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La stupenda gara di solidarietà per il sud est asiatico

| Intervento del coordinatore della Protezione Civile della Provincia di Ascoli Piceno Dante Merlonghi

di Dante Merlonghi*

Quanta energia ho voglia di scaricare in queste ore, quanta energia mi hanno trasmesso centinaia  di volontari, quanta energia mi trasmettono i cittadini comuni, quanta energia ogni giorno soprattutto la povera gente cerca di trasmettere, attraverso atti semplici di solidarietà e di umanità.

E allora la responsabilità diventa ancora più grande, più forte, soprattutto se tu diventi un punto di riferimento, di trasmissione  e di raccolta dei gesti di una umanità che ti investe di una fiducia incondizionata, al di là del ruolo che ognuno di noi riveste nella società, sia politico, sia sociale, sia di semplice cittadino al quale, senza finzioni di sorta, senza mascheramenti postumi, si deve rispondere; e se, per caso,  per tutto quello che  sta accadendo nel sud est Asiatico, situazioni contingenti, non ti permettono di intervenire (soprattutto per la vastità dell’evento  per il quale tutti i cittadini in queste ore, al di là della falsa retorica di qualche politico,  hanno spontaneamente dato il loro contributo e vorrebbero concretamente adoperarsi per portare aiuti e rendersi utili) allora la responsabilità è elevatissima.

Ed è questa che ti dà un’energia che si  accumula perché è fatta di piccoli gesti, di piccoli atti  di vera umanità, vera solidarietà  che non può essere tradita proprio perché viene dal cuore.

Pensare che in questi giorni i bambini rinunciano ad un loro dono, a un loro giocattolo, sollecitando i genitori a versare contributi per aiutare i loro coetanei in quelle zone, vedere persone povere, poverissime, dare anche un euro per aiutare le popolazioni colpite da questo evento epocale dovrebbe investire di vera responsabilità tutti, tutti, noi.

Mi auguro  che in questi giorni ci sia anche una grande gara di solidarietà tra i sindaci, i consiglieri comunali, i presidenti di Provincia, i consiglieri provinciali, i parlamentari, nazionali e regionali, tra tutti gli amministratori pubblici e privati  rinuciando per esempio ad un  mese del loro stipendio  a favore delle popolazioni colpite da questo evento epocale. Tutto ciò al fine di realizzare qualcosa di concreto e duraturo come  ad esempio una scuola, un presidio sanitario una struttura socialmente utile e ben funzionante. Costruire insieme vuol dire essere insieme responsabili e garanti di un concreto fine comune.

Inizio questo 2005 con un grande peso, con una grande voglia di fare, con una grande promessa che è quella che qualsiasi cosa  si potrà realizzare per le popolazioni colpite nel sud Asiatico essa dovrà essere la realizzazione di ognuno dei grandi e piccoli gesti di solidarietà in atto.

A nome di quanti si stanno prodigando per aiutare le popolazioni colpite nel sud-est asiatico.
 
*coordinatore della Protezione Civile della Provincia di Ascoli Piceno

02/01/2005





        
  



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