Un'azienda locale dal respiro internazionale che utilizza  tecnologie avanzate, la voglia di porsi degli obiettivi e superarli per dedicarsi a sfide sempre nuove: c'è tutto questo alla base della R1, la vettura per competizioni di formula tre presentata dalla SLC, azienda innovativa per definizione e sin dal suo nome: un acronimo di Super Light Cars,che tradotto significa "auto super leggere", costruite sfruttando le peculiarità dei materiali compositi avanzati in fibra di carbonio.

Nella splendida cornice del Casale di Colli del Tronto, la nuova monoposto si è fatta ammirare per lo stile della sua linea e l'innovatività del progetto, che dimostra tangibilmente come la SLC si stia preparando ad entrare a pieno titolo nel mondo delle competizioni sportive internazionali.
La R1 è una monoposto che si caratterizza per la presenza di un telaio monoscocca in fibra di carbonio realizzato dalla ATR GROUP di Colonnella e si contraddistingue per alcune soluzioni tecniche derivate dalla F.1 e molto originali per la F.3.

Paolo Catone,il progettista, è una vera e propria garanzia di qualità perché da anni in F.1 con Minardi, Ligier e Prost, in F.3000 e nella categoria Sport con Peugeot e Courage.
Inoltre, il retrotreno della R1 e' particolarmente rastremato, grazie anche a una particolare installazione del motore Opel, ottimizzato negli ingombri dal preparatore Spiess, e all'impiego di un cambio Ralt innovativo.

Un contributo concreto allo sviluppo della vettura è stato dato dal team francese Signature (guidato dall'ingegner Lionel Chevalier) con il quale sono stati già effettuati i primi test in pista e con cui si sta valutando l'opportunità di partecipare al campionato Euroseries 2005, mentre con altre squadre potrebbero essere affrontate alcune serie nazionali.
SLC, in tal caso, avrebbe un ruolo da protagonista nell'ambito delle competizioni europee e, anche in base a questa previsione, c’e' in programma di costruire circa 5-6 esemplari della R1 per il 2005.

Veder sfrecciare in gara la R1 significherebbe sancire la vocazione per la produzione automobilistica di un'intera area a cavallo tra Marche e Abruzzo (l'ATR Group di Colonnella, con cui SLC ha uno stretto rapporto di collaborazione, lavora per marchi del calibro di Ferrari, Maserati, Porsche e Lamborghini) e il successo di un'azienda, la Super Light Cars, che opera nel nostro territorio e, in linea con la propria mission, guarda a se stessa quale elemento sinergizzante capace di rappresentare la sintesi di tecnologie espresse nel proprio contesto territoriale e in grado di fungere da veicolo di sviluppo per i partner dell’indotto, favorendo lo sviluppo di ricerche avanzate non solo nel settore sportivo e nell'engineering ma anche nel campo delle vetture stradali.

A tal proposito, la conferenza stampa di presentazione della R1 è stata l'occasione per sottolineare l'importanza di un altro progetto esclusivo targato SLC: K-200, una vettura dall'elevato contenuto tecnologico, che si guida con patente "A" (rivolta quindi anche ai sedicenni).
Completamente realizzata in fibra di carbonio proprio come una supercar o una F1, dal cambio sequenziale al volante fino al motore K-200 possiede contenuti tali da richiamare le vetture sportive.