Un confronto tra le culture gastronomiche regionali
Ascoli Piceno | La rassegna sarà riproposta e arricchita di eventi.
di Federico Biondi

La rassegna enogastronomia Fritto allitaliana unica nel suo genere in tutta la penisola italica si è conclusa e con lei tutte le scorte alimentari degli stand regionali che sono stati invitati ad Ascoli Piceno per mettere in vetrina i propri prodotti gastronomici.
Il noto ristoratore Nazzareno Migliori ammette che i colleghi venuti ad Ascoli sono molto preparati ed hanno portato ricette interessanti, come per esempio gli arancini siciliani e il coniglio fritto.
Lo stesso spera che la rassegna si ripeta sempre ad Ascoli Piceno dato che è stata proposta per la prima volta nel capoluogo Piceno.
Per i cuochi dello stand toscano il segreto per una frittura di qualità si ottiene con luso di prodotti freschi e con una buona pastella, la quale deve essere composta da farina, uova fresche e acqua gassata.
Uno di loro rivela che per friggere usa lolio di palma.
Lassessore regionale Luciano Agostini è soddisfatto delliniziativa ed è intenzionato a riproporla in futuro dando così continuità a quella che si può chiamare anche una fiera del fritto, un confronto enogastronomia con le altre regioni che è stato molto apprezzato dalle persone e dagli addetti al lavoro.
Ricordiamo gli appuntamenti culturali con il Laboratorio del gusto organizzato dallo Slow Food e il convegno Larte del mangiare e larte del vedere dove sono state invitate personalità che hanno arricchito gli intervenuti.
La promozione dei prodotti locali, che è la sintesi della produzione zootecnica, agricola e della cultura di un popolo, è mirata a dare sostegno alleconomia aiutando i produttori e gli operatori turistici e commerciali.
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17/01/2005
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