Quadrilatero: insopportabile il ritardo infrastrutturale delle Marche
| ANCONA: Il presidente Spacca fa il punto della situazione, e parla di infrastrutture, di impatto ambientale e torna sulle condizioni delladesione alla società.
Quadrilatero sì, quadrilatero no. Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, in vista della conferenza di servizi convocata dalla società Quadrilatero per il giorno 25 gennaio 2006, fa il punto della situazione, e parla di ritardo infrastrutturale da colmare, dell’azione della regione, sempre a salvaguardia delle istante del territorio, e delle non ancora realizzate condizioni dell’adesione alla società.
“La realizzazione di infrastrutture è un obiettivo primario della Regione, per superare un ritardo ormai insopportabile. Una nuova intesa istituzionale quadro con il Governo nazionale è lo strumento individuato per affrontare in modo unitario le carenze di tutto il territorio regionale, da Pesaro ad Ascoli Piceno. – spiega Gian Mario Spacca – Per quanto riguarda il Progetto Quadrilatero, ormai si è arrivati alle gare per l'aggiudicazione dei lavori, a fronte del mutuo contratto dalla Società con la Cassa Depositi e Prestiti garantito dallo Stato. Fin dalla scorsa legislatura la Regione Marche ha sempre adottato comportamenti ed atti utili e necessari per sostenere tale progetto attraverso l'accelerazione del rilascio delle autorizzazioni urbanistiche e ambientali”.
Ma Spacca non dimentica le questioni dell’impatto ambientale e della compatibilità urbanistica. “In questa legislatura – afferma – l'azione della Regione costantemente ha mirato a salvaguardare le prerogative di programmazione e gestione territoriale degli enti locali, assicurando la legittimità, la trasparenza e la correttezza del percorso amministrativo in ogni sua fase. In tal senso, le indicazioni degli enti locali in materia di compatibilità urbanistica e valutazione di impatto ambientale, sono state assunte dalla Regione in un atto riassuntivo delle indicazioni e delle esigenze del territorio”.
“Tale atto inviato al C.I.P.E. – continua poi il presidente – prevede lo stralcio del 43% delle aree originariamente indicate e prescrizioni per il restante 57%. Coerentemente con tale impostazione, la Regione ha invitato la società a non dare seguito alla convocazione della conferenza di servizi del 25 gennaio p.v. per definire le nuove aree di implementazione previste nel P.A.V., in quanto potrebbero nascere dei conflitti amministrativi capaci di pregiudicare la realizzazione delle opere. La società Quadrilatero S.p.A, pur essendo qualificabile come società pubblica di progetto ai sensi dell'art. 5 ter del D.lgs. n. 190 del 2002, non à ricompresa nel novero delle amministrazioni pubbliche territoriali indicate nella norma e perciò non è legittimata a convocare una conferenza di servizi, per redigere un protocollo d'intesa o un accordo di programma. Per tali motivazioni, la Regione Marche non potrà partecipare alla conferenza di servizi convocata dalla società Quadrilatero”.
Altra questione, conclude il presidente Spacca, quella delle condizioni delle adesioni alla società, a suo parere non ancora realizzate.
”La posizione della Regione, nota da tempo, rimane invariata e concordata con la Regione Umbria, con cui c'è piena unità di intenti
Le condizioni per una eventuale adesione sono sempre le stesse:
- la garanzia dell'esonero degli enti locali da qualsiasi rischio per le minori entrate possibili rispetto a quelle previste dal meccanismo della “cattura di valore”, attraverso un'apposita norma di tutela prevista nella legge finanziaria dello Stato.
- il rispetto delle prerogative di programmazione territoriale degli enti locali;
- un controllo di alto profilo sulla attività della società e la possibilità di disporre di una rappresentanza istituzionale adeguata negli organi sociali;
- l'auditing economico, per il controllo dei flussi finanziari”.
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18/01/2006
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