Leggo con poco stupore lo sdegno del Presidente del Movimento Cittadino per il Partito Democratico, Tonino Armata, il quale scopre ora che il suo progetto concordato con gli attuali amministratori, ovvero la nascita della “città dei bambini”, è caduto nel dimenticatoio.
Ne sono dispiaciuto perché a suo tempo espressi il mio apprezzamento per la meritoria iniziativa, i vantaggi che essa avrebbe comportato nella educazione e socializzazione dei bambini della nostra città.

E questo a prescindere dalla colorazione politica dei programmanti e realizzatori, infatti le azioni positive per la cittadinanza devono essere riconosciute evitando la banale demagogia politica.
Sono un po’ meno dispiaciuto per il Presidente Armata e, ovviamente, non parlo qui con riferimento alla sua persona, ma al ruolo di appoggio elettorale che il suo movimento ha dato all’attuale compagine governativa, con l’ingenuità dei semplici.

Solo oggi si accorge delle “spinte centrifughe” esistenti nel centrosinistra, dell’aumento “della falange degli incarichi”, dell’affanno “delle mediazioni infinite”, del “timore di prendere decisioni sgradite” agli alleati…
Non posso credere che il Presidente di un movimento politico, non abbia saputo leggere le “magagne” presenti nel centrosinistra.

La verità è che, più che sulle chiacchiere e sulle promesse, anche quelle contenute nei programmi, è necessario scegliere i nostri amministratori meno tra chi ha ambizioni personali e più tra chi ha valori personali.

Ribadisco ciò che scrissi in occasione di una analisi critica del vuoto che aveva colpito la giunta Martinelli: occorrono uomini nuovi, con altro carattere, mentalità, capacità, virtù, principi e valori, istruzione e cultura, in grado di dettare le linee guida e gli obiettivi da raggiungere, anche con il coraggio delle scelte, coraggio che deve essere presente nel bagaglio di un politico.
Chi si accontenta ancora delle chiacchiere, non avrà che chiacchiere di ritorno.

*Presidente Circolo A.N. “Emidio Galiè”