Sono passati solo 3 giorni dall’entrata in vigore lo scorso 10 gennaio della  nuova legge sul fumo e già il cambiamento di abitudini si fa sentire.

Per molti come già preannunciato il problema è la sigaretta dopo il caffè.

Dove andare dopo cena (o pranzo) a fare due chiacchiere in compagnia con la complicità dopo il caffè di una "boccata di fumo"?

In questa circostanza i fumatori diventano veri  e propri “viaggiatori” alla ricerca di quel o quell’altro bar, locale dove la vecchia abitudine, dura a morire, può essere mantenuta.

Si sentono, fumatori che dicono che la legge è giusta e rispetta tutti, altri che affermano che è l’ennesima “bufala” perché per morire si può morire anche di altro basta passeggiare in strada tra lo smog.

I carabinieri-gestori non ci stanno e chiedono di poter fare il loro lavoro con l’educazione e il savuarfer che sempre li ha contraddistinti senza incappare in noiose e antipatiche liti o prese di posizione, perché per loro l’importante è, si il cliente, ma in primo luogo la licenza.

La situazione negli alberghi è anomala, non si può fumare ma in realtà i clienti nelle proprie stanze possono fare ciò che vogliono, c’è chi come Filippo Olivieri dell’Hotel Parco dei Principi che ha predisposto stanze per e non fumatori, ma solo per qualificare e diversificare l’albergo nel servizio offerto, oltre ad una stanza pre-conferenza che a breve verrà adibita allo scopo.

Per Sabrina Piergallini del Residence OltremareMediterraneo, Lucia Vesprini dell’Hotel Villa Ricci a Pedaso e Vincenzo Spinelli dell’ Hotel Casale - Colli del Tronto la situazione è la stessa, divieto assoluto di fumo,”Perché mettere a norma uno spazio apposito è molto costoso, si parla di 20-30 mila euro”- affermano -

“Non possiamo chiamare i Carabinieri – ci dice la Vesprini – rischiamo di perdere i clienti, quindi da parte nostra c’è solo un invito ad andare a fumare fuori.”

Per la Piergallini e Spinelli stessa cosa ma tengono tutti a sottolineare come la stagione invernale sia più limitante sotto il punto di vista degli spazi chiusi, rispetto all’estate in cui le strutture sono supportate da spazi all’aperto, giardini e verande che permettono liberamente di fumare.

Al Ristorante  “Da Vittorio” di Vittorio Cameli i Nas sono arrivati per un controllo proprio ieri sera alle 22,30 "Constatando – afferma Cameli- la correttezza dei nostri clienti, che hanno recepito la legge e apprezzato che l’aria che si respira ora è meglio perché più pulita”.

Comunque per gli irriducibili il titolare ha allestito fuori sotto un gazebo delle panchine con dei portacenere per la pausa sigaretta oltre ad avere una sala adibita da tempo per i fumatori che aspetta di essere definitivamente  messa a norma dopo una accurata comprensione della nuova legge che negli anni si è evoluta lasciando indietro chi, per i fumatori già aveva pensato.