La Macroregione Adriatico-Ionica: strategia e programmi per coesione e sviluppo dei territori
San Benedetto del Tronto | La Macroregione Adriatico-Ionica riveste un ruolo strategico per l’Europa, nel favorire una cultura e un mercato dell’Unione e nel recuperare l’identità europea.
di Alessandra Marcozzi
Il quadro normativo europeo per il periodo 2014-2020 intende promuove la cooperazione transazionale attraverso l’adozione di strategie macro-regionali per lo sviluppo equilibrato e sostenibile di specifiche aree geografiche, che vedono l’interazione di regioni spesso diverse per cultura, economia e territorio.
La regione Marche fa parte della Macroregione Adriatico-Ionica che abbraccia otto paesi: quattro Stati membri dell’Unione europea (Croazia, Grecia, Italia e Slovenia) e quattro paesi extra-UE (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia). La macro-area è investita da una specifica strategia, EUSAIR (EU Strategy for the Adriatic and Ionian Region), la quale vuole favorire il miglior utilizzo dei fondi europei tra gli otto paesi dell’area. La strategia EUSAIR intende promuove la crescita e la prosperità economiche della regione migliorandone l’attrattività, la competitività e la connettività. Si propone, inoltre, la salvaguardia del mare, dell’ambiente costiero e dell’entroterra e degli ecosistemi.
Braccio operativo di EUSAIR, come illustrato anche durante il Local Event tenutosi ad Ancona venerdì 2 settembre dall’Assessore della Regione Emilia-Romagna, Autorità di Gestione del programma, Patrizio Bianchi, è rappresentato in primis dal programma ADRION il cui primo bando (call) si è chiuso il 25 marzo e ha visto la presentazione di ben 376 proposte. Italia con 200 progetti, seguita da Grecia con 90, Croazia 45 e Slovenia 35. Il 41% delle proposte pervenute (154) è riferito all'obiettivo specifico 2.1 sulla valorizzazione e conservazione del patrimonio naturale e culturale come attività di sviluppo dell'area, mentre 109 proposte, pari al 19%, sono relative allo sviluppo di un sistema regionale di innovazione (OS 1.1). Sono 73 le proposte per migliorare la capacità di far fronte alla vulnerabilità ambientale (OS 2.2). Infine il 10,6% delle proposte, 40 progetti, è riferita all'OS 3.1 sulla mobilità integrata e la multimodalità.
Un ulteriore strumento, che coinvolge e supporta la macro-regione, è rappresentato dal programma Italia-Croazia, le cui tematiche riguardano quattro assi prioritari: innovazione nell’ambito del mare, sicurezza e resilienza rispetto ai cambiamenti climatici, ambiente e beni culturali, trasporto marittimo.
Qualche anticipazione rispetto al primo bando, atteso per il tardo autunno, che sarà aperto a soggetti pubblici e privati.
Si prevedono due tipologie di bandi (call): progetti standard e progetti standard+.
I progetti standard potranno beneficiare di un contributo FESR (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) compreso tra 500.000 e 3.000.000 di euro e avranno le seguenti caratteristiche:
contributo minimo FESR di 50.000 euro per ciascun partner;
durata massima del progetto pari a 30 mesi;
partenariato composto da almeno 4 partner, senza limite massimo (almeno uno da ciascun Paese);
enti eleggibili in qualità di capofila: enti pubblici e organismi di diritto pubblico;
enti eleggibili in qualità di partner: enti pubblici e privati. In caso di imprese, le PMI possono partecipare come partner solo nell’ambito degli Assi prioritari 1, 3 e 4 (Innovazione della Blue Economy; Patrimonio ambientale e culturale; Trasporto Marittimo), mentre le grandi imprese possono partecipare solo nell’ambito dell’Asse 4 (Trasporto marittimo).
durata di apertura del bando: 60 giorni.
I progetti Standard+ potranno beneficiare di un contributo FESR compreso tra 500.000 e 1 milione di euro. Questi progetti avranno lo scopo di capitalizzare i risultati del periodo di programmazione precedente e di sfruttare il potenziale delle reti e delle partnership esistenti attraverso azioni pilota. In particolare ci si aspetta la partecipazione di enti partner croati e italiani che hanno già collaborato in specifici progetti di Cooperazione territoriale europea (CTE) o IPA (programma di cooperazione transfrontaliera di supporto ai paesi in preadesione) e che hanno mostrato esperienza e affidabilità.
Questi progetti avranno le stesse caratteristiche degli Standard con le seguenti differenze:
durata massima di progetto pari a 18 mesi;
partenariato composto da almeno 3 soggetti (almeno un partner croato e uno italiano del progetto che si intende capitalizzare);
durata di apertura del bando: 45 giorni.
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04/09/2016
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