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Ulisse il protagonista della cena letteraria a Grottammare

San Benedetto del Tronto | Grande successo e consenso venerdì 27 gennaio al Borgo Antico di Grottammare per la cena letteraria dedicata a Ulisse.

di Elvira Apone

rappresentazione di Ulisse alla corte di Alcinoo

Venerdì 27 gennaio, presso il ristorante Borgo Antico di Grottammare, l’associazione culturale Blow up, in collaborazione con Leggere54, ha presentato un altro appuntamento di qualità, in cui si sono coniugate, in perfetta simbiosi, convivialità e letteratura, cultura e buona cucina. La cena letteraria, dal titolo “Il pianto di Ulisse. Nasce la letteratura?”, era dedicata al tema della consapevolezza e, nello specifico, al primo grande personaggio della letteratura occidentale: Ulisse. A condurre il pubblico di convitati in questo viaggio affascinante e carico di spunti e suggestioni è stato Filippo Massacci, organizzatore e curatore dell’evento, socio dell’associazione Blow up, presidente del movimento culturale Leggere54, che ha come scopo la diffusione della lettura, e, soprattutto, uomo di vasta cultura.

Partendo proprio dalle origini dell’umanità, quando l’uomo si vide costretto a inventare un sistema di scrittura per comunicare nelle situazioni più pratiche e comuni, Filippo Massacci è giunto, attraverso un crescendo di informazioni, citazioni, letture, riferimenti e curiosità, alle soglie del XX secolo, quando, nel 1922, venne pubblicato l’Ulisse di James Joyce, che determinò una vera e propria rivoluzione nell’ambito della tecnica narrativa del romanzo. Così, con acume e leggerezza, Filippo Massacci è riuscito a ricomporre, come in un puzzle, la figura eroica e, per certi versi, controversa, di Ulisse, l’Odisseo dei greci, fulcro della prima vera e propria opera letteraria il cui protagonista è un essere umano, che sceglie deliberatamente e consapevolmente di essere uomo e, dunque, mortale. Il poema, composto da ventiquattro libri, che la tradizione attribuisce al cantore cieco Omero, ha, quindi, segnato una vera e propria svolta nel cammino della cultura occidentale, gettando le fondamenta per lo sviluppo della nostra civiltà e mettendo ogni essere umano di fronte a se stesso, alla propria sete di conoscenza, al desiderio di vivere la propria condizione con tutti i limiti che essa comporta, di fronte al proprio destino e alla propria storia, quella storia che Ulisse si sente narrare dall’aedo Demodoco alla corte di Alcinoo, sull’isola di Scheria, e davanti alla quale, sentendosi chiamato in causa, vinto dall’emozione e dalla commozione, scoppia in pianto. E nasce proprio da qui, da questo pianto, l’intera storia dell’umanità, frutto di quel senso di consapevolezza della propria esistenza che Ulisse, con dolore e amarezza, ma anche con lucidità e chiarezza, finalmente acquisisce.

Tutta la letteratura successiva, come Filippo Massacci ha sapientemente illustrato, deriva, dunque, da questa presa di coscienza, e forse non è un caso che, pur con le dovute differenze imposte da epoche, valori morali, culture e visioni del mondo diverse, il personaggio di Ulisse, da Dante a Joyce, da Kavafis a Vittorini, per citare solo alcuni esempi fatti da lui, abbia costituito per tutti una fonte inesauribile da cui attingere e a cui ispirarsi. E al di là della provocazione che lo stesso Filippo Massacci ha lanciato durante il suo secondo intervento, che vuole, sulla base di recenti teorie, le peregrinazioni di Ulisse ambientate non nel Mediterraneo, ma tra le spigolose coste e le profonde insenature del mar Baltico, l’Odissea resta e rimarrà per sempre un punto di riferimento fondamentale per la nostra cultura, un’opera straordinaria per potenza espressiva e narrativa nonché per i messaggi universali di cui è portavoce, un gioiello inestimabile incastonato tra gli albori della nostra civiltà.

È scivolata così, tra l’attenzione e l’interesse generale, tra i gustosi piatti di una cucina ricercata e curata in ogni minimo dettaglio, in un ambiente raffinato ed elegante e in un’atmosfera piacevole e rilassante, un’altra serata all’insegna della cultura, un altro incontro che ha nutrito, alimentato e arricchito sia il corpo sia lo spirito e che ci auguriamo possa ripetersi al più presto.

29/01/2017





        
  



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