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Nuova legge elettorale. Primarie per i candidati alle politiche.

| Tonino Armata:"La proposta è semplice. Dichiarino i partiti di essere disponibili a riservare la metà dei posti in lista a candidati che abbiano partecipato e vinto eventuali elezioni primarie".

di Tonino Armata


Ampiamente criticata a criticabile, la nuova legge elettorale proporzionale consentirebbe anche di sfruttare significative opportunità per migliorare i rapporti fra cittadini e partiti. I due aspetti peggiori della legge riguardano, da un lato, le circoscrizioni delle Marche, sia al Senato che alla Camera, è costituita dall'intera regione; dall'altro, le liste bloccate, vale a dire senza la possibilità per gli elettori di esprimere preferenze per i candidati. Quel poco di buono, in termini di presenza dei parlamentari nei loro collegi (tralasciando il deleterio fenomeno dei "paracadutati"), che il Mattarellum aveva cominciato faticosamente e imperfettamente a costruire, è spazzato via.

Nessun elettore potrà "riconoscere" il suo parlamentare, eletto su base regionale. Nessun parlamentare avrà interesse a confrontarsi con i suoi elettori, non potendo sapere chi sono effettivamente, ma anche essendo consapevole che la sua rielezione dipenderà esclusivamente dai capipartito. Non è in discussione né la democrazia né la costituzione, che, per fortuna, non possono essere stravolti da una legge elettorale. Sono, invece, in questione la rappresentanza e il potere dei cittadini.": partitocrazia allo stato più inverecondo.

Non ho dubbi che questo potere assoluto di nomina è molto gradito anche ai dirigenti dei partiti di centro-sinistra. Probabilmente, lo è molto meno agli elettori del centro-sinistra, che il 16 ottobre andarono alle urne per scegliere il loro candidato alla Presidenza del Consiglio.

Affidare la scelta/nomina di tutti i candidati/parlamentari ai partitocrati del centro-sinistra (che esistono, eccome!), non soltanto capovolgerebbe quel processo "primario" virtuoso che ha rimesso in collegamento la società politica con la società civile, ma non gioverebbe agli stessi partiti. Capisco che DS, Margherita & company avranno un mucchio di problemi a stabilire l'ordine dei candidati nella loro lista unitaria, ma, forse, potrebbero intrattenere l'idea di lasciare qualche posto libero anche per candidati e candidate espressione della società che sappia organizzarsi (a cominciare dalla raccolta di un adeguato numero a dimostrazione della serietà e del radicamento dei loro candidati).

La proposta è semplice. Dichiarino i partiti di essere disponibili a riservare la metà dei posti in lista a candidati che abbiano partecipato e vinto eventuali elezioni primarie. Tutti i candidati dispari (1, 3, 5, 7 e così via) saranno scelti dai partiti, magari con qualche procedura trasparente e senza l'applicazione di quel penoso criterio burocratico (soltanto due legislature "salvo eccezioni", stabilite da chi e perché deprime la qualità dei parlamentari. Ai numeri pari (2, 4, 6, 8 e così via) saranno collocate le candidature emergenti da elezioni primarie a condizione, lo ripeto, che associazioni di vario tipo raccoglieranno le firme a sostegno delle loro candidate e dei loro candidati.

Conosco già due obiezioni. Nessuno vorrà farsi collocare in posizioni perdenti. Mia replica. Fare politica significa anche combattere battaglie difficili e dimostrare che si è bravi/e, a futura memoria per "scalare" la graduatoria delle candidature. Seconda, classicissima, obiezione: non c'è più tempo. E l'obiezione di chi non avrebbe fatto neppure le primarie del 16 ottobre. Mia replica: siamo giusto a tempo.

Le primarie, dove ci sarà un’effettiva richiesta delle associazioni con le loro candidature, potranno svolgersi proprio sotto la data d'inizio della campagna elettorale. Il loro effetto di mobilitazione servirà ad un fragoroso lancio della campagna elettorale. Avendo partecipato con intensità alla selezione delle candidature, gli elettori del centro-sinistra si sentiranno ancora più impegnati a sostenerli nelle elezioni politiche. La democrazia premia chi la applica e la esercita.

12/01/2006





        
  



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