Con la presentazione della cinquina del Premio Strega 2019 si è conclusa una delle tappe che segnano il percorso della giuria del Premio Strega Giovani: si leggono i dodici libri in gara, ci si confronta, si sceglie, si vota, operazioni ornai consuete per chi, come noi, da cinque anni porta avanti il progetto della Giuria del Premio Strega Giovani.

In realtà la difficoltà non è in questi meccanismi, quanto nel creare una dimensione di apertura alla lettura, che esula dai programmi di scuola, senza offrire una ricaduta immediata, un voto, una gratificazione in aula... no, si leggono autori contemporanei, qualcuno sconosciuto ai più, qualcuno simpatico, qualcuno noto, senza il filtro del manuale, dell'insegnante, del tempo.

Il piacere viene dopo: quando leggere diventa facile, perché anche leggere può diventare una buona abitudine, una bella dipendenza, una risorsa nei momenti bui e una compagnia quando si è soli. I dieci studenti, che hanno accettato questa sfida, l'hanno affrontata ognuno in modo diverso, tutti però ne sono usciti arricchiti e cambiati. In meglio.

In questa foto, un obiettivo raggiunto: quando uno scrittore affermato dialoga con gli studenti e ha piacere di ascoltarli, soprattutto ha piacere di ascoltare un'opinione sul suo romanzo, che accoglie con entusiasmo e premia con un sorriso, un bravo!!!