Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di risposta da parte del capogruppo UDC al Comune, Fernando Manes.

Abbiamo letto l’attacco della neosegretaria comunale del PD Bellini all’ On. Ciccanti e all’UDC. Sia Castelli che Canzian vorrebbero avere una campagna elettorale limitata a loro due, senza terzi incomodi. Per loro l’UDC dovrebbe “piegarsi” all’uno o all’altro senza alzare la testa o fiatare per l’autonomia, altrimenti botte da orbi “bipartisan”.

Entrambi, però, si preoccupano per le sorti dell’l’UDC che perde pezzi ed è irrilevante elettoralmente. Gli amici di Castelli ci accusano di essere “alleati infedeli” e gli amici di Canzian di essere stati “alleati fedeli” e perciò corresponsabili del fallimento della Giunta Celani. Probabilmente hanno ragione tutt’è due. Siamo stati “alleati leali”, (non fedeli!) quando ci è stato fatto fare buona gestione amministrativa, così come l’hanno fatta i nostri 4 assessori, mentre siamo diventati “alleati scomodi” quando abbiamo criticato un Sindaco tuttofare, che non ha prodotto risultati se si esclude qualche variante urbanistica che ha trovato la benedizione, l’approvazione ed il sostegno dell’assessore all’urbanistica della provincia nella persona di Canzian.

Abbiamo poi subito alleati “cannibali” che si nutrivano di personale politico dell’UDC che li rinforzava numericamente, mentre si indebolivano politicamente. La nostra curiosità ci porta a chiedere se la Bellini può fornirci il resoconto della produzione amministrativa della Giunta provinciale di Rossi soprattutto per quanto riguarda la Città di Ascoli Piceno, benedizioni urbanistiche a parte. Ci meraviglia inoltre lo stile della Bellini, che predica la pace e pratica la guerra verbale.

La stessa Belllini difende Canzian smentendolo sulle dichiarazioni rilasciate all’indomani della sua elezione, quando disse: “con l’UDC non facciamo alleanze subito, ma eventualmente al ballottaggio”. Posto che decideranno gli elettori chi votare al ballottaggio, l’UDC del ballottaggio è diverso da quello che la Bellini giudica oggi? E a quale titolo si erge a giudice dell’UDC? Ci rendiamo conto che la “lista civica” di cui si parla è un problema per la candidatura di Canzian, ma se si vuole disegnare un futuro diverso dai 10 anni dell’esperienza di Celani, allora bisogna guardare avanti e non indietro come la Bellini fa per ragioni di “bassa bottega".