"Il PdL non esiste più, nessun tradimento". Sono poche le cose di cui sono certi i fuoriusciti del PdL sambenedettese che hanno dato vita al circolo di Nuovo Centro Destra. "La principale differenza con il sistema degli azzurri di FI è che le nomine territoriali, come più volte ha detto Alfano, si fanno sul territorio e non vengono calate dall'alto come troppo spesso è successo negli ultimi vent'anni con i danni che tutti ricordiamo".

L'allusione a Ceroni, dopo dieci anni ancora alla guida del coordinamento regionale nonostante gli additati insuccessi, è palese. Con Claudio Travanti da Ascoli, Carmine Chiodi presidente, Francesco Crincoli e Achille Adolfo Silvestro alla guida delle politiche economiche e dell'urbanistica, la squadra si propone di alimentare i 33 circoli in ognuno dei comuni piceni, prossimo obiettivo insieme all'elezione del coordinatore provinciale e dei delegati che a Roma sceglieranno il team nazionale.

Lavoro, famiglia e valori cristiani e liberali per un partito che si muove nell'area del centro destra con l'intento di mantenere la propria indipendenza e di esprimere alle prossime comunali il proprio candidato sindaco attraverso l'indispensabile strumento delle primarie, pur rimanendo a disposizione per il confronto con le forze di tutta l'area di riferimento.

"Un impegno per il paese" come "l'assunzione della responsabilità a governare ora che il paese è allo stremo". Un giudizio su Gaspari? "Un'amministrazione litigiosa" di cui NCD sarà "pungolo costante e quotidiano affinché si risolvano i problemi reali". Uscendo dalla spirale "che sta avvitando la città su sé stessa" senza permetterle di sfruttare a pieno la sua vocazione turistica, nonostante il proposito di porsi come polo intermedio tra Pescara e Ancona "mancato completamente". "Maggiore condivisione delle scelte", per vivere al meglio tutte "le potenzialità della costa e dell'interno" di un territorio ricco e generoso.