"Il 'leghista' Ciccanti stia tranquillo, i rifiuti campani non arriveranno ad Ascoli"
Ascoli Piceno | Il Vicepresidente della Provincia Emidio Mandozzi risponde al Senatore sulla questione dello smaltimento dei rifiuti campani: "La discarica di Relluce è materialmente impossibilitata a riceverli...".

Emidio Mandozzi
Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato stampa firmato dal Vicepresidente della Provincia di Ascoli Piceno Emidio Mandozzi:
Stia tranquillo il Senatore Ciccanti, che sulla vicenda rifiuti si è scoperto novello "leghista". Forse però le sue esternazioni risentono della lontananza materiale dalle dinamiche politiche ed istituzionali del territorio locale. Il senso di responsabilità e di solidarietà messo in campo dal Governo e dalle Regioni, con le Marche ben rappresentate dal vice presidente Luciano Agostini nell'incontro dell'altro giorno a Roma, ha dato i suoi frutti in termini di contributo alla disponibilità a risolvere un problema increscioso e per certi versi drammatico come quello dei rifiuti campani.
La regione Marche ha subito contattato le Province per valutare il tipo di intervento possibile, in un'ottica solidale che invece il centro-destra locale dimostra di disconoscere aprioristicamente. La discarica ascolana di Relluce è stata sin da subito esclusa in quanto già quasi a livello di saturazione, tanto che a marzo prossimo inizieranno i lavori di costruzione della quinta vasca.
Non è così, fortunatamente, la situazione in altre realtà marchigiane, come ad esempio la provincia di Ancona, con la discarica di Corinaldo che ha una capienza sino al 2015 per altri 350 mila metri cubi di rifiuti, o Pesaro, che con quella di Urbino ha la possibilità di ricevere 121 mila metri cubi sino al 2012, e con Fano che può arrivare comodamente al 2018 avendo una capienza residua di ben 820 mila metri cubi. Con la disponibilità del sindaco di Fermo, Di Ruscio, dichiaratosi disposto ad accettare i rifiuti dalla Campania presso la discarica di San Biagio. Parliamo peraltro di una misura complessivamente limitata a 3 mila metri cubi.
Qualora nelle prossime settimane dovessero invece verificarsi altre emergenze, sempre contando sullo spirito solidale che ci dovrebbe contraddistinguere tutti, saranno le altre province marchigiane ad eventualmente accollarsi altri rifiuti. Questo è il quadro, e non mi sembra che sia di una preoccupazione tale da far strillare ai quattro venti il Senatore Ciccanti, il quale prima di chiedere le dimissioni di Bassolino e della Jervolino, per certi versi già ‘sfiduciati' dal Governo con la nomina di De Gennaro a commissario straordinario e che dato mandato d''intervento anche all'esercito, non ha speso una parola per chiedere le dimissioni del presidente del Ciip Nigrotti, che ha tenuto colpevolmente in scacco per settimane ben 120 mila persone, private di un bene primario come l'acqua. Nigrotti, che ancora oggi non fornisce risposte sul crollo del ponte di Tallacano di Acquasanta, nel mentre un'autobotte provvedeva a rifornirlo direttamente a casa sua (e del cognato).
Peccato che i cittadini che non si chiamano Nigrotti, abbiano dovuto invece fare la fila nelle piazze di Ascoli e dei paesi della Vallata, con le autobotti inviate - è bene precisarlo - dalla Protezione Civile regionale e dalle altre province marchigiane (con il concetto di solidarietà che ritorna prepotentemente, come giusto).
Cosa ha da dire infine il Senatore Ciccanti, riguardo ai 197 carichi per oltre 5.600 tonnellate di rifiuti smaltiti dal sindaco di Fermo, Di Ruscio, nel periodo dall'aprile al giugno del 2007, provenienti anch'essi dalla Campania, smaltimento compiuto all'insaputa della Provincia e quindi senza alcun controllo, sul quale attualmente pende un ricorso al Tar presentato dalla società Fermo Asite? Se Ciccanti era a Roma, forse impegnato giustamente a sostenere gli interessi del Piceno, dove erano sei mesi fa i suoi colleghi di schieramento di An fermani, che ora minacciano di uscire dalla Giunta Di Ruscio?
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12/01/2008
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