperdibile per la valorizzazione del territorio.

Anche in questo senso - ben si spiega - non solo l'amarezza del Sindaco Piergallini ma anche il disappunto del Carboni; il quale, nella Nota dei giorni scorsi diramata alla stampa a sua firma, auspicando quanto prima di leggere le motivazioni ufficiali del dietrofront della Fondazione, altresì aggiungeva come la traduzione della delibera non sarebbe potuta essere che "misera, priva di argomentazioni concrete e, soprattutto, lontana dai necessari percorsi di condivisione e di confronto trasparente".

Un disappunto, quello del Carboni, che, nel riconoscere ed apprezzare il senso di responsabilità di diversi esponenti politici anche di sensibilità non affine alla maggioranza amministrativa grottammarese (es. il Sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti e l'Assessore Filippo Olivieri) non risparmiava critiche durissime ad una certa sinistra sambenedettese (o forse sarebbe meglio dire nello specifico ad una imprecisata «esponente della sinistra sambenedettese che su facebook condivide con "mi piace" alcuni commenti pseudo-fascistoidi»), rilevando altresì, come questa fosse una plausibile spiegazione del "perché alle ultime elezioni comunali il centrodestra di Pasqualino Piunti" avesse trovato facile campo.

Un Carboni, che, nell'offrire una legittima e circostanziata riflessione sulla questione contingente, non aveva certo lesinato critiche a chi in qualche modo aveva deciso in maniera "frettolosa, superficiale ed anche un po' arrogante"; verso coloro che «rispondendo ad interessi di terzi siedono in quell'organo solo in rappresentanza di "amici degli amici"»; e verso chi, senza troppe circonlocuzioni, aveva lasciato intendere a proprio agio in quello che ha definito "il tempo degli sciacalli".

Sarebbe stato altrettanto inesatto da parte nostra - riprendendo il bandolo della matassa e sempre allo scopo di voler ricostruire una panoramica sufficientemente esaustiva della questione attuale inerente il progetto A.N.I.M.A. (andando anche a ritroso ad analizzare tempi, modi e fatti, se necessario) - l'affermare che tutta la Città (anche in sede di rappresentanza consiliare) ed altri attori del Territorio, fossero massicciamente, unanimemente ed indistintamente favorevoli alla realizzazione dell'Opera.

Potremmo, giusto a memoria, citare la posizione critica del gruppo di minoranza cittadina Grottammare Futura o quella altrettanto critica di associazioni particolarmente attente alla questione della tutela paesaggistica come Italia Nostra (Associazione Nazionale per la Tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione, nella quale fu - peraltro - impegnato presidente, il noto scrittore Giorgio Bassani).

Certamente non va dimenticato che, anche la Fondazione Carisap (della quale il Sindaco Piergallini, nella sua lettera attendeva ragionevolmente le motivazioni ufficiali del dietrofront), avrà le sue buone e legittime ragioni da spendere ed addurre.

Insomma, un puzzle in cui ogni tassello è importante e non trascurabile; in un dibattito che ci sembra - giorno per giorno - alimentarsi di nuove considerazioni ed interessanti spaccati di comprensione.

Ogni dato, riflessione o comunicazione, pertanto ci sembra utile, non soltanto a puro fine cronachistico, ma per ricostruire i tasselli di una vicenda che - a nostro avviso - ha in ogni caso, rilievo e significato per il Territorio.

Ed è così, che, proprio in riferimento all'email giuntaci dall'Ufficio Stampa dell'Amministrazione Comunale, che pubblichiamo quanto da esso comunicatoci.

E la pubblichiamo, perché certamente l'opinione di un cittadino, non è l'opinione di un'intera cittadinanza; ma se l'Ufficio Stampa dell'Amministrazione Comunale di Grottammare, ha inteso inviarcelo, avrà certamente avuto le sue ragioni.

E noi, per diritto di cronaca, pubblichiamo ben volentieri quella che, certamente non è l'opinione della Città intera (o di una sua parte), ma quella di un singolo cittadino, che, se l'Amministrazione Comunale ha inteso rendere nota alla stampa, dà evidentemente la misura di chi ne può condividere gli intenti.

A seguire - pertanto - pubblichiamo integralmente la lettera del cittadino sig. Domenico Castelli:

« Buongiorno a tutti, questa mia mail è di protesta per la sospensione (soppressione?) del progetto Anima, trovo questa decisione alquanto poco felice, alquanto miope, sarebbe il TRIONFO della MEDIOCRITA', spero proprio ci possano essere i margini per un ripensamento, anche in virtù di tutti i soldi fin qui spesi.
Approvo in toto le parole dette dal nostro Stimatissimo Sindaco Enrico Piergallini, sono pronto a combattere perchè non si perda questa incredibile opportunità per il Sud delle Marche tanto bistrattate da Ancona e dintorni.
Scusate di questo mio sfogo ma proprio non me lo aspettavo, anzi non vedevo l'or a che finalmente nel Piceno si passasse, per una volta, dalle parole ai fatti ... e invece ... come prima, anzi peggio di prima!!!

Domenico Castelli »

 

15/09/2016





        
  



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