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Intervento dell’assessore ai Trasporti Capriotti sui dati relativi al transito autostradale

San Benedetto del Tronto | Nel tratto Grottammare-San Benedetto.

Su richiesta dell’assessorato ai Trasporti (tramite la Polizia Municipale), la società “Autostrade per l’Italia spa” ha fornito nei giorni scorsi i dati sul numero di veicoli che transita in autostrada entrando al casello di Grottammare per uscire a quello di San Benedetto e viceversa.

Nel periodo novembre 2005-ottobre 2006 la media giornaliera è stata di 1.187 veicoli leggeri in direzione nord e 1.283 in direzione contraria. I mezzi pesanti sono stati rispettivamente 253 e 274 al giorno. Il transito complessivo di veicoli leggeri è stato di 15.268 in media al giorno in direzione nord, 15.045 in direzione sud (più 6.191 e 5.925 mezzi pesanti).

Questo tipo di traffico si somma naturalmente a quello interno alla città. «Da un lato esiste un problema di intasamento delle strade, di rapidità negli spostamenti e di qualità della vita», commenta l’assessore Settimio Capriotti, «dall’altro quello dell’inquinamento atmosferico. Il primo può essere risolto con nuove arterie come la circonvallazione da Santa Lucia al Ponterotto o con l’arretramento dell’autostrada. Su questo punto valuteremo anche il costo per le casse comunali di una liberalizzazione del tratto autostradale San Benedetto-Grottammare, che verrebbe quindi incentivato come circonvallazione».

«Quanto invece all’inquinamento», sostiene Capriotti, «i centri costieri marchigiani hanno registrano dati molto peggiori a quelli di San Benedetto. Noi possiamo dire di esserci attivati tempestivamente, consci della gravità della situazione e della necessità di affrontarla anche insieme agli altri Comuni. Ma dal punto di vista dell’inquinamento non basta distribuire su una maggiore superficie la stessa quantità di emissioni nocive.

Vanno bene gli incentivi a combustibili meno inquinanti come il metano, sui mezzi pubblici, come su quelli privati. Anzi, intendiamo operare proprio in questa direzione per i mezzi della Start. Ma la vera svolta si avrà con un cambiamento culturale: più ricorso al trasporto pubblico, più spostamenti a piedi o in bicicletta, considerando che a San Benedetto la gran parte degli spostamenti in macchina riguarda distanze non superiori a un chilometro».
«Il traffico automobilistico non produce solo le polveri sottili», è la conclusione, «ma anche gas responsabili dell’effetto serra, che determina cambiamenti climatici e il rischio di innalzamento del livello dei mari e di desertificazioni».

10/01/2007





        
  



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