PROFESSIONE EUROPROGETTISTA – MINI MASTER EUROPROGETTAZIONE DAL 21 AL 24 GENNAIO 2017
San Benedetto del Tronto | Perché fare l’europrogettista o semplicemente conoscere le opportunità di crescita per il proprio lavoro. Una professione che si coltiva con la passione e il costante aggiornamento.
di Vincenzina Beatrice Martella

Chi ha avuto modo di seguire gli articoli scritti negli ultimi mesi e le pagine social di Smarteam, certamente non ha perso di vista gli argomenti trattati con insistenza e tenacia riguardanti il tema dell’europrogettazione (la politica dell’UE, i programmi comunitari, gli strumenti metodologici per la progettazione, ecc.) e le attività formative che realizziamo ad essi attinenti.
PERCHÉ NE PARLIAMO ANCORA?
Perché la materia non è affatto semplice da spiegare in maniera esaustiva e, d’altro canto, non deve rimanere di esclusiva conoscenza dei solo addetti al lavoro. È invece necessario formare nuovi europrogettisti professionalmente preparati e raggiungere le moltissime imprese che non conoscono a sufficienza le opportunità dei fondi europei o non ritengono necessario rivolgersi ad un consulente esperto per aderire ad un bando.
A CHI può interessare l’Europrogettazione?
Non sono pochi i destinatari: se hai un’azienda, quindi se sei un imprenditore, o una struttura di consulenza, desiderosa di trovare nuove risorse aprendoti all’Europa e all’internazionalizzazione; se vuoi proporre progetti, per te o per i tuoi clienti nei settori della Ricerca, dello Sviluppo Tecnologico, dell’Information Technology e della Net Economy; se ti occupi di Ambiente o Energia, Sanità o Sicurezza, Trasporti o Logistica, Agroalimentare o Telecomunicazioni.
Se sei un’Istituzione pubblica o un’organizzazione del Terzo settore, interessata a proporre e finanziare i progetti più innovativi, migliorando così la propria capacità operativa e la qualità dei propri servizi: governance locale, servizi ai cittadini e agli utenti, nuove tecnologie, sostegno all’economia, tutela dell’ambiente, partecipazione, integrazione, immigrazione, nuove povertà.
Non c’è nessun settore produttivo e nessun interesse pubblico che possa considerarsi escluso dalla programmazione dell’Unione europea.
CHI È E COSA FA l’europrogettista?
Un interessante articolo pubblicato dal Sole 24 Ore (Norme e Tributi 20 gennaio 2017) riporta un sondaggio effettuato da AssoEpi (l’Associazione degli Europrogettisti Italiani) sulla figura professionale dell’Europrogettista, evidenziandone l’importante lavoro di facilitazione all’accesso dei fondi europei, ma anche quanto sia sconosciuto e poco valorizzato dai più.
Aldilà delle criticità presenti nella professione dell’europrogettista (compensi non adeguatamente proporzionati al tempo di lavoro effettuato, difficoltà ad incassare gli stessi, difficoltà nel rapporto con i clienti restii a fornire informazioni sull’azienda e difficoltà a far comprendere il valore aggiunto dell’europrogettazione, ecc.), è in atto una grande espansione numerica e non si può nascondere la posizione centrale che occupa nella crescita economica del nostro Paese. L’europrogettista che mette a conoscenza delle imprese o di un ente pubblico la presenza di un contributo europeo, può fare la differenza, e quella risorsa economica può rappresentare una chance imperdibile di sviluppo per realizzare progetti innovativi non supportabili con forme di finanziamento ordinarie.
In ragione delle tante chance e opportunità che l’Unione europea offre per la crescita economica dei paesi membri, non dobbiamo dimenticare alcuni aspetti fondamentali di questa professione: da un lato la maggior competizione esistente tra gli organismi che partecipano alle call per aggiudicarsi i finanziamenti, dall’altro, la necessità dei professionisti dell'europrogettazione di essere costantemente aggiornati e di coltivare sistematicamente relazioni internazionali e istituzionali necessarie alla costruzione dei partenariati, e quanto siano necessari dei percorsi formativi professionali per coloro che vogliono avvicinarsi alla materia, che mirino alla conoscenza basilare degli strumenti dell'europrogettazione e all’attività pratica sul campo.
Un buon europrogettista, inoltre, pur dovendo rispondere e sottostare a regole precise, dovrà essere un “buon artigiano”, capace di costruire un progetto che contenga aspettative e curiosità e rappresenti bene le idee di partenza, le specifiche azioni, gli obiettivi e i possibili sviluppi di rilievo per avere successo.
Le opportunità per approfondire con esempi pratici, fonti di informazione e sitografie il tema dei Fondi Europei, saranno offerte nel prossimo Mini Master Europrogettazione che SMARTEAM ha organizzato in collaborazione con FIDEAS, dal 24 al 27 gennaio 2017, nella propria sede di San Benedetto del Tronto, Via Pasubio, 77.
Il Mini Master Europrogettazione si rivolge a coloro che già si occupano di progetti europei e vogliono accrescere le proprie competenze e anche a coloro che si affacciano per la prima volta ai fondi europei: diplomati, studenti universitari, laureandi e laureati, ricercatori, imprenditori, professionisti, consulenti, freelance, rappresentanti o titolari di organizzazioni non-profit, dirigenti e funzionari della P.A., di enti locali, università, istituti d’istruzione e formazione, rappresentanti di Associazioni di categoria.
Le iscrizioni al Mini Master Europrogettazione sono aperte fino a lunedì mattino 23 gennaio ore 13:00
Per informazioni ed iscrizioni consultare il seguente link: http://www.smarteam.net/mini-master-europrogettazione/, oppure inviare una mail: formazione@smarteam.net, o telefonare al seguente cellulare: 339 5852890 (Dott.ssa Vincenzina Beatrice Martella).
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22/01/2017
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